forumista di seconda generazione
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- indubbiamente la situazione è alquanto complicata
- l'operazione in questione sembrerebbe rientrare - da quel che scrivi e salvo migliori approfondimenti in fatto e diritto - tra le cd. donazioni indirette o liberalità atipiche di cui all'art. 809 cod. civ.(cfr. anche l'art. 737 cod. civ.) e, allora, la forma dell'atto di compravendita sarebbe rispettosa dei requisiti previsti dalla legge per le donazioni indirette,
- diverso sarebbe, invece, se si potesse sostenere e dimostrare che la donazione ha riguardato l'emissione delle cambiali, perchè - allora - non si tratterebbe di donazione indiretta, ma di donazione della somma e, quindi, sarebbe stata necessaria la forma pubblica (con l'aggiunta dei testimoni), e ciò a pena di nullità dell'operazione,
- è tutto da verificare in concreto, consapevoli che alcuni fondamentali prove sono a te contrarie,
- capisco il comportamento della banca, considerato il disposto dell'art. 2220 cod. civ.
- però tu sei un erede legittimo e hai titolo per chiedere la documentazione bancaria: naturalmente nei limiti dell'avvenuta conservazione temporale delle scritture,
- conosci il funzionario della banca dove tua madre teneva i soldini? lavora ancora? hai provato a parlarci assieme per vedere se ricorda qualcosa?
- hai verificato dove erano domiciliati i titoli cambiari?
- immagino che a casa non sia reperibile più quasi nulla dei documenti bancari....
- tua mamma aveva la disponibilità del quattrino? aveva un conto corrente bancario? intestato a lei sola?
- se la firma di tua sorella fosse per avallo, sarebbe preceduta formalmente dalla scritta "per avallo" oppure dalla sigla p.a., e poi costituirebbe la prova provata che la posizione e la firma di tua sorella erano quelle di garante del pagamento, anzichè di debitrice principale nella sua qualità di acquirente dell'immobile;
- ciò posto, però, girando la frittata, tua sorella dovrebbe spiegare il perchè - se ha acquistato l'immobile solo lei coi suoi soldini - 1. sulle cambiali c'è la firma anche di tua madre; 2. e perchè tua madre ha firmato come co-emittente e, quindi, come debitrice principale, e non come avallante/garante; 3. e perchè, comunque, tua madre è stata messa in mezzo con le firme, visto che l' acquisto è stato effettuato da tua sorella;
- tua sorella dovrebbe spiegare, ancora, come poteva vivere in una città cara come Milano, pagarsi la locazione, il mantenimento, etc. e disporre di una simile somma,
- sarebbe anche da spiegare come mai - già all'atto dell'acquisto - l'operazione comprendeva di già anche un usufrutto a favore della mamma!
- cambiando argomento, hai provato a chiedere notizie a chi ha venduto l'immobile ? è ancora vivo? magari questi si ricorda qualcosa (com'è avvenuto il pagamento della caparra? l'acquisto doveva essere in capo a tua madre e poi han cambiato le cose in sede di stipula notarile? etc.), magari il preliminare lo aveva firmato solo tua madre, magari ha ancora una copia del preliminare....
- c'è un'amica che ha ricevuto una certa "confessione" da tua mamma
- hai chiesto all'amica se accetta di far verbalizzare - avanti notaio e sotto giuramento - la sua dichiarazione testimoniale di quel che le ha detto tua madre per un futuro processo civile? se sì, informati con qualche notaio della zona se è disponibile a ricevere ed asseverare detta dichiarazione un po' atipica e ad autenticarne la firma
- se l'amica fosse anziana o ammalata o dovessero sussistere altri problemi, vedi se può soccorrerti il procedimento di cui all'art. 692 cod. proc. civ. (assunzione di testimoni)
- ricorda che le cause in materia di divisione ereditaria - collazione, etc. han da essere precedute - obbligatoriamente - dal tentativo di mediazione ex art. 5, comma 1, del d.lgs. n.28 del 2010 siccome modificato dal d.l. 69/2013, conv. con modificazioni dalla legge n.98 del 2013
Edited by stracassòn - 22/1/2023, 09:52
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