inidoneità in penale

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  1. impossible1978
     
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    ciao a tutti
    ho avuto una inidoneità in penale e non me la riesco a spiegare; volevo chiedere a coloro che sono risultati idonei almeno in penale come hanno svolto la prima parte del tema, in particolare se si sono dilungati e come sulla riserva di legge e sulla disapplicazione (giurisprudenza comunitaria e costituzionale).
    grazie
    ps mi pare di ricordare che c'era anche una tesi secondo cui è l'art. 10 (più che l'Art 11) cost il viatico per l'ingresso del diritto comunitario in Italia; vi risulta?
     
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  2. perasperaadastra
     
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    In che senso parli di articolo 11?
     
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  3. impossible1978
     
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    CITAZIONE (perasperaadastra @ 7/1/2007, 20:30)
    In che senso parli di articolo 11?

    ciao
    l'art 11 cost, come noto, è la norma attraverso la quale le norme comunitarie hanno ingresso nel nostro ordinamento.
    ma il mio dubbio riguarda principalmente la parte generale del tema di penale...
     
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  4. gianlu75
     
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    CITAZIONE (impossible1978 @ 7/1/2007, 20:14)
    ciao a tutti
    ho avuto una inidoneità in penale e non me la riesco a spiegare; volevo chiedere a coloro che sono risultati idonei almeno in penale come hanno svolto la prima parte del tema, in particolare se si sono dilungati e come sulla riserva di legge e sulla disapplicazione (giurisprudenza comunitaria e costituzionale).
    grazie
    ps mi pare di ricordare che c'era anche una tesi secondo cui è l'art. 10 (più che l'Art 11) cost il viatico per l'ingresso del diritto comunitario in Italia; vi risulta?

    nel mio tema (12) non c'è traccia di riserva di legge. Mi sono limitato a dire che il Trattato esclude ogni competenza in materia penale. Della disapplicazione ho richiamato solo la funzione di strumento tipico di risoluzione dei conflitti (indiretti) , omettendo (volutamente) tutto l'itinerario storico delle ricostruzioni giurisprudenziali

    Un saluto
     
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  5. Dicky Fox
     
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    CITAZIONE (impossible1978 @ 7/1/2007, 20:14)
    ps mi pare di ricordare che c'era anche una tesi secondo cui è l'art. 10 (più che l'Art 11) cost il viatico per l'ingresso del diritto comunitario in Italia; vi risulta?

    è la tesi del Quadri, ripresa con qualche adattamento dal Biscottini

    ma non credo proprio che valesse la pena spenderci qualche parola ;)
     
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  6. perasperaadastra
     
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    CITAZIONE (impossible1978 @ 8/1/2007, 10:43)
    CITAZIONE (perasperaadastra @ 7/1/2007, 20:30)
    In che senso parli di articolo 11?

    ciao
    l'art 11 cost, come noto, è la norma attraverso la quale le norme comunitarie hanno ingresso nel nostro ordinamento.
    ma il mio dubbio riguarda principalmente la parte generale del tema di penale...

    Sì certo, scusami, lapsus digiti: intendevo riferirmi all'art. 10. Io questa tesi (dell'art. 10) non la conosco, ho parlato solo dell'11 ;)
     
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  7. incasinatissima
     
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    Concordo... personalmente, e per quello che io possa ricordare (ormai è passato quasi un anno), il mio tema (15) era impostato così:
    1) breve trattazione del principio di legalità e sua ratio
    2) in particolare, cosa di intende per riserva di legge
    3) l'impossibilità di far rientrare il diritto comunitario nel concetto di legge (troppi poteri della Commissione, che è un organo non rappresentativo) e dunque l'impossibilità per il diritto comunitario di creare norme penali incriminatrici direttamente applicabili
    4) modi di influenza del diritto comunitario:
    - possibilità di emanare direttive in attuazione delle quali gli Stati membri devono prevedere "sanzioni adeguate" es: diritto societario
    - possibilità di influire nel contesto interpretativo es: interpretazione del concetto di rifiuti per il decreto Ronchi
    - in chiave problematica: possibilità di prevedere scriminanti?
    - di sicuro possibilità di prevedere un diritto il cui esercizio scrimini ex art. 51 c.p.
    5) problema: eventuale contrasto della norma penale interna col diritto comunitario
    6) modi per azionare detto contrasto:
    - possibilità di procedere a disapplicazione in bonam partem ed impossibilità di procedere a disapplicazione in malam partem della norma incriminatrice
    - inutilità, in caso di norma comunitaria deteriore, del ricorso alla Corte di Giustizia
    - lo strumento della questione di costituzionalità (artt. 11 e 117 Cost.), il quale però ha il problema dell'impossibilità dell'applicazione dell'esito del giudizio davanti al giudice a quo (perchè sarebbe applicazione in malam partem della norma comunitaria)
    7) un caso pratico: la questione dell'interpretazione del concetto di rifiuto nel decreto Ronchi (solo cenni)
    8) il problema del giuoco e della scommessa: contrasto con la libertà di prestazioni ed al limite con quella di stabilimento:
    - astrattamente il Trattato può senz'altro prevedere diritti il cui esercizio scrimina ex art. 51 c.p.
    - gli articoli citati nella traccia di sicuro costituiscono ostacoli alle libertà di prestazioni e di stabilimento per i broker stranieri (eventualmente autorizzati nel paese d'origine)
    - la ratio della previsione del comma 4-bis: l'art. 46 del Trattato
    - in questo caso non è in gioco la salute pubblica (anche se alcuni paesi avevano parlato di malattia del gioco in Italia i giochi legalizzati sono troppi per abbracciare questa tesi), non è in gioco l'ordine pubblico (il quale non è integrato dalla necessità di assicurare introiti fiscali). E' però in gioco la pubblica sicurezza; infatti spesso le scommesse clandestine aumentano i traffici della malavita, dunque è una necessità primaria dello stato arginare il fenomeno pretendendo un'autorizzazione di pubblica sicurezza.
    - anche se astrattamente è possibile che si scrimini una condotta costituente esercizio di un diritto previsto dal Tratato, questo caso non rientra tra dette condotte. E' infatti lo stesso Trattato a stabilire i limiti di dette libertà, attribuendo agli Stati menbri i poteri di cui all'art. 46
    9) la Cassazione a Sezoni Unite ha infine sposato questa tesi

    Questo è stato, a grandi linee, il mio compito.
    Spero di esserti stata utile
     
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  8. Dicky Fox
     
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    CITAZIONE (incasinatissima @ 8/1/2007, 11:37)
    Concordo... personalmente, e per quello che io possa ricordare (ormai è passato quasi un anno), il mio tema (15) era impostato così:
    1) breve trattazione del principio di legalità e sua ratio
    2) in particolare, cosa di intende per riserva di legge
    3) l'impossibilità di far rientrare il diritto comunitario nel concetto di legge (troppi poteri della Commissione, che è un organo non rappresentativo) e dunque l'impossibilità per il diritto comunitario di creare norme penali incriminatrici direttamente applicabili
    4) modi di influenza del diritto comunitario:
    - possibilità di emanare direttive in attuazione delle quali gli Stati membri devono prevedere "sanzioni adeguate" es: diritto societario
    - possibilità di influire nel contesto interpretativo es: interpretazione del concetto di rifiuti per il decreto Ronchi
    - in chiave problematica: possibilità di prevedere scriminanti?
    - di sicuro possibilità di prevedere un diritto il cui esercizio scrimini ex art. 51 c.p.
    5) problema: eventuale contrasto della norma penale interna col diritto comunitario
    6) modi per azionare detto contrasto:
    - possibilità di procedere a disapplicazione in bonam partem ed impossibilità di procedere a disapplicazione in malam partem della norma incriminatrice
    - inutilità, in caso di norma comunitaria deteriore, del ricorso alla Corte di Giustizia
    - lo strumento della questione di costituzionalità (artt. 11 e 117 Cost.), il quale però ha il problema dell'impossibilità dell'applicazione dell'esito del giudizio davanti al giudice a quo (perchè sarebbe applicazione in malam partem della norma comunitaria)
    7) un caso pratico: la questione dell'interpretazione del concetto di rifiuto nel decreto Ronchi (solo cenni)
    8) il problema del giuoco e della scommessa: contrasto con la libertà di prestazioni ed al limite con quella di stabilimento:
    - astrattamente il Trattato può senz'altro prevedere diritti il cui esercizio scrimina ex art. 51 c.p.
    - gli articoli citati nella traccia di sicuro costituiscono ostacoli alle libertà di prestazioni e di stabilimento per i broker stranieri (eventualmente autorizzati nel paese d'origine)
    - la ratio della previsione del comma 4-bis: l'art. 46 del Trattato
    - in questo caso non è in gioco la salute pubblica (anche se alcuni paesi avevano parlato di malattia del gioco in Italia i giochi legalizzati sono troppi per abbracciare questa tesi), non è in gioco l'ordine pubblico (il quale non è integrato dalla necessità di assicurare introiti fiscali). E' però in gioco la pubblica sicurezza; infatti spesso le scommesse clandestine aumentano i traffici della malavita, dunque è una necessità primaria dello stato arginare il fenomeno pretendendo un'autorizzazione di pubblica sicurezza.
    - anche se astrattamente è possibile che si scrimini una condotta costituente esercizio di un diritto previsto dal Tratato, questo caso non rientra tra dette condotte. E' infatti lo stesso Trattato a stabilire i limiti di dette libertà, attribuendo agli Stati menbri i poteri di cui all'art. 46
    9) la Cassazione a Sezoni Unite ha infine sposato questa tesi

    Questo è stato, a grandi linee, il mio compito.
    Spero di esserti stata utile

    ehehe in fin dei conti la picciotta tanto incasinata non lo è affatto ;) :D
     
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  9. DiFontaine
     
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    CITAZIONE (incasinatissima @ 8/1/2007, 11:37)
    Concordo... personalmente, e per quello che io possa ricordare (ormai è passato quasi un anno), il mio tema (15) era impostato così:
    1) breve trattazione del principio di legalità e sua ratio
    2) in particolare, cosa di intende per riserva di legge
    3) l'impossibilità di far rientrare il diritto comunitario nel concetto di legge (troppi poteri della Commissione, che è un organo non rappresentativo) e dunque l'impossibilità per il diritto comunitario di creare norme penali incriminatrici direttamente applicabili
    4) modi di influenza del diritto comunitario:
    - possibilità di emanare direttive in attuazione delle quali gli Stati membri devono prevedere "sanzioni adeguate" es: diritto societario
    - possibilità di influire nel contesto interpretativo es: interpretazione del concetto di rifiuti per il decreto Ronchi
    - in chiave problematica: possibilità di prevedere scriminanti?
    - di sicuro possibilità di prevedere un diritto il cui esercizio scrimini ex art. 51 c.p.
    5) problema: eventuale contrasto della norma penale interna col diritto comunitario
    6) modi per azionare detto contrasto:
    - possibilità di procedere a disapplicazione in bonam partem ed impossibilità di procedere a disapplicazione in malam partem della norma incriminatrice
    - inutilità, in caso di norma comunitaria deteriore, del ricorso alla Corte di Giustizia
    - lo strumento della questione di costituzionalità (artt. 11 e 117 Cost.), il quale però ha il problema dell'impossibilità dell'applicazione dell'esito del giudizio davanti al giudice a quo (perchè sarebbe applicazione in malam partem della norma comunitaria)
    7) un caso pratico: la questione dell'interpretazione del concetto di rifiuto nel decreto Ronchi (solo cenni)
    8) il problema del giuoco e della scommessa: contrasto con la libertà di prestazioni ed al limite con quella di stabilimento:
    - astrattamente il Trattato può senz'altro prevedere diritti il cui esercizio scrimina ex art. 51 c.p.
    - gli articoli citati nella traccia di sicuro costituiscono ostacoli alle libertà di prestazioni e di stabilimento per i broker stranieri (eventualmente autorizzati nel paese d'origine)
    - la ratio della previsione del comma 4-bis: l'art. 46 del Trattato
    - in questo caso non è in gioco la salute pubblica (anche se alcuni paesi avevano parlato di malattia del gioco in Italia i giochi legalizzati sono troppi per abbracciare questa tesi), non è in gioco l'ordine pubblico (il quale non è integrato dalla necessità di assicurare introiti fiscali). E' però in gioco la pubblica sicurezza; infatti spesso le scommesse clandestine aumentano i traffici della malavita, dunque è una necessità primaria dello stato arginare il fenomeno pretendendo un'autorizzazione di pubblica sicurezza.
    - anche se astrattamente è possibile che si scrimini una condotta costituente esercizio di un diritto previsto dal Tratato, questo caso non rientra tra dette condotte. E' infatti lo stesso Trattato a stabilire i limiti di dette libertà, attribuendo agli Stati menbri i poteri di cui all'art. 46
    9) la Cassazione a Sezoni Unite ha infine sposato questa tesi

    Questo è stato, a grandi linee, il mio compito.
    Spero di esserti stata utile


    :woot:

    ho capito che la mia decisione di non riprovare più questo concorso è sensata. un tema così non lo faccio neanche se studio 10 anni...



     
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  10. incasinatissima
     
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    CITAZIONE (DiFontaine @ 8/1/2007, 16:20)
    :woot:

    ho capito che la mia decisione di non riprovare più questo concorso è sensata. un tema così non lo faccio neanche se studio 10 anni...

    Ti prego, non dirlo sul serio...
    Non era mia intenzione quella di seminare il panico... volevo solo rendermi utile :(
     
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  11. impossible1978
     
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    CITAZIONE (incasinatissima @ 8/1/2007, 16:47)
    CITAZIONE (DiFontaine @ 8/1/2007, 16:20)
    :woot:

    ho capito che la mia decisione di non riprovare più questo concorso è sensata. un tema così non lo faccio neanche se studio 10 anni...

    Ti prego, non dirlo sul serio...
    Non era mia intenzione quella di seminare il panico... volevo solo rendermi utile :(

    altro che incasinatissima...io direi...preparatissima!!!
    complimenti!!!
     
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  12. Fidal1
     
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    CITAZIONE (DiFontaine @ 8/1/2007, 16:20)
    CITAZIONE (incasinatissima @ 8/1/2007, 11:37)
    Concordo... personalmente, e per quello che io possa ricordare (ormai è passato quasi un anno), il mio tema (15) era impostato così:
    1) breve trattazione del principio di legalità e sua ratio
    2) in particolare, cosa di intende per riserva di legge
    3) l'impossibilità di far rientrare il diritto comunitario nel concetto di legge (troppi poteri della Commissione, che è un organo non rappresentativo) e dunque l'impossibilità per il diritto comunitario di creare norme penali incriminatrici direttamente applicabili
    4) modi di influenza del diritto comunitario:
    - possibilità di emanare direttive in attuazione delle quali gli Stati membri devono prevedere "sanzioni adeguate" es: diritto societario
    - possibilità di influire nel contesto interpretativo es: interpretazione del concetto di rifiuti per il decreto Ronchi
    - in chiave problematica: possibilità di prevedere scriminanti?
    - di sicuro possibilità di prevedere un diritto il cui esercizio scrimini ex art. 51 c.p.
    5) problema: eventuale contrasto della norma penale interna col diritto comunitario
    6) modi per azionare detto contrasto:
    - possibilità di procedere a disapplicazione in bonam partem ed impossibilità di procedere a disapplicazione in malam partem della norma incriminatrice
    - inutilità, in caso di norma comunitaria deteriore, del ricorso alla Corte di Giustizia
    - lo strumento della questione di costituzionalità (artt. 11 e 117 Cost.), il quale però ha il problema dell'impossibilità dell'applicazione dell'esito del giudizio davanti al giudice a quo (perchè sarebbe applicazione in malam partem della norma comunitaria)
    7) un caso pratico: la questione dell'interpretazione del concetto di rifiuto nel decreto Ronchi (solo cenni)
    8) il problema del giuoco e della scommessa: contrasto con la libertà di prestazioni ed al limite con quella di stabilimento:
    - astrattamente il Trattato può senz'altro prevedere diritti il cui esercizio scrimina ex art. 51 c.p.
    - gli articoli citati nella traccia di sicuro costituiscono ostacoli alle libertà di prestazioni e di stabilimento per i broker stranieri (eventualmente autorizzati nel paese d'origine)
    - la ratio della previsione del comma 4-bis: l'art. 46 del Trattato
    - in questo caso non è in gioco la salute pubblica (anche se alcuni paesi avevano parlato di malattia del gioco in Italia i giochi legalizzati sono troppi per abbracciare questa tesi), non è in gioco l'ordine pubblico (il quale non è integrato dalla necessità di assicurare introiti fiscali). E' però in gioco la pubblica sicurezza; infatti spesso le scommesse clandestine aumentano i traffici della malavita, dunque è una necessità primaria dello stato arginare il fenomeno pretendendo un'autorizzazione di pubblica sicurezza.
    - anche se astrattamente è possibile che si scrimini una condotta costituente esercizio di un diritto previsto dal Tratato, questo caso non rientra tra dette condotte. E' infatti lo stesso Trattato a stabilire i limiti di dette libertà, attribuendo agli Stati menbri i poteri di cui all'art. 46
    9) la Cassazione a Sezoni Unite ha infine sposato questa tesi

    Questo è stato, a grandi linee, il mio compito.
    Spero di esserti stata utile

    :woot:

    ho capito che la mia decisione di non riprovare più questo concorso è sensata. un tema così non lo faccio neanche se studio 10 anni...

    ma il tema è stato valutato da 15, quindi si può passare anche con minori abilità:12,13,14. Al liceo non prendevano tutti 9.
    Di sicuro servono molte qualità per riuscire nell'intento.
    Incasinatissima sei stata molto utile.
     
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  13. incasinatissima
     
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    grazie ^_^
     
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  14. DiFontaine
     
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    CITAZIONE (incasinatissima @ 8/1/2007, 16:47)
    CITAZIONE (DiFontaine @ 8/1/2007, 16:20)
    :woot:

    ho capito che la mia decisione di non riprovare più questo concorso è sensata. un tema così non lo faccio neanche se studio 10 anni...

    Ti prego, non dirlo sul serio...
    Non era mia intenzione quella di seminare il panico... volevo solo rendermi utile :(


    non preoccuparti è una decisione che avevo già preso per altri motivi.
    anzi il tuo post mi è stato utilissimo e mi ha aperto un po' gli occhi come scrivere il prossimo tema se ritornerò a fare il concorso.

     
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  15. tartana_trn
     
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    CITAZIONE (incasinatissima @ 8/1/2007, 11:37)
    Concordo... personalmente, e per quello che io possa ricordare (ormai è passato quasi un anno), il mio tema (15) era impostato così:
    1) breve trattazione del principio di legalità e sua ratio
    2) in particolare, cosa di intende per riserva di legge
    3) l'impossibilità di far rientrare il diritto comunitario nel concetto di legge (troppi poteri della Commissione, che è un organo non rappresentativo) e dunque l'impossibilità per il diritto comunitario di creare norme penali incriminatrici direttamente applicabili
    4) modi di influenza del diritto comunitario:
    - possibilità di emanare direttive in attuazione delle quali gli Stati membri devono prevedere "sanzioni adeguate" es: diritto societario
    - possibilità di influire nel contesto interpretativo es: interpretazione del concetto di rifiuti per il decreto Ronchi
    - in chiave problematica: possibilità di prevedere scriminanti?
    - di sicuro possibilità di prevedere un diritto il cui esercizio scrimini ex art. 51 c.p.
    5) problema: eventuale contrasto della norma penale interna col diritto comunitario
    6) modi per azionare detto contrasto:
    - possibilità di procedere a disapplicazione in bonam partem ed impossibilità di procedere a disapplicazione in malam partem della norma incriminatrice
    - inutilità, in caso di norma comunitaria deteriore, del ricorso alla Corte di Giustizia
    - lo strumento della questione di costituzionalità (artt. 11 e 117 Cost.), il quale però ha il problema dell'impossibilità dell'applicazione dell'esito del giudizio davanti al giudice a quo (perchè sarebbe applicazione in malam partem della norma comunitaria)
    7) un caso pratico: la questione dell'interpretazione del concetto di rifiuto nel decreto Ronchi (solo cenni)
    8) il problema del giuoco e della scommessa: contrasto con la libertà di prestazioni ed al limite con quella di stabilimento:
    - astrattamente il Trattato può senz'altro prevedere diritti il cui esercizio scrimina ex art. 51 c.p.
    - gli articoli citati nella traccia di sicuro costituiscono ostacoli alle libertà di prestazioni e di stabilimento per i broker stranieri (eventualmente autorizzati nel paese d'origine)
    - la ratio della previsione del comma 4-bis: l'art. 46 del Trattato
    - in questo caso non è in gioco la salute pubblica (anche se alcuni paesi avevano parlato di malattia del gioco in Italia i giochi legalizzati sono troppi per abbracciare questa tesi), non è in gioco l'ordine pubblico (il quale non è integrato dalla necessità di assicurare introiti fiscali). E' però in gioco la pubblica sicurezza; infatti spesso le scommesse clandestine aumentano i traffici della malavita, dunque è una necessità primaria dello stato arginare il fenomeno pretendendo un'autorizzazione di pubblica sicurezza.
    - anche se astrattamente è possibile che si scrimini una condotta costituente esercizio di un diritto previsto dal Tratato, questo caso non rientra tra dette condotte. E' infatti lo stesso Trattato a stabilire i limiti di dette libertà, attribuendo agli Stati menbri i poteri di cui all'art. 46
    9) la Cassazione a Sezoni Unite ha infine sposato questa tesi

    Questo è stato, a grandi linee, il mio compito.
    Spero di esserti stata utile

    ...wow...
     
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30 replies since 7/1/2007, 20:14   3675 views
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