Concorso morale e concorso per omissione in reato commissivo

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  1. nicolarush
     
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    CITAZIONE (dagruni @ 14/4/2006, 19:55)
    Non riesco a capire il risvolto pratico.
    Dal punto di vista teorico la differenza la colgo così:
    - concorso morale: si può imputare il 110 cp secondo la normale disciplina del concorso - l'attività (morale) del concorrente è atipica rispetto alla condotta dell'autore della condotta principale tipica.
    - concorso mediante omissione in reato commissivo: si può imputare sol se si rinviene in capo al concorrente l'obbligo giuridico di impedire l'evento ex 40 cpv - da ciò deduco che la condotta del concorrente (a diff della impostazione teorica del concorso morale) non è atipica ma autonomamente individuabile in capo al concorrente inerte.
    Ora, aderendo all'una o all'atra impostazione teorica (sempre che siano corrette), sussiste un risvolto pratico in termini di pena? A me sembra di no......
    Qualcuno può aiutarmi?

    PS Le due forme di manifestazione poi dovrebbero divergere dalla cd. connivenza mera (con i soliti nodi interpretativi che possono essere risolti solo con la formula magica del "caso per caso")

    non riesco a capire il dilemma che ti poni ma mi pare di cogliere una confusione di fondo sulla disciplina del concorso, tanto sul fondamento della punibilità, quanto sul modello concorsuale scelto dal legislatore (avendo optato per il modello causale unitario poco importa il tipo di contributo fornito).
    Quanto a quella che chiami "condotta principale", l'accessorietà ormai ha lasciato il posto a costruzioni dogmaticamente più valide

    in ogni caso,ti rimando a quanto ha scritto CAP sopra (che mi pare adottare la fattispecie plurisoggettiva eventuale, io in questo sono più pagliariano) che è stato davvero esaustivo


     
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20 replies since 14/4/2006, 18:55   427 views
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