certificazioni notarili

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    forumista navigato

    Group
    Member
    Posts
    2,888

    Status
    Offline
    Scusate se rompo ancora le scatole, ma devo vincere una causa ereditaria di un mio parente.

    Partiamo da una massima che rivela un orientamento costante, almeno della giurisprudenza di merito:

    -Nel giudizio di divisione ereditaria, l'onere probatorio gravante sull'attore è estremamente rigoroso, dovendo egli produrre il titolo di acquisto dei beni in favore del de cuius (i cd. atti di provenienza) nonchè la certificazione ipo -catastale relativa ai medesimi beni contro il de cuius e i suoi eredi al fine di dimostrare che i beni erano ancora nella titolarità dei condividenti alla data di proposizione della domanda di scioglimento della comunione, non essendo divenuti oggetto di atti traslativi in favore di terzi. Tribunale Bari sez. I, 19/04/2021, n.1528 Redazione Giuffrè 2021.

    Questo principio, direi, vale anche per le richieste di collazione, nella specie, di immobili, perché la collazione é un fenomeno (art. 737 c.c.) che si innesta nel fenomeno divisorio.

    Sulla scorta di questa giurisprudenza, dunque, non si potrebbe chiedere la collazione di un immobile, se non si producessero le certificazioni notarili.

    E per l'azione di riduzione promossa contestualmente all'azione di collazione (previa, nella fattispecie, richiesta di simulazione nel caso di specie di due vendite dissimulanti una donazione) ?

    Qui ho dei dubbi, perché la riduzione precede la divisione e dunque la collazione.

    La collazione opera in sede divisoria.

    La riduzione la precede.

    Inoltre, le operazioni ex art. 556 c.c. per il calcolo della legittima sono mere operazioni contabili, non prevedono il conferimento del bene alla massa.

    *

    nel caso di specie, Tizio, in un unico giudizio chiede(va):
    a)-accertamento invalidità del testamento per incapacità del testatore;
    b)-azione di riduzione;
    c)-domanda di divisione e collazione.

    La prima é salva, per effetto della mancata produzione delle suddette certificazioni (se si vuole aderire al principio).
    Sulla seconda ho dei dubbi, ma credo che sia salva.
    La terza é preclusa.

    Concordate ?
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    forumista di seconda generazione

    Group
    Member
    Posts
    117

    Status
    Offline
    - non ho capito molto circa l'ambito del quesito, anche perchè la materia ereditaria (molto interessante) non l'ho praticata granchè: purtroppo!

    - non è che ,forse, il quesito da' per scontate molte info? considera che tu ci sei dentro (forse anche da un po'), e chi legge non sa nulla della vicenda

    - un po' alla rinfusa:

    - non ho capito, ad es., qual è/sarebbe il tuo interesse finale: forse...il rigetto di tutte le domande?

    - ma tu ti sei opposto alla divisione?

    - se hai prestato "acquiescenza" alla domanda di divisione, la produzione delle certificazioni notarili non potrebbe essere un onere probatorio a carico di entrambe le parti, o no? (cfr. le due sentenze del Tribunale Nocera Inferiore 2021)

    - ci sono beni da dividere, oppure non c'è più nulla a seguito delle intervenute donazioni?

    - cosa intendi per la prima è salva, quest'altra è preclusa?

    - "la collazione presuppone l'esistenza di una comunione ereditaria (cfr. Corte Cass. 12.12.1981 n.866), essa può essere compiuta, quando manchi il relictumper avere il defunto donato o legato tutti i suoi beni, solo dopo che sia stata esperita l'azione di riduzione; ma all'inverso quando alla morte del de cuius già esista un relictum da dividere ben può essere domandato l'adempimento dell'obbligo di collazione senza previo esperimento dell'azione di riduzione" (cfr. così Maria Claudia Andrini, La collazione, Successioni e donazioni,a cura di P.Rescigno, Cedam, 1994,pag. 132)

    - la domanda di riduzione, posto che è distinta ed autonoma per oggetto e causa petendi dalla domanda di divisione, sembra esser indipendente da quest'ultima
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    forumista navigato

    Group
    Member
    Posts
    2,888

    Status
    Offline
    infatti, anche per me é indipendente la riduzione dalla collazione.
    mi stavo solo chiedendo se un tale che chiede la collazione sui beni del mio- a cui mi oppongo- possa chiedere la divisione.
    ci sono a dire il vero dei beni del relictum da dividere, ed alla divisione di quelli non mi oppongo.
    ci sono però anche beni donati in vitam alla mia.
    ed in relazione a quelli dico che dovevano essere prodotte le certificazioni che sono state sì prodotte, ma solo in riferimento ai beni del relictum.
    se però si chiede la divisione e la collazione, per me bisogna produrre anche le certificazione dei beni da collazionare.
     
    .
2 replies since 9/1/2022, 17:55   58 views
  Share  
.