UN MINUTO PRIMA DI UCCIDERE UN BAMBINO

invito alla lettura

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  1. vampi81
     
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    CITAZIONE (blacksakura @ 5/12/2008, 13:11)
    CITAZIONE (vampi81 @ 5/12/2008, 12:07)
    dream è spietato ma ha ragione.
    Bel racconto, ma molto, troppo triste.
    In tempi bui come quelli moderni, non m'ha fatto molto piacere. basta ascoltare un tg per sentire le stesse cose.

    Ho postato questo racconto perché l’ho trovato –semplicemente- bellissimo, non tanto per il contenuto, quanto, piuttosto, da un punto di vista stilistico. E poi mi sembra sempre doveroso far conoscere quegli artisti che in qualche modo ho amato…mi pare giusto restituirgli il favore. :D

    In realtà, il contenuto del racconto a me pare interessante soprattutto per comprendere la vita dell’autore: lo svedese Dagerman –ahinoi- si tolse la vita a 33 anni e mentre in altri scritti tale infausto proposito è piuttosto manifesto, in questo racconto lo si capisce per sottrazione. Infatti, a ben leggere, non è la morte del bambino l’evento negativo in sé, bensì la vita che va avanti, nonstante tutto.. E’ la vita dei sopravvissuti che viene colorata di un rimorso crudele spietato; la morte del bambino è solo un pretesto per far luce su quanto la vita possa essere spietata con coloro che restano.

    E cmq i nostri non sono tempi bui. Non c’è la Spagnola a decimare vecchi e bambini, i nostri padri e mariti non sono costretti a combattere al fronte e i malati possono disporre di cure sempre più evolute ed efficaci.
    Per noi occidentali, questi, non sono decisamente tempi bui.

    Peraltro, il racconto ha un effetto positivo, catartico (mi perdoni Aristotele :rolleyes: ): perché noi che leggiamo, siamo in quell’attimo prima di un uccidere un bambino, il che significa che abbiamo ancora infinite possibilità di evitare quell’evento e di non ritrovarci mai nel minuto dopo. :smokeing.gif:

    Poi, ognuno vive e legge l’arte a modo suo; io ad esempio non avevo minimamente pensato alla questione dei pazzi che sfrecciano a tutta birra e investono le persone. Davvero, non avevo proprio ricollegato questo racconto all’attualità! :dunno.gif:

    non devi vedere il mio commento come un attacco nei tuoi confronti. io ho solo detto che il racconto, anche se stilisticamente e lettarariamente interessante, è un po' deprimente (sarà un caso il suicidio dell'auotre?) di questi tempi. va bene se letto in modo totalmente asettico, senza pensare al mondo di fuori.
    e personalmente ritengo che i "tempi bui" non siano necessariamente da collegarsi a epidemie o guerre. E so anche che non viviamo in qualche sperduto paese africano in cui si muore tutti i giorni ta guerra civile e fame e malattie. Ma personalmente ritengo che questi siano tempi bui. non per la crisi economica, ma per il troppo benessere (una delle cause della crisi economica) e per la mancanza di punti fermi. Io vedo da una parte le nuove leve, diciamo i nati dal '90 in poi, che vivono solo per il cellulare, facebook e gli incontri via chat, ma che non sanno scrivere una lettera a mano e che non sanno cosa sia leggere un buon libro, e sono maleducati e arroganti già a 7, 8 anni.
    non tutti, ma molti sono così. poi vedo coppie che scoppiano dopo pochi mesi, ed improbabili famiglie allargate con due, tre, quattro madri/padri/matrigne/fidanzate di papà, che portano nella più grande confusione un ragazzo più o meno adolescente. Poi vedo consumismo, tanto consumismo. poi vedo quotidianamente rapine, violenze e incidenti stradali dettati spesso da violenza, droga, alcool. sento dire che un sacco di gente fa uso di cocaina e droghe varie,anche chi meno te lo aspetti. sento parlare sempre di voglia di non fare niente, ma con tanti progetti per le programmmare le ferie. sentoparlare di attentati in giro per il mondo e non solo, sento parlare di preti pedofili, di magistrati trasferiti perchè hanno osato fare inchieste pericolose, di politici che hanno uno stipendio che in un anno permetterebbe, tutti assieme, di risanare le casse dello stato, ...sento e vedo un sacco di cose, e sono sempre cose tristi e brutte. E non c'è la spagnola. o come ha detto qualcuno, c'è, ma sotto forma di altre malattie.
    per me sono tempi bui, sotto tanti punti di vista. culturalmente e non. e quindi mi sono solo permessa di dire che, per quanto ben scritto e d'effetto, il racconto postato non l'ho gradito. Per il resto, il tuo invito alla lettura ha funzionato, perchè il racconto l'ho letto.

    meglio una storia a lieto fine, che magari non sarà la metafora della vita di tutti i giorni, ma almeno offre la speranza di una vita migliore. tipo un bel "Bambi" ;)
     
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14 replies since 24/11/2008, 17:41   551 views
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