CHE GUEVARA: un EROE o un CRIMINALE?

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  1. maddalex
     
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    Che ne pensate? Un eroe o un criminale? :blink:

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    da "Libero" del 25 agosto 2006

    Altro che un eroe; Quel Che era un gran criminale di MARCELLO VENEZIANI

    A Cuba, a Cuba. L'estate della sinistra italiana, tra feste di partito e convegni locali, è attraversata da un'ebbrezza sottile: il mito della rivoluzione cubana. L'agonia interminabile di Fidel Castro, lo squallore di un'esperienza di governo che necessita di compensazioni, la passione per l'estate tropicale, shakerate, hanno fruttato il Mito itinerante della Revolución cubana. È il simbolo del socialismo allegro, del marxismo danzante, macho e vacanziero. Non falce e martello ma sigari e palme, più un beverone alla Hemingway poggiato sulle natiche di una cubana. Dittatura, persecuzioni e miseria cubana, naturalmente non contano. Alle feste di Liberazione ma anche dell'Unità, come è accaduto a Massa, Castro e Guevara campeggiano come i santi apostoli della sinistra. Nel nostro sud il figlio di Che Guevara, Camillo, e il compagno di guerriglia, Alberto Granado, sono in tournée per serate cubane pagate dai Comuni, in cui si balla, si beve e soprattutto si celebra il mitico Che e il regime di Castro. L'altra sera a Foggia, in un "dia" cubano voluto dall'amministrazione comunale, il vecchio braccio sinistro del Che ha difeso la dittatura di Castro e il diritto di uccidere i dissidenti: «La legge cubana - ha detto Granado - prevede la pena di morte. Come un medico ha diritto di tagliare una gamba in cancrena, così lo Stato cubano ha il diritto di eliminare questi individui che minacciano il corpo sociale». Alla faccia della serata che era dedicata ai diritti umani...
    La leggenda e la storia
    Dei vecchi miti della sinistra negli anni passati, l'unico rimasto in piedi è lui, el Che. Perché è il mito di un eroe perdente. "La cosa peggiore che possa accadere ad un rivoluzionario è vincere una rivoluzione", scriveva il poeta sudamericano Arzubide. Guevara aveva vinto la rivoluzione, a Cuba, ma fu costretto a fuggire da quella vittoria che stava pesando quanto una disfatta. "Ci sono mille modi di suicidarsi - ha scritto Jean Cau - Balzac scelse il caffè, Verlaine l'assenzio, Rimbaud l'Etiopia, l'Occidente la democrazia e Guevara la giungla". È bello l'eroe ragazzo che viaggia per il Sud America in motocicletta, aiuta i malati e s'indigna per i soprusi. È bello l'eroe generoso che muore in battaglia contro gli yankee. Ma tra le due icone scorre la sua vita di guerrigliero, magari esaltante e un po' esaltata, ma meno bella. Oltre il mito, c'è la sua storia. Guevara fu un fanatico rivoluzionario, uno spietato combattente, un fallimentare ministro dell'Industria e governatore della Banca. Introdusse a Cuba i campi di concentramento per i dissidenti. Come tutti i puri, il Che sarebbe diventato un feroce dittatore se avesse avuto in mano il potere; rispetto a lui Castro era un realista moderato. La sua salvezza fu la ricerca della gloria che lo condusse, come Garibaldi e gli eroi romantici, a combattere per la causa della libertà di altri popoli. C'è di tutto al supermercato globale intorno a Che Guevara. L'immagine del Che serve a vendere sigari cubani e bustine di zucchero, bottiglie di vino rosso, musica in cd e spartiti che cantano le sue imprese, come i cantastorie di una volta. Il Che è entrato nel mondo dei fumetti e negli orologi che battono l'ora della rivoluzione. Ci sono pellegrinaggi turistico- ideologici sulle tracce del Che; le compagnie aeree trasformano el Che in uno stewart col basco per sogni esotici a prezzi rivoluzionari. Il Che è stato usato come testimonial per la compagnia telefonica cubana; vanno a ruba le banconote con la sua effigie e la sua firma. C'è persino un Guevara di cera che sembra rubato ai presepi napoletani. Troviamo il Che anche in versione araba e islamica. Tra i santini del Che ce n'è uno con la corona di spine, trasformato in Gesù Cristo. E infine il Che usato come testimonial per fumare le erbe e farsi le canne. È lui il padrepio della Revolución.

    Il comandante truffato
    Oggi le sinistre italiane lo celebrano, ma da vivo il Che subì una truffa dai comunisti italiani. Vi racconto in breve la storia. Erano i primi anni sessanta, il Che era ministro dell'Industria di Castro e governatore del Banco Nacional di Cuba. Decise di far sorgere a due passi dalla spiaggia di Varadero, a Matanzas, una fabbrica di fertilizzanti. A installare l'impianto fu chiamata una ditta italiana: il suo rappresentante era un imprenditore milanese, Stefano Campitelli, che diventò amico e consulente di Guevara e gli procurava le erbe per curare l'asma e il parmigiano, di cui il Che era ghiotto. Tra la ditta italiana e il Che si intromette però un gruppo di comunisti italiani, che si occupa di garantire il governo castrista dai capitalisti italiani e di fornire tecnici affidabili per compiere l'impresa. Questa società pretende che le sia pagata una doppia mediazione pari al 10%, dal governo di Fidel Castro e dall'azienda italiana. Il Che, ingenuamente, firma cambiali e le paga prima che i lavori siano finiti. Ma dopo aver incassato i dollari, la società italiana lascia incompiuta l'impresa e sparisce. Guevara manda allora un suo vice in Italia che va a bussare a varie porte, compresa la sede del Pci alle Botteghe Oscure. Ma non riesce a riavere né i soldi né il completamento dei lavori, che vengono affidati ad un'impresa statale della Germania est. E così il mitico Che e Fidel Castro furono truffati per un milione di dollari da un gruppo di compagni italiani che magari in casa hanno ancora il poster con la faccia di Guevara. Alla faccia del Che... La cosa migliore che possa accadere ad un rivoluzionario è morire giovane, in battaglia, prima che la sua rivoluzione si realizzi, per restare caro agli uomini e agli dei. Da vinti si riesce meglio in fotografia per i posteri. E da morti diventano divertenti persino i Festival dell'Unità e di Liberazione e i convegni delle giunte di sinistra.
     
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  2. Dario (Toscana)
     
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    Vedo che nessuno risponde..... probabilmente la risposta al tuo quesito è opposta a seconda del fatto che una persona sia di destra o di sinistra. Per quel che ne so io è stato un combattente, e come tale credo vada considerato. Poi potrà essere considerato un combattente amico o nemico, e come lo considero io preferisco non dirlo per evitare di entrare apertamente in polemiche politiche. D' altra parte rispetto le idee di tutti, pero' chiederei un po' di coerenza. Non si puo' ad esempio sostenere che il governo cubano ha il diritto di uccidere chi pone in pericolo la sua sicurezza e poi gridare allo scandalo quando la stessa cosa afferma il governo degli Stati Uniti..... non si puo' condannare qualsiasi uso della forza armata, anche per legittima difesa (non preventiva) o per liberazione e poi considerare i guerriglieri eroi....
     
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  3. Guardia Svizzera
     
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    Ricordo cosa scrisse questo triste personaggio: "Amo l'odio, bisogna creare l'odio e l'intolleranza tra gli uomini perchè questo rende l'uomo una efficace, violenta, selettiva e fredda macchina per uccidere".
    Oremus
     
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  4. Andrewit
     
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    A dire il vero, pensavo che quella frase l'avesse scritta il Torquemada, data la curiosa affinità con la sua notoria bonomia e tolleranza...
    Gaudemus

    Edited by Andrewit - 9/9/2006, 17:00
     
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  5. Guardia Svizzera
     
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    Purtoppo molti non conoscono la Storia , ma abbracciano un ideologia , che condannata ormai dalla Storia, ancor oggi in Italia assume i contorni dogmatici del logos......
     
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  6. Andrewit
     
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    Da che pulpito si stigmatizzano i dogmi!!!!
    Repetita iuvant: gaudemus

    Edited by Andrewit - 9/9/2006, 16:59
     
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  7. Guardia Svizzera
     
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    Il fatto e' che quell' uomo fece quelle tristi affermazioni... Questa e' Storia . Sei in difficolta' nel confutare? Lo sospettavo. Questa scuola italiana...... :lol:
     
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    CITAZIONE (Guardia Svizzera @ 8/9/2006, 23:08)
    Il fatto e' che quell' uomo fece quelle tristi affermazioni... Questa e' Storia . Sei in difficolta' nel confutare? Lo sospettavo. Questa scuola italiana...... :lol:

    "Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada. Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua". Matteo, 10-39

    E di quest'altro seminatore di odio cosa pensi ? :P
    Ah, questa religione d'odio che ha seminato tanti morti e tanto dolore per millenni !
    Al confronto il Comunismo e Che Guevara sono dei dilettanti, debbo ammetterlo...
    Bacioni
    Fulsere
     
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  9. Andrewit
     
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    Confutare? Io la penso ESATTAMENTE come Robespierre, per cui puoi immaginarti...!
    Un saluto... tagliente :D.
    P.S. : thumbs up a Fulsere, come al solito... Se passi il concorso in dogana, potremmo ritrovarci colleghi, ehehe
     
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  10. Guardia Svizzera
     
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    CITAZIONE (Fulsere @ 8/9/2006, 23:15)
    ["Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada. Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua". Matteo, 10-39

    E di quest'altro seminatore di odio cosa pensi ? :P
    Ah, questa religione d'odio che ha seminato tanti morti e tanto dolore per millenni !
    Al confronto il Comunismo e Che Guevara sono dei dilettanti, debbo ammetterlo...
    Bacioni
    Fulsere

    Seminatore d'odio Gesu' ? Caro Siculo seguace di Gorgia di Lentini . Fai ridere....
    Non hai capito niente del Vangelo....Paragonare un assassino a Colui che ha comandato di amare il proprio nemico..... E' proprio vero che in Sicilia regalino , in tutte le scuole di ordine et grado, i voti per spargere la Vs. lobby etnica in tutti i pubblici uffici.

    CITAZIONE (Andrewit @ 8/9/2006, 23:46)
    Confutare? Io la penso ESATTAMENTE come Robespierre, per cui puoi immaginarti...!
    Un saluto... tagliente :D.
    P.S. : thumbs up a Fulsere, come al solito... Se passi il concorso in dogana, potremmo ritrovarci colleghi, ehehe

    Si dice "gaudemus" o nel caso volessi esortare :"gaudeamus". Ma che scuole hai fatto ? :rolleyes:
     
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    CITAZIONE (Guardia Svizzera @ 9/9/2006, 00:14)
    CITAZIONE (Fulsere @ 8/9/2006, 23:15)
    ["Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada. Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua". Matteo, 10-39

    E di quest'altro seminatore di odio cosa pensi ? :P
    Ah, questa religione d'odio che ha seminato tanti morti e tanto dolore per millenni !
    Al confronto il Comunismo e Che Guevara sono dei dilettanti, debbo ammetterlo...
    Bacioni
    Fulsere

    Seminatore d'odio Gesu' ? Caro Siculo seguace di Gorgia di Lentini . Fai ridere....
    Non hai capito niente del Vangelo....Paragonare un assassino a Colui che ha comandato di amare il proprio nemico..... E' proprio vero che in Sicilia regalino , in tutte le scuole di ordine et grado, i voti per spargere la Vs. lobby etnica in tutti i pubblici uffici.

    Come c'è scritto sul Vangelo, "L'albero si riconosce dai frutti".
    Ebbene, finiti i primi due secoli scarsi di persecuzioni iniziali, la Chiesa cattolica ha cominciato a provocare morte e persecuzione.
    Prima gli ebrei non convertiti, poi gli eretici, i pagani, i filosofi, cacciati, linciati, purificati col fuoco come Ipazia e migliaia di altri...
    Poi dall'idea del Cristianesimo nacque l'Islam (a meno che tu non creda che l'Arcangelo Gabriele sia davvero apparso in sogno a Maometto...), con tutto quello che ha comportato e di cui piangiamo ancora adesso le conseguenze...
    Abbiamo avuto lo Scisma d'Oriente, le Crociate con il loro seguito di stragi odio e morte, (il Tempio di Gerusalemme con il sangue alla caviglia per gli ebrei e gli arabi uccisi là dentro dopo che vi si erano rifugiati) la Crociata contro gli Albigesi, sterminati perchè volevano una Chiesa povera, rispettando alla lettera il Vangelo, poi i roghi per stregoneria, e decine di migliaia di donne e uomini uccisi in questo modo.
    Poi lo Scisma di LUtero, con alcuni secoli di guerre di religione, lo Scisma anglicano, e via così...
    Abbiamo avuto il "salvataggio" di gran parte della cultura antica grazie ai copisti dei monasteri, ma per questo dobbiamo anche ringraziare il mondo arabo, che ci ha permesso di leggere Aristotele, e sull'altro piatto della bilancia abbiamo il blocco della scienza, condannata e perseguitata per secoli, e ridotta al rango di attività pericolosa e clandestina...
    Per esempio, il divieto di sezionare i cadaveri, che ha rallentato per millenni la medicina, e tutte le persecuzioni nei confronti dei chimici, trattati da stregoni pericolosi da sterminare.
    La condanna dell'omosessualità, che tanto è contronatura da essere diffusa da sempre in tutte le comunità umane e in oltre 400 tipi diversi di animali.
    L'imposizione della indissolubilità del matrimonio, introdotta nel 1262 al solo scopo di potere in questo modo controllare le aleanze tra nobili e case regnanti, che avveniva per mezzo di matrimoni, l'accumulo di ricchezze immense per opere grandiose ed inutili, quando no dannose, lo scandalo della vendita delle indulgenze, l'avallo allo sterminio delle popolazioni degli altri continenti, nonchè l'uso della tortura come mezz di interrogatorio, oltre ovviametne alla condanna a morte...
    Gli schiavi sono stati accettati e legittimati come "conformi all'ordine naturale" fin dalle lettere di San Paolo, così come la sottomissione della donna, tuttora esclusa da qualsiasi compito di responsabilità nella più maschilista organizzazione oggi rimasta al mondo...
    E oggi, l'ultima colpa: la ferma opposizione all'uso del preservativo, e quindi alla sua diffusione in Africa, ostacolando i programmi di educazione sessuale dell'ONU e la lotta all'AIDS, che sta sterminando là milioni di persone.
    Insomma, un bel bilancio, al cui confronto, ripeto, i milioni di morti del Comunismo sono lo scherzo mal riuscito di un dilettante...
    Del resto, cosa aspettarsi da una religione sessuofoba (il sesso, in qualunque forma, è naturale, è l'astienza che è contro natura !) che sostiene che l'intera vita non è altro che un esame più o meno lungo, ma di cui l'Esaminatore sa già l'esito fin dall'eternità ?
    E che si autoproclama "religione di libertà", quando il suo Dio offre ai suoi figli la libera scelta tra il Paradiso se lo si ama "spontaneamente" e l'Inferno se si sbaglia risposta ?
    Che differenza c'è tra un rapinatore che chieda di scegliere "liberamente" tra la borsa e la vita ?
    Mah !
    L'albero si riconosce dai frutti, dicevamo, e se questi sono i frutti...
    Bacioni tristi per la vostra insistita cecità
    Fulsere
     
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    E così anche questo thread è stato trasformato nell'ennesima discussione sulla religione <_<

    Grazie Fuls., image



     
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  13. nicolarush
     
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    CITAZIONE (Fulsere @ 9/9/2006, 09:16)
    Come c'è scritto sul Vangelo, "L'albero si riconosce dai frutti".

    sommersby :shifty:
     
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    CITAZIONE (assadhon @ 9/9/2006, 09:33)
    E così anche questo thread è stato trasformato nell'ennesima discussione sulla religione <_<

    Grazie Fuls., image

    Se si prende una frase di Che Guevara, la si estrapola da contesto e la si trasforma in un atto d'accusa, mi sento autorizzato a fare altrettanto, no ?
    E poi si sa che un vero cattolico è immune dal tocco malefico della logica, anzi, tanto più una verità è assurda, più ci crede, e dunque che male c'è ?
    Nessun danno subito dai credenti, dunque nessun risarcimento da pagare da parte mia...
    Bacioni
    Fulsere
    P.S. A proposito, se ti fosse sfuggito ti ripropong un interessante brano in materia... :P


    CITAZIONE
    Innanzi tutto, per coloro che non lo conoscessero, riporto per esteso il brano, citato dal lettore, tratto dal libro di Carl Sagan Il mondo infestato dai démoni. La scienza e il nuovo oscurantismo, Baldini & Castoldi 1997, (cap. 10, pp. 216-239):
    --------------------------------------------------------
    «Nel mio garage c'è un drago che sputa fuoco». Supponiamo (sto seguendo un approccio di terapia di gruppo praticato dallo psicologo Richard Franklin) che io vi dica seriamente una cosa del genere. Senza dubbio voi vorreste verificarla, vedere il drago con i vostri occhi. Nel corso dei secoli ci sono state innumerevoli storie di draghi, ma nessuna vera prova. Che opportunità fantastica!
    «Ce lo mostri», mi dite. Vi conduco nel mio garage. Voi guardate e vedete una scala, dei barattoli vuoti, un vecchio triciclo, ma nessun drago. «Dov'è il drago?» chiedete. «Ah, è proprio qui», vi rispondo, facendo dei cenni vaghi. «Dimenticavo di dirvi che è un drago invisibile». Voi proponete di spargere della farina sul pavimento del garage per renderne visibili le orme. «Buona idea», dico io, «ma questo è un drago che si libra in aria». Allora proponete di usare dei sensori infrarossi per scoprire il suo fuoco invisibile. «Idea eccellente, se non fosse che il fuoco invisibile è anche privo di calore». Voi proponete allora di dipingere il drago con della vernice spray per renderlo visibile.
    «Purtroppo, però, è un drago incorporeo e la vernice non fa presa su di lui». E così via. A ogni prova fisica che voi proponete, io ribatto adducendo una speciale spiegazione del perché essa non funzionerà.
    Ora, qual è la differenza fra un drago volante invisibile, incorporeo, che sputa un fuoco privo di calore e un drago inesistente? Che senso ha la mia asserzione dell'esistenza del drago se non esiste alcun modo per invalidarla, alcun esperimento concepibile per confutarla? Il fatto che non si possa dimostrare che la mia ipotesi è falsa non equivale certo a dimostrare che è vera. Le affermazioni che non possono essere sottoposte al test dell'esperienza, le asserzioni non «falsificabili», non hanno alcun valore di verità, per quanto possano ispirarci o stimolare il nostro senso del meraviglioso. Quello che io vi chiedo, dicendovi che nel mio garage c'è un drago, è in pratica di credermi sulla parola, in assenza di alcuna prova.
    L'unica cosa che voi avete realmente appreso dalla mia affermazione che nel mio garage c'è un drago è che c'è qualcosa di strano nella mia testa. In assenza di alcuna prova fisica, voi vi chiederete che cosa mi abbia convinto. Penserete certamente alla possibilità che io abbia fatto un sogno o abbia avuto un'allucinazione. Ma allora, perché sto prendendo tanto sul serio la mia idea? Forse ho bisogno di aiuto. Come minimo, può darsi che io abbia gravemente sottovalutato la fallibilità umana.
    Immaginiamo che, benché nessuno dei test dia esito positivo, voi vogliate rimanere scrupolosamente aperti a qualsiasi possibilità. Perciò non rifiutate decisamente la nozione che nel mio garage ci sia un drago che sputa fiamme, ma adottate semplicemente una posizione di attesa sospendendo il giudizio. Le prove esistenti sono fortemente contrarie all'ipotesi del drago, ma se ne emergeranno altre voi siete pronti a esaminarle e a vedere se vi convincono. Senza dubbio non sarebbe bello se io mi offendessi perché non mi credete; o se vi criticassi accusandovi di essere noiosi e privi di immaginazione, semplicemente per avere espresso il giudizio di «non dimostrato».
    Immaginiamo che il responso dell'esperienza fosse stato diverso. Il drago è invisibile, va bene, ma lascia delle impronte sulla farina. Il rivelatore nell'infrarosso segnala che esso emana calore. La vernice spray permette di vedere una cresta dentellata che danza in aria. Per quanto scettici possiate essere stati in precedenza sull'esistenza dei draghi - per non parlare dei draghi invisibili - ora dovete riconoscere che qui c'è qualcosa e che ciò che si osserva sembra conciliarsi con un drago invisibile che sputa fuoco.
    Consideriamo ora un altro scenario. Supponiamo che a sostenere la strana idea dell'esistenza dei draghi non ci sia solo io. Supponiamo che anche vari altri vostri conoscenti - tra cui persone che non si conoscono certamente fra loro - vi dicano di avere dei draghi nei loro garage, ma che in ogni caso le prove siano terribilmente elusive. Tutti noi ammettiamo che ci dà fastidio dover credere a una convinzione tanto strana e così mal sostenuta da prove fisiche. Nessuno di noi è pazzo. Noi ci chiediamo che senso avrebbe se in tutto il mondo dei draghi invisibili fossero effettivamente nascosti nei nostri garage, con tutti noi a crederci. Io penso che non sia così. Ma se tutti quei miti antichi dell'Europa e della Cina, dopo tutto, non fossero solo dei miti...
    Meno male che adesso c'è chi dice di aver visto delle impronte nella farina. Quelle impronte, però, non si producono mai alla presenza di persone scettiche. Si presenta allora una spiegazione alternativa: a un attento esame appare chiaro che le orme potrebbero essere una contraffazione. Un altro entusiasta dei draghi si presenta con un dito bruciato e lo attribuisce a una rara manifestazione fisica del respiro infuocato del drago. Anche questa volta, però, ci sono altre possibilità. È chiaro che per scottarsi le dita non occorre esporle all'alito infuocato di un drago invisibile. Tali «prove» - per quanto importanti possano considerarle i fautori dei draghi - non sono affatto conclusive. Ancora una volta, l'unico approccio ragionevole consiste nel rifiutare provvisoriamente l'ipotesi dei draghi, nell'essere disponibili a valutare futuri dati fisici che dovessero presentarsi, e nel chiedersi per quale motivo un così gran numero di persone sobrie e sane di mente condividano la stessa strana illusione.

    --------------------------------------------------------
    Per discutere se l'idea di Dio sia paragonabile a quella del drago invisibile di Sagan è necessario distinguere tra enti empiricamente rilevabili ed enti metafisici. Un ente empiricamente rilevabile è qualche cosa la cui esistenza può essere rilevata attraverso gli organi di senso, eventualmente amplificati mediante strumenti. In altre parole si tratta di enti indagabili attraverso i metodi della scienza. Gli enti metafisici, al contrario, sono quelli che per definizione sfuggono a tale tipo di indagine. L'idea di Dio è un tipico ente metafisico.
    La nozione di drago è una nozione non metafisica: se i draghi esistessero, la loro esistenza dovrebbe essere accertabile empiricamente. Tuttavia Sagan nel suo brano attribuisce al drago in questione caratteristiche metafisiche, il che crea qualche contraddizione.

    Di fronte a un fatto empiricamente accertabile si può senz'altro applicare la regola secondo la quale "l'onere della prova spetta a chi fa l'affermazione e non a chi la contesta". Se si afferma l'esistenza di qualcosa occorre cioè fornirne le relative prove. In assenza di tali prove è sicuramente irrazionale credere alla sua esistenza.

    L'idea di Dio, come qualsiasi altro ente metafisico, va però al di là di ogni prova e quindi la regola è inapplicabile. Di conseguenza l'atteggiamento più razionale appare la sospensione del giudizio. Non si può dimostrarne l'esistenza, ma non si può neppure dimostrarne l'inesistenza. Il fatto di credervi o meno è frutto di pura opinione individuale e qualsiasi tipo di scelta non è affatto incompatibile con una visione razionale della realtà empirica.
    Lo stesso Sagan, nel brano citato, dopo aver descritto le varie caratteristiche infalsificabili del drago invisibile, dice: "Immaginiamo che, benché nessuno dei test dia esito positivo, voi vogliate rimanere scrupolosamente aperti a qualsiasi possibilità. Perciò non rifiutate decisamente la nozione che nel mio garage ci sia un drago che sputa fiamme, ma adottate semplicemente una posizione di attesa sospendendo il giudizio. Le prove esistenti sono fortemente contrarie all'ipotesi del drago, ma se ne emergeranno altre voi siete pronti a esaminarle e a vedere se vi convincono". Dato che Sagan suggerisce questa possibilità, ritengo sia lecito pensare che la consideri più razionale rispetto a una negazione tout court dell'esistenza del drago. Lo stesso ragionamento penso si possa applicare all'idea di Dio e, in generale, degli enti metafisici.

    Una certa concezione positivista della scienza tendeva a negare tutto ciò che è metafisico. Negare la metafisica equivale a sostenere che non esiste nulla al di fuori di ciò che è empiricamente accertabile (posizione tipica di quella concezione filosofica nota con il nome di "scientismo"). Tuttavia una tale affermazione è essa stessa metafisica. Infatti, fornisce un giudizio (sia pure di non esistenza) su ciò che non è empiricamente rilevabile. Sotto questo punto di vista essa appare dunque contraddittoria.

    Scienza e metafisica possono tranquillamente convivere purché non vi siano sconfinamenti reciproci che creano inevitabilmente problemi. Ho cercato di approfondire questi temi in due miei articoli ai quali rimando il lettore per eventuali approfondimenti:

    Scienza, metafisica e valori (Scienza & Paranormale n. 20-VI, 1998);

    Fides et scientia (Scienza & Paranormale n. 24-VII, 1999).



    http://xoomer.alice.it/silvanofuso/scienzaemetafisica.htm

     
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  15. Guardia Svizzera
     
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    CITAZIONE (Fulsere @ 9/9/2006, 09:16)
    Prima gli ebrei non convertiti, poi gli eretici, i pagani, i filosofi, cacciati, linciati, purificati col fuoco come Ipazia e migliaia di altri...
    Poi dall'idea del Cristianesimo nacque l'Islam (a meno che tu non creda che l'Arcangelo Gabriele sia davvero apparso in sogno a Maometto...), con tutto quello che ha comportato e di cui piangiamo ancora adesso le conseguenze...
    Abbiamo avuto lo Scisma d'Oriente, le Crociate con il loro seguito di stragi odio e morte, (il Tempio di Gerusalemme con il sangue alla caviglia per gli ebrei e gli arabi uccisi là dentro dopo che vi si erano rifugiati) la Crociata contro gli Albigesi, sterminati perchè volevano una Chiesa povera, rispettando alla lettera il Vangelo, poi i roghi per stregoneria, e decine di migliaia di donne e uomini uccisi in questo modo.
    Poi lo Scisma di LUtero, con alcuni secoli di guerre di religione, lo Scisma anglicano, e via così...
    Abbiamo avuto il "salvataggio" di gran parte della cultura antica grazie ai copisti dei monasteri, ma per questo dobbiamo anche ringraziare il mondo arabo, che ci ha permesso di leggere Aristotele, e sull'altro piatto della bilancia abbiamo il blocco della scienza, condannata e perseguitata per secoli, e ridotta al rango di attività pericolosa e clandestina...
    Per esempio, il divieto di sezionare i cadaveri, che ha rallentato per millenni la medicina, e tutte le persecuzioni nei confronti dei chimici, trattati da stregoni pericolosi da sterminare.
    La condanna dell'omosessualità, che tanto è contronatura da essere diffusa da sempre in tutte le comunità umane e in oltre 400 tipi diversi di animali.
    L'imposizione della indissolubilità del matrimonio, introdotta nel 1262 al solo scopo di potere in questo modo controllare le aleanze tra nobili e case regnanti,Insomma, un bel bilancio, al cui confronto, ripeto, i milioni di morti del Comunismo sono lo scherzo mal riuscito di un dilettante...

    La morte di Ipazia e' una leggenda. Vulgata massonica.
    L' Islam derivazione del Cistianesimo? Certamente : tuutte le religioni hanno la stessa origine come diceva Fichte.
    Le Crociate guerra d' invasione. Nell’aprile dell’anno 846 degli arabi musulmani, arrivati con una flotta alle foci del Tevere, raggiunsero Roma, la invasero, la saccheggiarono e portarono via dalla basilica di San Pietro tutto l’oro e l’argento che conteneva.L’idea delle crociate nacque soprattutto come reazione alle misure che il califfo fatimide al-Hakim bi-Amr Allah prese contro i cristiani di Egitto e di Siria. Costui fu il secondo incendiario dell biblioteca di Alessandria !!! Credi forse che dei barbari usciti dal deserto amassero Callimaco e conoscessero Aristotele? Nel 1008 al-Hakim abolì la festività delle Palme e l’anno successivo ordinò di punire i cristiani e di requisire ogni loro bene. Nello stesso 1009 saccheggiò e fece demolire la chiesa che al Cairo era dedicata a Maria e non impedì la profanazione dei sepolcri cristiani che la circondavano e il sacco di altre chiese della città. Nello stesso anno si ebbe quello che fu sicuramente l’episodio più grave: la distruzione a Gerusalemme della basilica costantiniana della Resurrezione, conosciuta come il Santo Sepolcro. Le cronache del tempo dicono che egli aveva ordinato “di farvi sparire qualsiasi simbolo di fede cristiana e di provvedere a portar via ogni reliquia ed oggetto di venerazione”. La basilica quindi fu completamente abbattuta, e Ibn Abi Zahir cercò in ogni modo di rimuovere il sepolcro di Cristo e di farne sparire ogni traccia.
    La Terra Santa ed il Mediterraneo sono stati invasi dall' Islam ,non il contrario. Yarmuck , Manzikert non ti dicono nulla ovviamente! Studia la Crociata dei bambini del 1212.
    Ho capito poi dai tuoi discorsi la nostalgia per l' Arabo....Tuo antico dominatore :lol:
    Citazioni di Scismi che sarebbero la prova di che cosa?
    L'omosessualita' condizione naturale ! 400 specie omosessuali! Allora rileggiti un po' di Biologia scolastica. E qualche manuale di psichiatria . Leggi la risposta del prof Van Hartweg al tuo amico Grillini su Repubblica!
    Ripeto, ma che scuole fate in Sicilia?


    CITAZIONE (Fulsere @ 9/9/2006, 10:56)
    [E poi si sa che un vero cattolico è immune dal tocco malefico della logica, anzi, tanto più una verità è assurda, più ci crede, e dunque che male c'è ?
    ]

    Quello e' il Fideismo rigettato dalla Chiesa Cattolica ... Do you know S. Tomma so D' Acquino? Noi crediamo in quello! Fies et Ratio. Studiare e credere soprattutto. Please.
     
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72 replies since 7/9/2006, 12:00   1390 views
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