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buttalapastaorA.
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Qui il testo del bando.
www.isvap.it/isvap_cms/docs/F15497/...a_economica.pdf
vi consiglio vivamente questo concorso Cui non posso ahimè partecipare perche' laureato in giurisprudenza.
Lo stipendio e' molto alto (80000 più bonus) e normalmente ci sono pochissimi candidati (20 al massimo) perché richiedono esperienza in posizione di responsabile. Ma tutti sonni responsabili di qualcosa no...????
In bocca al lupo!!!
Per le laute retribuzioni cliccare qui:
http://www.isvap.it/isvap_cms/docs/F24796/..._31_12_2010.pdf
Edited by buttalapastaorA - 30/3/2011, 19:06. -
REGOLAIURIS.
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mio caro le laute retribuzioni come tu le chiami sono solo per i dirigenti a nomina politica (in genere apicali o nelle posizioni chiave dove la parola concorso è 'bandita'). Gli altri hanno stipendi buoni ma assai più ridotti. . -
Erasmo18.
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Beh ma conviene comunque provarci. . -
buttalapastaorA.
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Mi dispiace deluderti ma gli stipendi che ho postato, e che trovi sul sito isvap in base alla nuova normativa sulla trasparenza, sono proprio le medie dei dirigenti divisi per fascia (capo servizio, sezione o staff in base all'unita organizzativa cui sono preposti, io ho visto l'organigramma e' a molto chiaro).
Tranne alcuni dirigenti che sulla base della legge istitutiva possono essere assunti a contratto (n. Massimo e' scritto nella legge che ho letto sempre sul sito) gli altri sono tutti dirigenti assunti con concorso a tempo indeterminato.
L'ISVAP e' un'autorita indipendente per cui i dirigenti non sono di nomina politica e gli stipendi sono molto più alti di quelli dei ministeri, questo vale anche per i funzionari.... Non ti stupire più di tanto!. -
REGOLAIURIS.
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l'isvap come tutte le autorità indipendenti ha regole migliori. Ma si tratta di casi ristretti.
La dirigenza di molte amministrazioni comuni è più ridotta. Ad esempio i dirigenti del ministero della giustizia o della difesa, se di seconda fascia, pigliano poco.
Sicuramente comunque tra il più e il meno (di stipendio) è preferibile il più. Ma non mi fate dire ovvietà.. -
buttalapastaorA.
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W internet e la trasparenza
www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_17_1.wp
Qui ci sono le retribuzioni. Per la seconda fascia sono sui 65000 lordi che nn mi sembrano pochi.
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REGOLAIURIS.
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Neanche tanti rispetto a chi prende 150.000 lordi annui. Il confronto va fatto tra dirigenti e non tra l'impiegato non dirigente e il dirigente, trattandosi di elementi imparagonabili. . -
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ho dato uno sguardo ad una retribuzione a caso, e son capitato su questo CV
www.giustizia.it/resources/cms/docu...neseGerardo.pdf
W la PA!
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notevole come all'isvap facciano tutti il vicedirettore generale (perchè non megadirettore??)
PS
la legge vuole le retribuzioni individuali, non la media... -
buttalapastaorA.
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oh mio dio!!!! Quanti ce ne sono di questi miracolati in giro?!?!?
Noi per un posto da dirigente, ma che dico da dirigente da funzionario, ci facciamo un mazzo inaudito e questo ha preso la laurea con il CEPU!
Non dire viva la PA ma CHE SCHIFO LA PA. Mi auguro che un giorno uno con un cv del genere abbia come unica resp quella di mettere i timbri. Ma pensa che dei giovani brillanti con dottorato e una sfilza di 30 sono suoi subordinati. Rabbrividisco.
Quanto alle retribuzioni ha ragione Giskard, dovrebbero essere nominali non aggregate. Sara' forse per nascondere quella del Vice Direttore Generale che hanno fatto confluire la media del suo stipendio con quella di altri dirigenti? Mmm... Gatta ci cova.... A pensar male nn ho mai sbagliato.ho dato uno sguardo ad una retribuzione a caso, e son capitato su questo CV
www.giustizia.it/resources/cms/docu...neseGerardo.pdf
W la PA!
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notevole come all'isvap facciano tutti il vicedirettore generale (perchè non megadirettore??)
PS
la legge vuole le retribuzioni individuali, non la media..
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a proposito di CV prestigiosi
http://www.innovazionepa.gov.it/chi-e-chi/...-biografia.aspx. -
REGOLAIURIS.
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purtroppo la politica sta distruggendo la dirigenza
In passato, l'accesso alla dirigenza avveniva dopo uno sviluppo di carriera che richiedeva anni. Il sistema aveva i suoi difetti (assenza di titoli) ma qualche pregio (nomina a dirigente dopo anni di gavetta).
Poi giunse la stagione della nomina a mezzo di atto normativo, che ha attribuito la dirigenza - specie negli enti territoriali - ad un mare di gente con qualche titolo minimale. Siamo negli anni '70 e si è creata così una fauna di dirigenti mezzo preparati e mezzo no. Qualcuno buono, qualche altro no.
Oggi il sistema separa nettamente chi è vicino al potere politico e chi no. Tra i primi puoi anche trovare persone in gamba, ma si tratta di gente con percorsi facilitati, che passa da un incarico apicale all'altro senza difficoltà e senza selezioni oggettive.
I dirigenti non apicali, specie negli enti locali, sono sovente praticoni non selezionati, ma anche lì puoi trovare gente in gamba e preparata.
Purtroppo manca un sistema di selezione oggettiva uguale per tutti e accanto a metodi clientelari trovi sistemi di selezione assai rigidi, come quelli della SSPA.
Si è creato un miscuglio di modi per accedere alla dirigenza e si sta smaltendo la vecchia dirigenza, quella che è entrata con i vecchi metodi.
Secondo me occorre irrigidire il sistema e selezionare i dipendenti pubblici in modo rigoroso e oggettivo. Bisogna sparigliare le carte in modo che alla dirigenza accedano non gli amici dei politici ma gente scelta oggettivamente. E' chiaro che anche un sistema simile può presentare i suoi difetti garantendo forse la preparazione di chi accede al pubblico impiego, ma non certo la sua moralità o l'assenza di spregiudicatezza.
Anzi, come diceva Steinbeck, le persone intelligenti sono i più pericolosi da questo punto di vista.
Quanto allo stipendio, mi pare che le norme di favore che garantiscono trattamenti migliori presso le autorità indipendenti siano dettate dal fatto che tali autorità nascono con scopi peculiari di regolazione e sanzione delle condotte che ledono il mercato. In tal senso forse è giustificabile un trattamento economico particolarmente favorevole.
Ma come ci insegna la costituzione lo stipendio deve essere commisurato, in particolare, alla quantità e alla qualità del lavoro prestato, sicché lasciatemi dubitare sulla conformità a tali caratteristiche degli affidamenti dirigenziali presso le autorità indipendenti..
