giudice di pace

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    forumista di seconda generazione

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    apro questa discussione, non sapendo se ne esiste già un'alra....qualcuno ha news sul bando per giudice di pace?
     
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  2. iureconsulto
     
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    CITAZIONE
    La rivolta dei giudici di pace contro i piani del governo





    Torna l’idea di accorpare tutti i magistrati onorari sotto un unico ombrello, ma il timore degli stessi è di essere considerati “figli di un dio minore”, mentre nessun problema sul tappeto viene risolto Roma. Giudici di pace e magistratura onoraria di nuovo sulle barricate. Dopo le proteste e lo sciopero nazionale del gennaio scorso che bloccò il tentativo di riforma del governo, l'esecutivo torna oggi alla carica ripresentando al Consiglio dei ministri la stessa bozza fortemente osteggiata dalla categoria. Oggetto della riforma proposta dal sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, i 10.000 giudici che costituiscono quella che viene anche definita "magistratura laica", ossia giudici di pace, giudici onorari di tribunale (got), vice procuratore onorario (vpo), ai quali. sono affidati 1.500.000 processi civili e penali. La riforma prevede che giudici di pace, vice procuratori onorari e giudici onorari di tribunale confluiscano nella cosiddetta magistratura onoraria di pace, affiancando i magistrati ordinari nei tribunali e corti d'appello, con mansioni di sostituti o di codecisori, sia nel penale che nel civile. Non cambieranno le tipologie di reato di cui attualmente si interessano anche se per le cause anteriori al 2000 potranno vedere innalzata a 40mila euro la soglia di intervento, contro i 20mila attuali. Per quanto riguarda invece la durata in carica, questa potrà arrivare a un massimo di 12 anni, attraverso il rinnovo per tre mandati di quattro anni ciascuno. Alla proposta del governo i giudici onorari hanno risposto con durezza: «La riforma presentata dal sottosegretario Caliendo - spiega Gabriele Longo, presidente dell'Unione Nazionale Giudici di Pace - è solo un'opera di maquillage perché non cambia nulla nella sostanza della professione, ma anzi aggiunge un elemento che contribuirà a diminuire la qualità dei giudici. Secondo il testo anche un semplice laureato in legge potrà essere selezionabile per fare il giudice di pace». Ma chi sono oggi-quelli che erroneamente vengono da alcuni considerati "magistrati di serie B"? I giudici di pace, la categoria più forte e strutturata nell' ambito della giustizia onoraria, è composta da 2.600 magistrati, con un' età media che varia tra i 40 e i 45 anni, e un carico di lavoro pari a 1.000 procedimenti pendenti ciascuno. Nelle loro mani finiscono il 15% di tutte le cause penali italiane,il 50% di quelle civili, il 100% delle sanzioni amministrative e ancora ill 00% dei provvedimenti amministrativi sugli immigrati. «Generalmente - spiega Longo - un giudice di pace ha due udienze civili e una penale a settimana, mentre i pomeriggi sono impegnati nella formazione e nel disbrigo delle pratiche amministrative, quindi non si può parlare di lavoro part-time o di attività di consulenza perché si tratta di un impegno a tempo pieno». E’questa la realtà odierna che supera le intenzioni originarie del legislatore. Istituita con una legge del'91,poi resa effettiva nel 95 e riformata nel 2000, la figura del giudice di pace nasce per rispondere alla domanda di giustizia minore, quindi cause civili, amministrative e penali relative ai reati meno gravi. Nel tempo, però, complice anche l'intasamento della magistratura ordinaria, il giudice onorario ha visto crescere esponenzialmente le sue competenze arrivando nel 2000 ad occuparsi anche di sanzioni amministrative in via esclusiva e di reati legati all'immigrazione. Da qui le rivendicazioni odierne che denunciano un aumento delle competenze non accompagnato dal riconoscimento del lavoro fatto. «Invece di pensare all'unificazione dei giudici onorari- continua Longo .; il governo dovrebbe intervenire sui nodi chiave di un sistema tuttora discriminatorio». Primo fra tutti la tutela previdenziale e assistenziale, oggi non riconosciuta. In secondo luogo la regolamentazione della continuità del rapporto, che secondo i soggetti interessati non deve concludersi obbligatoriamente dopo 12 anni, una limitazione ingiusta e una discriminazione rispetto alla magistratura ordinaria .. E infine la possibilità di difendersi in caso di procedimenti disciplinari a carico del giudice, oggi riconosciuta solo in parte. «Tutti questi elementi- spiega Longo - uniti alla enorme attività del giudice di pace, dimostrano che ci troviamo di fronte a una forma di lavoro dipendente alla quale però non vengono riconosciuti i diritti degli altri lavoratori. Cl sono donne che la mattina hanno udienza e il pomeriggio partoriscono, questo perché se il rapporto viene interrotto per sei mesi, automaticamente decade». E’ qui che si gioca tutta la precari età di una figura che nasce diversa dal magistrato ordinario anche per il fatto che la legge non gli richiede l'esclusiva, ma riconosce la possibilità di svolgere l'attività di avvocato purché sia in un altro circondario. Una libertà che nella pratica viene meno per l'elevato numero di cause e l'intensa mole di lavoro. «Siamo giudici a cui vengono negati tutti i diritti - attacca il presidente dell’Unione Nazionale Giudici di Pace - e anche la qualifica di "onorari" è una mistificazione che serve solo a coprire ragioni di bilancio e di risparmio economico». Sono questi i nervi scoperti dai quali la bozza di riforma firmata dal sottosegretario Caliendo si è tenuta alla larga. Ed ecco perché lo scorso 25 gennaio la categoria ha indetto uno sciopero di 15 giorni che ha paralizzato il sistema ed è pronta oggi a fare lo stesso qualora il governo tirasse dritto per la sua strada. «In questo momento - conclude Longo -la decisione dello sciopero è molto delicata e dipende dal futuro dell' esecutivo. Da parte nostra, come avvenuto nei mesi precedenti> siamo pronti a scendere in piazza per far valere i nostri diritti». Daniele Autieri


    Data: 07/12/2010

    Fonte: LA REPUBBLICA – Affari e Finanza

     
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  3. Bodhidharma
     
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    CITAZIONE
    il governo dovrebbe intervenire sui nodi chiave di un sistema tuttora discriminatorio

    :o:

    CITAZIONE
    Primo fra tutti la tutela previdenziale e assistenziale, oggi non riconosciuta

    :o: :o:

    CITAZIONE
    In secondo luogo la regolamentazione della continuità del rapporto, che secondo i soggetti interessati non deve concludersi obbligatoriamente dopo 12 anni, una limitazione ingiusta e una discriminazione rispetto alla magistratura ordinaria

    :o: :o: :o: :o: :o:

    CITAZIONE
    «Siamo giudici a cui vengono negati tutti i diritti - attacca il presidente dell’Unione Nazionale Giudici di Pace - e anche la qualifica di "onorari" è una mistificazione che serve solo a coprire ragioni di bilancio e di risparmio economico».

    MA VAI A STUDIARE PER IL CONCORSO DA MAGISTRATO ORDINARIO!!
     
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  4. PescevelocedelBaltico
     
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    Il giudice di pace, come tutte le figure magistratuali onorarie, andrebbe abolito.
    Come negli ordinamenti seri, si potrebbe al più lasciare una figura tipo quella del conciliatore per le cause veramente bagatellari.
     
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  5. Bodhidharma
     
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    guarda di queste cose non riesco nemmeno a ragionare, mi sale subito il sangue al cervello...
    una magistratura onoraria tenuta per 12 anni... è una LIMITAZIONE INGIUSTA??????
    ma perché dobbiamo sempre essere un paese di $%!# ??
    eppure il diritto l'abbiamo pure inventato noi...
     
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  6. *nausicaa*
     
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    CITAZIONE (Bodhidharma @ 7/12/2010, 19:20) 
    CITAZIONE
    il governo dovrebbe intervenire sui nodi chiave di un sistema tuttora discriminatorio

    :o:

    CITAZIONE
    Primo fra tutti la tutela previdenziale e assistenziale, oggi non riconosciuta

    :o: :o:

    CITAZIONE
    In secondo luogo la regolamentazione della continuità del rapporto, che secondo i soggetti interessati non deve concludersi obbligatoriamente dopo 12 anni, una limitazione ingiusta e una discriminazione rispetto alla magistratura ordinaria

    :o: :o: :o: :o: :o:

    Cosa ci possa essere di sconvolgente nel richiedere la tutela assistenziale e previdenziale mi resta ignoto; il diritto lo abbiamo inventato noi e per questo la maternità va tutelata, considerato che una donna- madre- che decide di esercitare come onorario difficilmente ha tempo da spendere in altri circondari come avvocato, quindi non si iscrive alla cassa e non ha alcuna tutela. A me chiedevano le ricevute per prestazione occasionale: occasionale quando lavori per lo stesso datore per otto anni? Ad un privato avrebbero riso in faccia, ma essendo lo Stato occasionale può durare anche quindici anni. In Italia non c'è niente di più definitivo del provvisorio.
     
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  7. iureconsulto
     
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    CITAZIONE (Bodhidharma @ 7/12/2010, 19:20) 
    CITAZIONE
    «Siamo giudici a cui vengono negati tutti i diritti - attacca il presidente dell’Unione Nazionale Giudici di Pace - e anche la qualifica di "onorari" è una mistificazione che serve solo a coprire ragioni di bilancio e di risparmio economico».

    MA VAI A STUDIARE PER IL CONCORSO DA MAGISTRATO ORDINARIO!!

    ...già!!! perchè nn partecipano al concorso per magistrato ordinario? l'ho chiesto qualche giorno fa ad un vpo,
    la sua risposta è stata:" Perchè bisogna studiare dalla mattina alla sera". E' più comodo essere stabilizzati.


    CITAZIONE (*nausicaa* @ 7/12/2010, 19:46) 
    In Italia non c'è niente di più definitivo del provvisorio.

    :giskardapprova.gif:
    E'difficile che i precari dell'amministrazione pubblica, soprattutto nelle regione più depresse economicamente, allo scadere del contratto siano lasciati a casa.
     
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  8. Bodhidharma
     
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    CITAZIONE (*nausicaa* @ 7/12/2010, 19:46) 
    Cosa ci possa essere di sconvolgente nel richiedere la tutela assistenziale e previdenziale mi resta ignoto; il diritto lo abbiamo inventato noi e per questo la maternità va tutelata, considerato che una donna- madre- che decide di esercitare come onorario difficilmente ha tempo da spendere in altri circondari come avvocato, quindi non si iscrive alla cassa e non ha alcuna tutela. A me chiedevano le ricevute per prestazione occasionale: occasionale quando lavori per lo stesso datore per otto anni? Ad un privato avrebbero riso in faccia, ma essendo lo Stato occasionale può durare anche quindici anni. In Italia non c'è niente di più definitivo del provvisorio.

    mi sembra che su questo ci siamo già confrontati nel passato recente.
    io ho una visione abbastanza rigida: è una funzione onorifica (peccato che in italia ciò non voglia dire alcunché), dunque non è e non può essere un lavoro.
    è un servizio che si rende alla comunità per un tempo limitato (figurati che mi sembrano tanti 3 anni...) e per quale non si ottiene nulla in cambio se non la soddisfazione di servire la comunità
    se non è un lavoro, non c'è retribuzione, se non c'è retribuzione non c'è previdenza etc. etc.
    scusa la brutalità ma non è che se rimani incinta e sei costretta a mollare viene pregiudicato un tuo diritto fondamentale al lavoro!!
    poi, davvero, in cambio di un sistema serio (es. 3 anni e niente rinnovi) posso anche cedere su previdenza e assistenza!!
     
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  9. *nausicaa*
     
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    CITAZIONE (Bodhidharma @ 7/12/2010, 20:01) 
    CITAZIONE (*nausicaa* @ 7/12/2010, 19:46) 
    Cosa ci possa essere di sconvolgente nel richiedere la tutela assistenziale e previdenziale mi resta ignoto; il diritto lo abbiamo inventato noi e per questo la maternità va tutelata, considerato che una donna- madre- che decide di esercitare come onorario difficilmente ha tempo da spendere in altri circondari come avvocato, quindi non si iscrive alla cassa e non ha alcuna tutela. A me chiedevano le ricevute per prestazione occasionale: occasionale quando lavori per lo stesso datore per otto anni? Ad un privato avrebbero riso in faccia, ma essendo lo Stato occasionale può durare anche quindici anni. In Italia non c'è niente di più definitivo del provvisorio.

    mi sembra che su questo ci siamo già confrontati nel passato recente.
    io ho una visione abbastanza rigida: è una funzione onorifica (peccato che in italia ciò non voglia dire alcunché), dunque non è e non può essere un lavoro.
    è un servizio che si rende alla comunità per un tempo limitato (figurati che mi sembrano tanti 3 anni...) e per quale non si ottiene nulla in cambio se non la soddisfazione di servire la comunità
    se non è un lavoro, non c'è retribuzione, se non c'è retribuzione non c'è previdenza etc. etc.
    scusa la brutalità ma non è che se rimani incinta e sei costretta a mollare viene pregiudicato un tuo diritto fondamentale al lavoro!!
    poi, davvero, in cambio di un sistema serio (es. 3 anni e niente rinnovi) posso anche cedere su previdenza e assistenza!!

    Come sarebbe che se rimani incinta e sei costretta a mollare non rimani pregiudicato? Tutti i precari a questo punto non dovrebbero avere diritti. Tu non devi cedere su niente perchè la decisione spetta al governo (o al parlamento). E' ovvio che è un lavoro, tanto è vero che viene dichiarato (e tassato) fra i proventi da lavoro, certamente non fra quelli da rendita. :doh.gif: Io invece ritengo allucinante che chi si ammala debba perdere tutto o che una madre non abbia diritti. Per questo mi unirò alle proteste dei colleghi, anche se ormai sono fuori dal sistema onorario. Allora cosa sarebbe pregiudicato? Il diritto a lavorare gratis? Quello lo facciamo abbondantemente, considerato che andare in udienza con 45 fascicoli ad udienza e chiudere ottanta fascicoli all'anno- ossia otto ad udienza per dieci udienze, considerato che molti colleghi hanno una sola udienza mensile- per 750 euro annui non significa essere pagati. Pare di sentire il datore di lavoro di qualche mia amica: appena "assunta"- in nero- le fecero firmare un foglio di dimissioni in bianco, che compilarono appena rtimase incinta; d'altronde- le dissero- se rimani incinta mica puoi accampare pretese verso di noi? Dovevi pensarci prima, dato che sapevi di essere in nero. Mi sta bene la funzione onorifica, come la chiami tu; allora ci diano le indennitè e i gettoni fissi come per le altre funzioni onorifiche. Il Sindaco lavora, nel senso che di professione fail Sindaco? A me pare di no, eppure prende un'indennità parametrata ad uno stipendio normale, come dovrebbero avere i colleghi onorari. Fra l'altro, a chi leva gli scudi contro la categoria, mi permetto di chiedere come risolverebbe il problema della mole di lavoro che altrimenti non verrebba svolta. :hmmm.gif:

    Edited by *nausicaa* - 7/12/2010, 20:56
     
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  10. PescevelocedelBaltico
     
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    La risposta è semplice, nausicaa. Con la degiurisdizionalizzazione di tante materie. I ricorsi avverso le sanzioni amministrative e quelli in materia di immigrati perché devono innescare un processo? Ci sono le Prefetture a non fare un cavolo, che lavorino su questo contenzioso che deve restare amministrativo e basta.
    Si facciano funzionare davvero mediazione e conciliazione.
    Si affidino ai cancellieri, come negli altri paesi europei, le funzioni giurisdizionali minori ovvero la parte amministrativa del lavoro del magistrato.
    Ti assicuro che, così facendo, si potrebbero estinguere senza alcun rimpianto anche le commissioni tributarie, il cui contenzioso è giusto che per l'elevato tecnicismo venga attratto nell'ambito della giurisdizione ordinaria.
    I giudici onorari sono un'anomalia tutta italiana soprattutto per l'ampiezza delle funzioni giurisdizionali che vengono loro conferite. Esistono anche altrove, ma hanno una rilevanza abbastanza marginale.
     
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  11. *nausicaa*
     
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    CITAZIONE (PescevelocedelBaltico @ 7/12/2010, 21:49) 
    La risposta è semplice, nausicaa. Con la degiurisdizionalizzazione di tante materie. I ricorsi avverso le sanzioni amministrative e quelli in materia di immigrati perché devono innescare un processo? Ci sono le Prefetture a non fare un cavolo, che lavorino su questo contenzioso che deve restare amministrativo e basta.
    Si facciano funzionare davvero mediazione e conciliazione.
    Si affidino ai cancellieri, come negli altri paesi europei, le funzioni giurisdizionali minori ovvero la parte amministrativa del lavoro del magistrato.
    Ti assicuro che, così facendo, si potrebbero estinguere senza alcun rimpianto anche le commissioni tributarie, il cui contenzioso è giusto che per l'elevato tecnicismo venga attratto nell'ambito della giurisdizione ordinaria.
    I giudici onorari sono un'anomalia tutta italiana soprattutto per l'ampiezza delle funzioni giurisdizionali che vengono loro conferite. Esistono anche altrove, ma hanno una rilevanza abbastanza marginale.

    Essendo esperta di commissioni tributarie, mi permetto di rappresentarti che nessun magistrato reclutato con il metodo attuale sarebbe in condizioni di gestire un contenzioso tributario; viene dato troppo poco spazio a questa materia nella preparazione se, se si volesse fare come dici tu, dovrebbero prevedere anche una prova scritta di diritto tributario: è una materia eccessivamente specialistica. Ciò non toglie che anche alcuni membri delle commissioni tributarie siano inadeguati, ma francamente preferisco che si occupi di tributi un commercialista piuttosto che un magistrato che per anni si è dedicato ad abusi edilizi e furti.
     
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  12. domenica03
     
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    CITAZIONE (*nausicaa* @ 7/12/2010, 22:15) 
    CITAZIONE (PescevelocedelBaltico @ 7/12/2010, 21:49) 
    La risposta è semplice, nausicaa. Con la degiurisdizionalizzazione di tante materie. I ricorsi avverso le sanzioni amministrative e quelli in materia di immigrati perché devono innescare un processo? Ci sono le Prefetture a non fare un cavolo, che lavorino su questo contenzioso che deve restare amministrativo e basta.
    Si facciano funzionare davvero mediazione e conciliazione.
    Si affidino ai cancellieri, come negli altri paesi europei, le funzioni giurisdizionali minori ovvero la parte amministrativa del lavoro del magistrato.
    Ti assicuro che, così facendo, si potrebbero estinguere senza alcun rimpianto anche le commissioni tributarie, il cui contenzioso è giusto che per l'elevato tecnicismo venga attratto nell'ambito della giurisdizione ordinaria.
    I giudici onorari sono un'anomalia tutta italiana soprattutto per l'ampiezza delle funzioni giurisdizionali che vengono loro conferite. Esistono anche altrove, ma hanno una rilevanza abbastanza marginale.

    Essendo esperta di commissioni tributarie, mi permetto di rappresentarti che nessun magistrato reclutato con il metodo attuale sarebbe in condizioni di gestire un contenzioso tributario; viene dato troppo poco spazio a questa materia nella preparazione se, se si volesse fare come dici tu, dovrebbero prevedere anche una prova scritta di diritto tributario: è una materia eccessivamente specialistica. Ciò non toglie che anche alcuni membri delle commissioni tributarie siano inadeguati, ma francamente preferisco che si occupi di tributi un commercialista piuttosto che un magistrato che per anni si è dedicato ad abusi edilizi e furti.

    Tutto perfettamente giusto, ma solo nel contesto. Secondo me, e non sono davvero nessuno, il problema è alla radice. Perchè mai tanta magistratura onoraria? Conosco bene i problemi e so, che allo stato attuale, è indispensabile. Ma qui è il problema dei problemi; non doveva essere tale e non doveva proprio esserci.
    Siamo un Paese strano: la culla del diritto che affida il suo bene + prezioso a chi passa, per caso, di lì.
    Siamo davvero sicuri di aver "inventato" il diritto? E siamo sicuri che il nostro sia "il diritto"? In una delle mie lauree ho sostenuto un esame approfofondito di common law ed ho scoperto tante cose, prima fra tutte che il sistema di common law non ha niente da invidiare al "civil law". E' stupendo, bellissimo, e noi non lo sappiamo. Ci hanno detto che siamo i migliori (formazione continua di tutte le facoltà di giurisprudenza) e noi, polli (lo dico per me, non offendetevi,) lo crediamo.
    Non è così. vorrei provassimo davvero a confrontarco con gli altri, ma è solo un sogno.
    Scusatemi.
    Do :secret.gif: :wub: :wub: :wub:
     
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  13. princi72
     
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    Dal Notiziario OUA

    La rivolta dei giudici di pace contro i piani del governo

    "Torna l’idea di accorpare tutti i magistrati onorari sotto un unico ombrello, ma il timore degli stessi è di essere considerati “figli di un dio minore”, mentre nessun problema sul tappeto viene risolto Roma. Giudici di pace e magistratura onoraria di nuovo sulle barricate. Dopo le proteste e lo sciopero nazionale del gennaio scorso che bloccò il tentativo di riforma del governo, l'esecutivo torna oggi alla carica ripresentando al Consiglio dei ministri la stessa bozza fortemente osteggiata dalla categoria. Oggetto della riforma proposta dal sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, i 10.000 giudici che costituiscono quella che viene anche definita "magistratura laica", ossia giudici di pace, giudici onorari di tribunale (got), vice procuratore onorario (vpo), ai quali. sono affidati 1.500.000 processi civili e penali. La riforma prevede che giudici di pace, vice procuratori onorari e giudici onorari di tribunale confluiscano nella cosiddetta magistratura onoraria di pace, affiancando i magistrati ordinari nei tribunali e corti d'appello, con mansioni di sostituti o di codecisori, sia nel penale che nel civile. Non cambieranno le tipologie di reato di cui attualmente si interessano anche se per le cause anteriori al 2000 potranno vedere innalzata a 40mila euro la soglia di intervento, contro i 20mila attuali. Per quanto riguarda invece la durata in carica, questa potrà arrivare a un massimo di 12 anni, attraverso il rinnovo per tre mandati di quattro anni ciascuno. Alla proposta del governo i giudici onorari hanno risposto con durezza: «La riforma presentata dal sottosegretario Caliendo - spiega Gabriele Longo, presidente dell'Unione Nazionale Giudici di Pace - è solo un'opera di maquillage perché non cambia nulla nella sostanza della professione, ma anzi aggiunge un elemento che contribuirà a diminuire la qualità dei giudici. Secondo il testo anche un semplice laureato in legge potrà essere selezionabile per fare il giudice di pace». Ma chi sono oggi-quelli che erroneamente vengono da alcuni considerati "magistrati di serie B"? I giudici di pace, la categoria più forte e strutturata nell' ambito della giustizia onoraria, è composta da 2.600 magistrati, con un' età media che varia tra i 40 e i 45 anni, e un carico di lavoro pari a 1.000 procedimenti pendenti ciascuno. Nelle loro mani finiscono il 15% di tutte le cause penali italiane,il 50% di quelle civili, il 100% delle sanzioni amministrative e ancora ill 00% dei provvedimenti amministrativi sugli immigrati. «Generalmente - spiega Longo - un giudice di pace ha due udienze civili e una penale a settimana, mentre i pomeriggi sono impegnati nella formazione e nel disbrigo delle pratiche amministrative, quindi non si può parlare di lavoro part-time o di attività di consulenza perché si tratta di un impegno a tempo pieno». E’questa la realtà odierna che supera le intenzioni originarie del legislatore. Istituita con una legge del'91,poi resa effettiva nel 95 e riformata nel 2000, la figura del giudice di pace nasce per rispondere alla domanda di giustizia minore, quindi cause civili, amministrative e penali relative ai reati meno gravi. Nel tempo, però, complice anche l'intasamento della magistratura ordinaria, il giudice onorario ha visto crescere esponenzialmente le sue competenze arrivando nel 2000 ad occuparsi anche di sanzioni amministrative in via esclusiva e di reati legati all'immigrazione. Da qui le rivendicazioni odierne che denunciano un aumento delle competenze non accompagnato dal riconoscimento del lavoro fatto. «Invece di pensare all'unificazione dei giudici onorari- continua Longo .; il governo dovrebbe intervenire sui nodi chiave di un sistema tuttora discriminatorio». Primo fra tutti la tutela previdenziale e assistenziale, oggi non riconosciuta. In secondo luogo la regolamentazione della continuità del rapporto, che secondo i soggetti interessati non deve concludersi obbligatoriamente dopo 12 anni, una limitazione ingiusta e una discriminazione rispetto alla magistratura ordinaria .. E infine la possibilità di difendersi in caso di procedimenti disciplinari a carico del giudice, oggi riconosciuta solo in parte. «Tutti questi elementi- spiega Longo - uniti alla enorme attività del giudice di pace, dimostrano che ci troviamo di fronte a una forma di lavoro dipendente alla quale però non vengono riconosciuti i diritti degli altri lavoratori. Cl sono donne che la mattina hanno udienza e il pomeriggio partoriscono, questo perché se il rapporto viene interrotto per sei mesi, automaticamente decade». E’ qui che si gioca tutta la precari età di una figura che nasce diversa dal magistrato ordinario anche per il fatto che la legge non gli richiede l'esclusiva, ma riconosce la possibilità di svolgere l'attività di avvocato purché sia in un altro circondario. Una libertà che nella pratica viene meno per l'elevato numero di cause e l'intensa mole di lavoro. «Siamo giudici a cui vengono negati tutti i diritti - attacca il presidente dell’Unione Nazionale Giudici di Pace - e anche la qualifica di "onorari" è una mistificazione che serve solo a coprire ragioni di bilancio e di risparmio economico». Sono questi i nervi scoperti dai quali la bozza di riforma firmata dal sottosegretario Caliendo si è tenuta alla larga. Ed ecco perché lo scorso 25 gennaio la categoria ha indetto uno sciopero di 15 giorni che ha paralizzato il sistema ed è pronta oggi a fare lo stesso qualora il governo tirasse dritto per la sua strada. «In questo momento - conclude Longo -la decisione dello sciopero è molto delicata e dipende dal futuro dell' esecutivo. Da parte nostra, come avvenuto nei mesi precedenti> siamo pronti a scendere in piazza per far valere i nostri diritti».


    Data: 07/12/2010
     
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  14. Bodhidharma
     
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    CITAZIONE (*nausicaa* @ 7/12/2010, 20:34) 
    CITAZIONE (Bodhidharma @ 7/12/2010, 20:01) 
    mi sembra che su questo ci siamo già confrontati nel passato recente.
    io ho una visione abbastanza rigida: è una funzione onorifica (peccato che in italia ciò non voglia dire alcunché), dunque non è e non può essere un lavoro.
    è un servizio che si rende alla comunità per un tempo limitato (figurati che mi sembrano tanti 3 anni...) e per quale non si ottiene nulla in cambio se non la soddisfazione di servire la comunità
    se non è un lavoro, non c'è retribuzione, se non c'è retribuzione non c'è previdenza etc. etc.
    scusa la brutalità ma non è che se rimani incinta e sei costretta a mollare viene pregiudicato un tuo diritto fondamentale al lavoro!!
    poi, davvero, in cambio di un sistema serio (es. 3 anni e niente rinnovi) posso anche cedere su previdenza e assistenza!!

    Come sarebbe che se rimani incinta e sei costretta a mollare non rimani pregiudicato? Tutti i precari a questo punto non dovrebbero avere diritti. Tu non devi cedere su niente perchè la decisione spetta al governo (o al parlamento). E' ovvio che è un lavoro, tanto è vero che viene dichiarato (e tassato) fra i proventi da lavoro, certamente non fra quelli da rendita. :doh.gif: Io invece ritengo allucinante che chi si ammala debba perdere tutto o che una madre non abbia diritti. Per questo mi unirò alle proteste dei colleghi, anche se ormai sono fuori dal sistema onorario. Allora cosa sarebbe pregiudicato? Il diritto a lavorare gratis? Quello lo facciamo abbondantemente, considerato che andare in udienza con 45 fascicoli ad udienza e chiudere ottanta fascicoli all'anno- ossia otto ad udienza per dieci udienze, considerato che molti colleghi hanno una sola udienza mensile- per 750 euro annui non significa essere pagati. Pare di sentire il datore di lavoro di qualche mia amica: appena "assunta"- in nero- le fecero firmare un foglio di dimissioni in bianco, che compilarono appena rtimase incinta; d'altronde- le dissero- se rimani incinta mica puoi accampare pretese verso di noi? Dovevi pensarci prima, dato che sapevi di essere in nero. Mi sta bene la funzione onorifica, come la chiami tu; allora ci diano le indennitè e i gettoni fissi come per le altre funzioni onorifiche. Il Sindaco lavora, nel senso che di professione fail Sindaco? A me pare di no, eppure prende un'indennità parametrata ad uno stipendio normale, come dovrebbero avere i colleghi onorari. Fra l'altro, a chi leva gli scudi contro la categoria, mi permetto di chiedere come risolverebbe il problema della mole di lavoro che altrimenti non verrebba svolta. :hmmm.gif:

    allora:
    1) "tutti i precari a questo punto non dovrebbero avere diritti" ?? attribuire questo senso alle mie parole è particolarmente offensivo nei miei confronti.
    penso che anche uno sgabello abbia capito il mio pensiero: l'operaio a tempo determinato è un precario con pochi diritti, l'interinale assunto dalla PA è un precario con pochi diritti, il giovane finto-parasubordinato è un precario senza diritti. Queste sono le categorie da tutelare, a cui riconoscere i diritti del lavoro, nonché un fondamentale diritto umano quale quello alla maternità.
    che diavolo c'entra la funzione di giudice onorario???
    vogliamo che diventi un lavoro? bene, comportiamoci di conseguenza: facciamo un bel concorso, prove scritte, prove orali, etc. etc. e poi tale lavoro nella PA lo si assegna ai vincitori del concorso. Figurarsi, a quel punto mi pare coerente anche farlo fare a tempo indeterminato... Certo, diventa una magistratura tipicamente di serie B (per gli sfigati che non ce la fanno a passare il concorso di serie A), ma tant'è, visto che oramai queste funzioni sono il refugium del laureati in legge che non trovano altri sbocchi nella PA.
    2) confrontare la situazione di un giudice onorario, che poverino lavora gratis perché deve "andare in udienza con 45 fascicoli ad udienza e chiudere ottanta fascicoli all'anno- ossia otto ad udienza per dieci udienze" per 750 euro annui, con la situazione della tua amica assunta in nero a cui furono fatte firmare le dimissioni in bianco, è l'insulto più grande che tu possa fare alla tua amica ed ai VERI precari.
    3) circa il mio "cedere", ho avuto il dubbio se scrivere in quei termini perché potevi anche replicarmi che non sta a me prendere le decisioni. poi ho pensato che mai avresti replicato in modo così inadeguato rispetto al tuo usuale livello delle argomentazioni ed ho lasciato l'espressione "cedere".

    Probabilmente è nelle premesse che non concordiamo. dunque ti saluto con immutata stima.
     
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  15. *nausicaa*
     
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    CITAZIONE (Bodhidharma @ 8/12/2010, 15:02) 
    CITAZIONE (*nausicaa* @ 7/12/2010, 20:34) 
    Come sarebbe che se rimani incinta e sei costretta a mollare non rimani pregiudicato? Tutti i precari a questo punto non dovrebbero avere diritti. Tu non devi cedere su niente perchè la decisione spetta al governo (o al parlamento). E' ovvio che è un lavoro, tanto è vero che viene dichiarato (e tassato) fra i proventi da lavoro, certamente non fra quelli da rendita. :doh.gif: Io invece ritengo allucinante che chi si ammala debba perdere tutto o che una madre non abbia diritti. Per questo mi unirò alle proteste dei colleghi, anche se ormai sono fuori dal sistema onorario. Allora cosa sarebbe pregiudicato? Il diritto a lavorare gratis? Quello lo facciamo abbondantemente, considerato che andare in udienza con 45 fascicoli ad udienza e chiudere ottanta fascicoli all'anno- ossia otto ad udienza per dieci udienze, considerato che molti colleghi hanno una sola udienza mensile- per 750 euro annui non significa essere pagati. Pare di sentire il datore di lavoro di qualche mia amica: appena "assunta"- in nero- le fecero firmare un foglio di dimissioni in bianco, che compilarono appena rtimase incinta; d'altronde- le dissero- se rimani incinta mica puoi accampare pretese verso di noi? Dovevi pensarci prima, dato che sapevi di essere in nero. Mi sta bene la funzione onorifica, come la chiami tu; allora ci diano le indennitè e i gettoni fissi come per le altre funzioni onorifiche. Il Sindaco lavora, nel senso che di professione fail Sindaco? A me pare di no, eppure prende un'indennità parametrata ad uno stipendio normale, come dovrebbero avere i colleghi onorari. Fra l'altro, a chi leva gli scudi contro la categoria, mi permetto di chiedere come risolverebbe il problema della mole di lavoro che altrimenti non verrebba svolta. :hmmm.gif:

    allora:
    1) "tutti i precari a questo punto non dovrebbero avere diritti" ?? attribuire questo senso alle mie parole è particolarmente offensivo nei miei confronti.
    penso che anche uno sgabello abbia capito il mio pensiero: l'operaio a tempo determinato è un precario con pochi diritti, l'interinale assunto dalla PA è un precario con pochi diritti, il giovane finto-parasubordinato è un precario senza diritti. Queste sono le categorie da tutelare, a cui riconoscere i diritti del lavoro, nonché un fondamentale diritto umano quale quello alla maternità.
    che diavolo c'entra la funzione di giudice onorario???
    vogliamo che diventi un lavoro? bene, comportiamoci di conseguenza: facciamo un bel concorso, prove scritte, prove orali, etc. etc. e poi tale lavoro nella PA lo si assegna ai vincitori del concorso. Figurarsi, a quel punto mi pare coerente anche farlo fare a tempo indeterminato... Certo, diventa una magistratura tipicamente di serie B (per gli sfigati che non ce la fanno a passare il concorso di serie A), ma tant'è, visto che oramai queste funzioni sono il refugium del laureati in legge che non trovano altri sbocchi nella PA.
    2) confrontare la situazione di un giudice onorario, che poverino lavora gratis perché deve "andare in udienza con 45 fascicoli ad udienza e chiudere ottanta fascicoli all'anno- ossia otto ad udienza per dieci udienze" per 750 euro annui, con la situazione della tua amica assunta in nero a cui furono fatte firmare le dimissioni in bianco, è l'insulto più grande che tu possa fare alla tua amica ed ai VERI precari.
    3) circa il mio "cedere", ho avuto il dubbio se scrivere in quei termini perché potevi anche replicarmi che non sta a me prendere le decisioni. poi ho pensato che mai avresti replicato in modo così inadeguato rispetto al tuo usuale livello delle argomentazioni ed ho lasciato l'espressione "cedere".

    Probabilmente è nelle premesse che non concordiamo. dunque ti saluto con immutata stima.

    Stavo pensando che il Presidente Antitrust è un incarico onorario che frutta qualche centinaio di milioni (di vecchie lire) all'anno: come mai invece per i giudici onorari dovrebbe essere a titolo gratuito? No, mi dispiace, la mia amica è precaria tanto quanto un onorario, considerato che è stata assunta senza concorso. Credo che qualsiasi diniego di tutela della maternità, specie in una categoria che rende un servizio tanto importante allo Stato e che irroga sanzioni anche gravi che hanno lo stesso valore di quelle irrogate da un togato, costituisca un abominio. Mi pare allucinante che un got irroghi anni di carcere alle persone e poi non venga tutelato quando aspetta un figlio. Veramente non è esatto che sia il rifugio di chi non trova altri sbocchi nella PA; io di concorsi ne ho vinti due, fra cui quello di segretario comunale in cui sono arrivata prima in graduatoria, quindi francamente non credo sia un refugium per chi è sfigato e non riesce a fare altro, è solo un'opportunità diversa che a qualcuno piace. Parimenti dubito che possa definirsi sfigato chi non supera un concorso, specie quando quello privo di sfiga è uno che è passato con un tema sul pubblico impiego invece che sul contratto di servizio (a meno che si interpreti tale mancanza di sfiga come fortuna nell'aver avuto un commissario dormiente mentre leggeva i temi). Quanto alle motivazioni di ognuno di noi, basti pensare che io non ho dato le dimissioni pur avendo vinto altri due concorsi e sono in aspettativa, quindi teoricamente potrei rientrare quando mi pare dato che basta che la PA di appartenenza ti autorizzi. Il senso è proprio questo: se hai bisogno di lavorare non puoi farlo come lavoro e infatti l'ho fatto fin quando sono rimasta incinta (avendo avuto una gravidanza a rischio che mi ha costretto ad andare in udienza per non bloccalre l'ufficio e a continuare i processi fono all'ottavo mese per evitare presrcizioni) e che riprenderei dopo aver iniziato un altro lavoro. Insomma, a meno di capitare in una zona in cui ti assegnano tante udienze, è un lavoro che puoi fare per "hobby". Continuo a pensarla esattamente nello stesso modo e a consigliare ai colleghi, per loa verità molto poco belligeranti rispetto ai giudici di pace (che guadagnano un fisso al mese oltre ad essere pagati per ogni provvedimento, a differenza nostra), di alzare il tiro: se si sciopera per un mese di fila, i Tribunali andranno in seria difficoltà e occorrerà prenderne atto. Per lo meno l'associazione dovrebbe organizzarsi in questo senso, a mio avviso. Con altrettanta stima (immutata come la mia convinzione in materia), Nau.

    Edited by *nausicaa* - 8/12/2010, 17:42
     
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29 replies since 11/11/2010, 15:55   865 views
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