accollo

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    forumista navigato

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    L'obbligo pattizio di accollarsi un intero mutuo, fatto da un fidanzato, contro cessione dell'altra parte della casa, può essere obbligazione di risultato ? Oppure é solo sforzo diligente nei confronti della banca ? Può essere scomodato la disciplina dell'impegno del fatto del terzo ? (ho giurisprudenza discordante). E' impegno con condizione sospensiva ? per me, di norma, no
     
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    Mi basterebbe 1/10 del QI di quest'uomo (Nikola Tesla)

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    A parte che la dicotomia tra obbligazioni di mezzi e di risultato è ampiamente superata... nel senso che da anni in giurisprudenza si è arrivati a concludere che nessuna obbligazione è puramente di mezzi... anche laddove il risultato non è direttamente e completamente assicurabile (tipo la prestazione dell'avvocato o del medico) esso non è mai completamente neutro, ma va valutato (se negativo) su una serie di parametri per stabilire se vi è stato inadempimento.

    In ogni caso non capisco perché porsi questa questione, qui.

    Siamo di fronte ad un negozio giuridico di fatto è una sorta di cessione del contratto. Qui c'è la cessione della proprietà unita alla cessione della posizione debitoria nei confronti della banca finanziatrice... non capisco qui che senso avrebbe distinguere tra "mezzi e risultato" poiché qui la prestazione di cui si parla non si concreta in una azione (tipo quella del medico di effettuare una operazione che può andare a buon fine o meno) ma in una obbligazione pecuniaria (per cui la dicotomia mezzi/risultato non aveva senso manco quando era in voga questa dicotomia).

    Quindi non credo di aver capito la tua domanda.
    A mio avviso la questione è molto lineare (io tendo comunque a rendere le cose lineari e coerenti, senza impelagarmi in troppe disquisizioni teoriche)...
    Qui secondo me è più facile ricostruirla come cessione del contratto, se ho capito bene la vicenda.
    La fidanzata cede il proprio immobile al fidanzato. Il fidanzato acquisisce la proprietà dell'immobile e si accolla il debito nei confronti della banca, trasferendo su di sé la posizione debitoria, con altro contratto trilaterale (nel senso che partecipano, con ruoli diversi tutti e 3 i soggetti).

    In generale la libertà contrattuale implica proprio la libertà di decidere se vincolarsi o meno. Puoi vedere il gesto tra il fidanzato e la sua fidanzata come una forma di atto di liberalità, che però non ha natura donativa, anche perché di fatto la situazione giuridica complessiva si innesta in un contesto più generale di trasferimento del diritto di proprietà, e quindi assolve ad un interesse economico. Non ci vedo nulla di strano o di particolare che debba richiedere alcun inquadramento della situazione difforme da quello di un "collegamento negoziale" tra diversi negozi giuridici (potrei dire tra diversi contratti... qui probabilmente ogni singolo impegno è qualificabile come contratto)
     
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    forumista alle prime armi

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    Buongiorno Eldiablo, ti chiedo uno sforzo descrittivo della fattispecie, che come da te prospettata non mi appare chiara
     
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2 replies since 11/6/2020, 17:23   80 views
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