La reale utilità dei corsi

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  1. Giurista anonimo
     
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    Buongiorno a tutti. Alla luce delle tracce uscite in questo concorso mi chiedo se ancora i famigerati corsi privati di preparazione rivestano la stessa utilità di un tempo.

    Mi spiego meglio: prima molte tracce erano basate su sentenze che risolvevano questioni dottrinali o, più spesso, contrasti insorti nelle varie sezioni della Cassazione e poi risolte dalle Sezioni Unite. Mi pare che ultimamente il trend sia cambiato e non per rendere più facili le cose ma forse più difficili.

    In questo concorso mi pare che il trend sia stato questo: ti poniamo una questione di cui si parla poco e niente (eccetto il penale), vediamo come la sai risolvere tu sulla base di ciò che sai in generale. Tant’è che io su google non ho trovato alcun contributo sul principio consensualistico applicato al contratto di appalto e poco sulla tutela giurisdizionale delle interdittive prefettizie.

    Solo che un conto è risolverla e studiarci su con l’aiuto di libri, riviste etc (come studiosi e dottorandi certamente fanno) un conto è stare seduto in una sedia cercando di far riaffiorare ciò che ricordi della materia. Non è un caso che in questo concorso ci sia stata una percentuale di consegnanti abbastanza più bassa rispetto al passato. Io non critico il trend di questo concorso che anzi mi pare aver scelto la migliore modalità di selezione di un aspirante magistrato (che, beninteso, non è quello con più memoria ma quello che, partendo da una indispensabile base di conoscenze giuridiche, sappia ragionare... e credetemi non è da tutti, anzi è facoltà della minor parte degli aspiranti). E’ che le cose si sono fatte ancora più difficili rispetto al passato. Mi chiedo dunque se la migliore scelta non sia quella di farsi delle solide basi sui principi generali, ripetendo manuali mi sento di dire anche universitari alla disperazione. Perchè mi pare che ormai i corsi, per lo meno così come sono stati concepiti in passato, siano adatti a un modo ormai passato di intendere questa procedura selettiva. Sempre che, chiaramente, anch’essi non si adeguino al nuovo andazzo (lo ripeto da me condiviso perchè più meritocratico).

    Cosa ne pensate voi?
     
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  2. caracal3
     
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    Ciao Giurista... Sono d'accordo con te.. Medesime considerazioni ho espresso in altro forum, ahimè ormai più frequentato di questo (che anni fa rappresentava una ottima guida per l'aspirante uditore). Io condivido la linea che sembra, ripeto, sembra, essere oggi preferita... La possibilità di evitare i costosi corsi privati e concentrare lo studio sui manuali classici, rappresenta aspirazione che ha implicazioni e conseguenze secondo me molto positive. Per esempio, si evita di spendere soldi e si evita di far proliferare le variabili di questo concorso (quale corso scegliere, come seguirlo, fare pure i temi ecc.)... Tutto potrebbe essere focalizzato sullo studio personale, le inevitabili basi giuridiche... Poi in sede concorsuale si testa chi davvero sa costruire un ragionamento giuridico logico sulla base della propria preparazione di base.
     
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    doctor

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    piace il tuo input..se ho capito bene sono poste alcune domande

    In primis La domanda posta e’ utilita’ dei corsi , ipotesi da te prospettata studiare da solo i principi della materia

    E’ difficile rispondere…
    Analizziamo tre aspetti fondamentali
    1)Utilita’ io la scinderei in cosa e come studiare , setting e solving assieme –e se i corsi assolvono tale funzione

    2) Poi farei una diversificazione differenziazione rispetto alle materie il cvile va effettivamente stduiato In base ai principi geneali della Materia ???

    3) differenziazione del teorico dal pratico ( ovvero l’elaborazicne come risultato fattivo dello studio )

    si perlomeno la traccia di civile e’ stata diretta nel richiedere la ferma conoscenza del principio , per il penale e l’ amminitrativo viceversa se consideriamo le tracce, chiedevano di partire dall’istituto e ricostruirlo in base ai principi minimi confisca e misure interdittive ( ..—principio di legalita’. E sotto posizioni interesse legittimo )

    Considerazioni interlocutorie
    Punto due
    Il civile resta effettivamente la materia piu’ complessa e piu’soggetta ad uno studio sistematico , norme e principi –

    data comunque la sua vastita’ , resta diffiicile cogliere iper lo studente tutti principi di sistema , essendo il civile composta da vair libri , titoli ed istitituti sorretti da principi diversi
    Diritto dei contratti e’ differente dal diritto successorio cosi come il regime dei beni in comunione ….mi pare diififcile che un aspirante faccia da solo , vedremo nel seguito se il corso aiuta...

    analizzando come e’ strutturato un corso potremmo capire se il corso aiuta in questo sul come affrontare vastita’ e principi assieme non tralasciando la metodica di elborazione ----…



    Punto uno

    Cominciamo comunque a rispondere: sul cosa studiare allora
    Sull utilita dei corsi occorre ribadirlo e’ pregnante per la selezione argomenti

    Il link riportato o ci aiuta per una parte ,
    http://www.diritto-civile.it/corsi-e-forma...gistratura.html

    corsi di preparazione al concorso in magistratura
    Preparare il concorso in magistratura richiede molto studio ed una buona capacità di selezione degli argomenti significativi, in tale senso la frequentazione di un corso di preparazione al concorso può rivelarsi utile al fine di individuare gli argomenti di approfondimento. La scelta del corso è, poi, altrettanto delicata, qui di seguito abbiamo selezionato, senza pretesa di esaustivit, alcune tra le più interessanti opzioni offerte dal web
    Questo e’ una dato e questo sembra l'unica utilita' dei corsi ..

    Sul come( stduiare metodo ripasso schematizzazione e soprattutto sviluppo traccia perche’ questa e’ la prova tradurre cio’ che hai assimilato oralmente per diversi mesi ed anni in un linguaggio tecnico e scritto ovvero elaborare-ed anche se il corso aiuta in questo sul come affrontare vastita’ e principi assieme



    Da questo punto di vista allora sul come :: formazione ed elaborazione
    direi che l’utilita’ se consideriamo cio’ sopra evidenziato o in seguito analizzando il come il corso e' strutturato
    e volendo utilizzare un grafico, lausilio puo essere descritto come una curva discendente –
    se ci forma per principi soprattutto per il civile ??

    ’dobbiamo rispondere alla domanda il corso e’ utile alla formazione per principi e soprattutto ai fini della prova di elaborazione scritta.. sul come?? Io dire i come il collega direttamente no , soprattutto per il civile ed amministrativo ..


    La struttura dei corsi ci aiuta a capire ovvero la metodica utilizzata :

    Materiale e metodica dei corsi a mio parere
    spesso molto informativo e poco formativo se utilizza la stessa metodica universitaria
    poca pratica , utilizzo dispense che ricalcano i libri ,non si evidenziano i principi della materia , mancate spiegazioni di come utilizzare un codice in sede di prova molto grave per operatore del diritto, scarso significato delle tracce senza spiegare come elaborare
    dove sta il quid pluris, ………………….allora


    Il corso non ci pone pronti sia a livello teorico ( uno studio fatto per principi ,)e
    sul come tradurre lo studuio appreso in “scrivere “( l’elaborazione).

    a tutto cio’ non bastano le dispense date ai corsi, le tracce assegnate e le correzioni

    sul come elaborare sul come sviluppare le tracce sul come conservare cio’ che si e’ studiato spesso i corsi lasciano un margine molto ampio all’aspirante ..che per anni semmai fa uno stduio teorico , spesso molto informativo e poco formativo
    e, soprattutto l’esercitazione eseguita ai corsi e' poco efficace ( una ventina di compiti asegnati e corretti senza direttive
    del come impostarlo del come svilupparlo di come utilizzare un codice soprattutto nel civile , denotano a mio parere , una carenza che fortemente si manifesta, appunto in sede di stesura-delle prove di concorso-

    allora i corsi soprattutto per ciivle restano un utilita’ pregnante solo a livello informatico
    per la selezione degli argomenti e le giurisprudenze risalenti piu’ importanti insoomma, peraltro dai corsi si ricava la stessa efficacia che puo’ dare un libro….lo possiamo dire

    in conclusione si puo far passare la domanda- risposta del collega eccesso di cui sopra
    second ..l’equivalenza :
    meno consegnanti per tipi di tracce minor valore dei corsi..mancanza del quid pluris degli stessi….

     
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  4. Spiritolibero
     
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    CITAZIONE (Giurista anonimo @ 28/1/2018, 09:58) 
    ......

    Cosa ne pensate voi?

    Ciao Giurista, sono un utente di vecchissima data. :)

    Per quanto mi riguarda, i corsi di formazione privati servono nella misura in cui sono utili a fornirti una solida base di conoscenze e un metodo di studio che puoi applicare in qualsiasi concorso pubblico e in qualunque ambito professionale che abbia a che fare con il diritto.
    Esiste anche un'altra "scuola" di pensiero, che tende a strutturare i corsi cercando di trattare, principalmente o esclusivamente, gli argomenti che potrebbero essere oggetto delle tracce, ma, personalmente, al tempo ho preferito la prima, anche perché il concorso in magistratura era soltanto una delle mie opzioni.


    Ho dato un'occhiata alle tracce assegnate all'ultimo concorso:
    - quella di civile è molto bella; se si aveva una conoscenza generale del diritto civile, anche in riferimento agli aspetti storici, ci si poteva sbizzarrire.
    Poteva essere affrontata da diversi punti di vista. Ad esempio, sulla scissione tra titulus e modus nell'acquisto della proprietà, come è avvenuto nel codice napoleonico e in quello italiano, e invece nel mantenimento dell'unicità tra le due componenti nel diritto germanico. Ciò ha effetti sul trasferimento del "rischio" in capo all'avente causa, che cambia a seconda del momento che viene individuato per la "traslatio". In termini generali, con il consenso validamente espresso nella vendita, con la "consegna" e implicita accettazione nell'appalto.

    - quella di penale aveva a oggetto un argomento caldissimo già da un po' di anni. Anche per l'esame d'avvocato è stata assegnata una traccia simile, ma vado a memoria e non vorrei sbagliare.

    - su quella di amministrativo è stato diramato comunicato della commissione del concorso. Loro dicono che è un argomento generale molto dibattuto. Non lo so, di primo acchito sembra una traccia molto specifica, a differenza delle due di sopra.
    https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1...ousPage=mg_13_1
     
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  5. Sweetapple
     
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    Il corso, a mio avviso, può essere utile all'inizio. Se il corso è un buon corso, darà le coordinate per sapersi muovere nel sistema.
    Dopodiché ciò che fa davvero la differenza è lo studio personale e l'esercizio nella redazione dei temi. :)
     
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  6. Mica
     
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    Condivido in pieno l'ultimo intervento.
    A mio umilissimo avviso, i corsi vanno seguiti una volta sola un anno, un anno e mezzo massimo. Anche perchè, ad aver tempo chiaramente, tutto é scritto nei trattati (e, consentitemi una piccolissima battuta, nei testi di teoria generale del diritto di Visentini, dove ci sono le basi minime per il ragionamento giuridico, che, per sua essenza, si pone in posizione antitetica rispetto ai metodi scientifici.Tra di essi, infatti, nessuno si sognerebbe mai di annoverare la banale logica aristotelica :)!).

    Con l'esperienza di adesso, mi sento di dire che un anno affiancato alla sspl (per avere la certezza di non perder tempo per acquisire un titolo di accesso) è più che sufficiente: poi la differenza la fa il personale metodo di studio, una buonissima dose di fortuna ed una indispensabile passione per quel che si fa.
    Affiancherei, al più, un corso solo tracce, per il fondamentale esercizio nella scrittura.

    buon sabato pomeriggio di agosto a tutti!
     
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5 replies since 28/1/2018, 09:58   1150 views
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