appropriazione indebita e delibera assembleare

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    Nel caso di specie, mi pare di trovarmi di fronte ad una denuncia calunniatoria elevata nei confronti di un mio assistito...
    In una comunione ereditaria, una delibera assembleare viene approvata e diviene vincolante per i comunisti tutti ex art. 1105 c.c., in quanto non impugnata nel termine di 30 giorni ex art. 1109 c.c.
    Questa delibera prevede l'impiego di fondi in un dato modo.
    Un condòmino, tuttavia, si inventa, tramite una querela improvvisata (secondo me), che la delibera non sarebbe valida (e quindi sarebbe nulla, tamquam non esset) perché- ancorché non impugnata- in realtà perseguirebbe un interesse non comune, ma egoistico della maggioranza.
    Mi sono perso qualcosa ?
    Io sapevo che l'invalidazione delle delibere compete solo all'AGO civile.
    Finché non viene invalidata...
    E quindi questo querela amministratori e condomini per appropriazione indebita delle somme.
    In una scala da 1 a 100, quanto é bislacca una querela simile ?
    Mi pare un modo per evitare la causa civile.
     
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    - a naso, senza conoscere i dettagli, bislacca al 100%

    - di solito, si impugna la delibera per abuso della maggioranza nei confronti della minoranza, abuso di diritto, etc.

    - ma forse ,in questo caso, il querelante (od il suo legale) aveva ormai perso "il treno temporale" per l'impugnativa civile e si è rifatto con quello più lungo del penale?

    - esiste il reato di appropriazione indebita da parte della maggioranza dei comunisti contro la minoranza se - come immagino - i fondi son stati destinati al miglioramento od alla conservazione del bene comune?

    - oppure, l'iniziativa è molto più raffinata (anche se molto più pericolosa per il querelante)

    - provo a spiegarmi

    - se, infatti, il querelante sa già in partenza di perdere la questione in sede civile per tutta una serie di motivi (perchè non sarebbe in grado di dimostrare l'abuso, oppure perchè i numeri in un'altra assemblea gli darebbero comunque torto e, quindi, la delibera verrebbe riproposta sotto altre forme, oppure perchè buttandola in penale ottiene il risultato - da subito- di spaventare maggiormente i querelati e di tenerli sotto scacco per più tempo, confidando nella lunghezza delle tempistiche procedurali del penale ,tanto lui è incensurato e magari pure vecchietto e in galera non ci andrà mai, etc. etc..... oppure - chessò - perchè vuol rompere gli zebedei e farsi acquistare la sua quota, ed un penale per calunnia non lo spaventa...per i motivi di cui sopra), ha deciso di buttarla in penale e, pertanto, percorre quest'altra strada più complicata e tortuosa: diciamo...calunniosa ed abusiva!
     
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    A dire il vero, compaiono ultimamente alcune sentenze, anche di legittimità, le quali affermano, contrariamente agli orientamenti più risalenti e tradizionali, in materia peraltro di condominio, la legittimazione del condomino uti singulus a procedere penalmente con il deposito di una denuncia querela per appropriazione indebita (nei confronti dell'amministratore).

    Mi pare tuttavia di potere continuare ad affermare, direi, che se l'amministratore agisce dietro impulso o meglio delibera della maggioranza, il reato non sussiste, per due ragioni:
    -la volontà della maggioranza vincola la minoranza fino a sospensione o revoca (annullamento) della delibera;
    -l'afferenza di una tematica alla materia degli interessi della comunione é comunque sottoposta all'assemblea. Se anche cioé l'assemblea decidesse su tematiche di dubbia rilevanza condominiale, sarebbe per ciò nulla la delibera ? ne dubito e comunque dovrebbe essere l'AGO a dirlo
     
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    - ho letto qualche sentenza, non so se abbiam letto le stesse

    - mi pare che la giurisprudenza sanzioni di appropriazione indebita l'amministratore che non riesce/non sa spiegare dove son finiti i soldini che i condomini gli avevano consegnato e che erano stati finalizzati ad una certa destinazione specifica (somme di scopo), insomma li ha utilizzati per altre cose, magari.... poco condominiali (o per tappare un buco di un altro condominio, amministrato dal medesimo)

    - non credo che questo sia il tuo caso (ogni tanto hai degli avversari... fantasiosi/fantastici!)

    - concordo che se l'amministratore esegue la volontà uscita dalla maggioranza dell'assemblea, che gli si può imputare al poveretto?
    di fare il suo dovere?

    - in ogni caso la querela è stata depositata entro i 90 giorni?

    - se il dissenziente aveva perso il treno dei 30 giorni, poteva...se del caso... impugnare - davanti al giudice civile - con l'azione di nullità/exceptio doli
     
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