Dottorato per preparazione

Innanzitutto certe espressioni le usi con i tuoi conoscenti.
Punto primo: se non hai letto il messaggio originario di cosa parli?
Punto secondo: io l'ho letto e conoscendo le logiche universitarie sono intervenuto in maniera volutamente polemica proprio per sottolineare quella che è, purtroppo, una pratica ampiamente diffusa, direi una regola, nel mondo accademico.
Sarei e sono il primo a dare consigli (come, peraltro, ho già fatto in altre discussioni o in altri forum) a chi si approccia a questo concorso o ad altri per sapere come studiare, cosa studiare, i manuali da consultare o il tempo da dedicare allo studio.
Ma ribadisco che la domanda per come è stata formulata lasciava al sottoscritto poco spazio a dubbi o a equivoci.

Ok allora se hai usato l'espressione in senso scherzoso chiedo scusa.
Cmq chiudendo la polemica i consigli che mi sento di darti sono comunque quelli di provare a fare un dottorato.
Sui costi
Se lo vinci con borsa guadagni circa 900 euro al mese.
Ma anche se non lo dovessi vincere con borsa non è detto che il costo sia necessariamente di 2000 euro all'anno.
Sono, infatti, previsti degli esoneri parziali (per chi si classifica a ridosso dei vincitori con borsa).
Io, ad es., anziché pagare l'intera tassa (che è di 600 euro l'anno) pago "solo" 200 euro all'anno.
Tra l'altro proprio dall'anno accademico della mia immatricolazione è stato eliminato l'esonero totale dal pagamento delle tasse del quale, altrimenti, avrei beneficiato.
Sulla frequenza
In genere occorre vedere come sono strutturati i dottorati.
Oggi sono, in genere, accorpati comprendendo due/tre o più indirizzi: non è detto che ognuno comporti la stessa frequenza.
Il mio, ad es., è diviso tra civilisti e giuslavoristi: questi ultimi sono resi più partecipi alle varie attività (fanno corsi di lezione all'università o alle SSPL) rispetto a noi civilisti che, al di là, della frequenza obbligatoria a dei convegni (alcuni interessanti altri davvero inutili) siamo davvero poco coinvolti nell'attività didattica.
In ogni caso molti dottorandi lavoristi sono già avvocati e lavorano negli studi: quindi la frequenza che garantiscono al dottorato è limitata a poche ore settimanali (generalmente tre ore).
Insomma, almeno per quella che è la mia esperienza, il dottorato si può tranquillamente conciliare sia con l'attività lavorativa (come fa il sottoscritto) che con lo studio.
Sull'utilità
Ritengo che il dottorato sia utilissimo per una serie di ragioni.
Innanzitutto è uno dei mezzi di accesso al concorso.
In secondo luogo consente di fare pubblicazioni che sono sempre utilissime se non si guarda solo a magistratura.
Vincere il concorso in magistratura è molto difficile per svariate ragioni.
Però la preparazione che si acquisisce è veramente spendibile per molte altre cose.
Io ad es. oltre a vincere il dottorato in civile ne avevo vinto anche un altro in amministrativo.
Ma soprattutto per i concorsi è utilissimo (insieme ad altri titoli come quello d'avvocato, SSPL e pubblicazioni): molti di questi oggi si vincono grazie ai titoli!
Il merito, in alcuni casi, incide solo in minima parte perché grazie ai titoli si schizza ai primi posti della graduatoria.
Insomma il mio consiglio è quello di provarci soprattutto se si fa in una delle tre materie dello scritto.

Hai mai fatto un concorso per dottore di ricerca?
Sai come funzionano le logiche universitarie?
Credi che si diventi ordinari per merito?
Credi che si vinca un dottorato con borsa per merito?
Non bisogna aspirare a diventare un giudice per non sapere come funzionano queste logiche!
Ma in che paese vivi?
Altro che refuso.
Se allora fosse come dici prima lo vincesse il dottorato e poi venisse a chiedere consigli.
Che poi se uno partecipa ad un dottorato sperando di vincerlo mi chiedo come possa poi porsi questi dubbi...
Il dubbio semmai te lo poni prima ma una volta che fai la domanda, partecipi e vinci mi sembra molto strano che vengano tutti questi dubbi.
Che forse fare il dottorato non era tra le priorità ma, qualche professore, evidentemente, l'ha spinto a fare domanda?

visti i risultati dell'ultimo concorso di magistratura io sto avendo questi stessi dubbi anche per quello..
i risultati,in alcuni casi veramente brillanti, di certe persone che conosco da anni e anni e di cui so quato (non) hanno studiato riesco a spiegarmeli solo così..
a parte la storia della gente beccata con le tracce fatte prima delle prove e non espulsa

dimenticavo,alcune di queste persone che conosco hanno vinto anche concorsi di dottorato

concordo con te nigun... e credo di aver anche capito a chi ti riferisci...purtroppo alcuni nomi in quell'elenco non possono passare inosservati

senza aver letto le tracce o i loro compiti come fate ad emettere giudizio solo per conoscenza personale..bene quello che manca nel vostro ragionamento e' proprio lo stare ai fatti e,d'altrone l'affermazione sembra basarsi su fette di preconcetti..comprati dal salumiere...

senza offesa

Bah, non ha proprio senso fare un dottorato se vuoi diventare magistrato.

Mah...
Io ad esempio sono un civilista e faccio un dottorato in diritto civile eppure l'unica idoneità l'ho preso in amministrativo...
Peraltro la mia tesi di dottorato è sui patrimoni destinati, trust, tipicità dei diritti reali: allo scorso concorso ho preso un bel n.i. al tema di civile