27 aprile 2010

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    Per non lasciar passare inosservata una bella giornata :blush2.gif:





    p.s. vediamo quanti forumisti riconoscete... :rolleyes:
     
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    CITAZIONE (assadhon @ 27/4/2010, 23:20)
    Per non lasciar passare inosservata una bella giornata :blush2.gif:

    (FILE:www.youtube.com/v/xZYIAaHKClI&hl=it_IT&fs=1&)



    p.s. vediamo quanti forumisti riconoscete... :rolleyes:

    Manco uno ! :o: :unsure: :cry:
    Nemmeno te sono riuscito a vedere ! :o:
    Sarò cecato, ma non vi ho inquadrato e sì che eravate tanti !
    Bacioni nonvedenti
    Fulsere :cry:

    CITAZIONE (Fulsere @ 28/4/2010, 00:09)
    CITAZIONE (assadhon @ 27/4/2010, 23:20)
    Per non lasciar passare inosservata una bella giornata :blush2.gif:

    (FILE:www.youtube.com/v/xZYIAaHKClI&hl=it_IT&fs=1&)



    p.s. vediamo quanti forumisti riconoscete... :rolleyes:

    Manco uno ! :o: :unsure: :cry:
    Nemmeno te sono riuscito a vedere ! :o:
    Sarò cecato, ma non vi ho inquadrato e sì che eravate tanti !
    Bacioni nonvedenti
    Fulsere :cry:

    Come non detto, tre sicuro, e forse ho visto pure te di sfuggita...
    Va bene, ero stato troppo frettoloso... :doh.gif: :dunno.gif:
    Bacioni revisionisti
    Fulsere felice per voi ! :D
     
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    CITAZIONE (assadhon @ 27/4/2010, 23:20)
    Per non lasciar passare inosservata una bella giornata :blush2.gif:

    (FILE:www.youtube.com/v/xZYIAaHKClI&hl=it_IT&fs=1&)



    p.s. vediamo quanti forumisti riconoscete... :rolleyes:

    ieri in TV vedendo fugacemente il servizio ho notato una ex corsista, ma non ero sicura. Ora non ho dubbi è proprio lei.
    Che bella esperienza per tutti voi. Felicitazioni :smartass.gif: :)
     
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  4. maddalex
     
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    C'è qualcuno? :P
     
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  5. trez78
     
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    che bello!! quante donne!! auguri auguri auguri :)

    non voglio rovinare la festa con le mie valutazioni su alcuni inviti o auspici di Napolitano, ma mi piacerebbe leggere qualche considerazione o ricordo di chi ieri c'era..
     
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    CITAZIONE (trez78 @ 28/4/2010, 23:52)
    che bello!! quante donne!! auguri auguri auguri :)

    non voglio rovinare la festa con le mie valutazioni su alcuni inviti o auspici di Napolitano, ma mi piacerebbe leggere qualche considerazione o ricordo di chi ieri c'era..

    grazie grazie grazie trez78 :)

    Gli inviti o auspici di Napolitano vanno letti nel contesto in cui sono stati formulati e non nelle estrapolazioni faziose della stampa tutta.
    Guardate il video che ho postato o leggete il discorso integrale (che vi copio-incollo alla fine del mio post) e ditemi se ci sono sbavature in ciò che il Presidente ha detto.
    Dal canto mio non ne ho trovate, era più che doveroso per lui, nel rivolgersi a nuovi magistrati, ricordare il bello e il brutto della magistratura italiana, l'importanza e la delicatezza della funzione, la crisi di fiducia che c'è nei suoi confronti, la necessità di aprire una nuova stagione, compito questo che il Presidente ha affidato a noi, a tutti gli altri giovani magistrati ed a quelli che verranno (FORZA!!!).
    Mi sono emozionata a sentire quelle parole belle e "pesanti", mi sono emozionata per il momento che vivevo, tanto a lungo inseguito, mi sono venuti i brividi quando il Presidente ha citato Guido Galli e la sua lettera al padre.
    Era impossibile per me - e credo anche per tutti gli altri che erano presenti - non allacciare quell'incontro al mio percorso personale, quello che è stato finora e quello che sarà in futuro, senza enfatizzare più del dovuto, ma comunque consapevole che si tratta di qualcosa di importante :blush2.gif:

    CITAZIONE
    - Incontro con i magistrati in tirocinio -
    (Palazzo del Quirinale 27 aprile 2010)

    - Indirizzo di saluto -


    Signor Ministro della Giustizia,
    Signor Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura,
    Signor Primo Presidente della Corte di Cassazione,
    Signor Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione,
    Signori Componenti del Consiglio Superiore della Magistratura,
    Cari magistrati in tirocinio,

    a tutti voi e ai collaboratori della Commissione del Consiglio Superiore per il tirocinio e la formazione professionale, il mio più cordiale saluto.
    Un ringraziamento particolare al Vice Presidente, Sen. Mancino, per l’intervento di apertura nel quale ha ricordato le numerose attività che il Consiglio ha svolto per rendere il periodo di tirocinio davvero funzionale al futuro esercizio dei complessi compiti che attendono i giovani magistrati.
    Al Vice Presidente Mancino desidero poi esprimere, ancora una volta, l’apprezzamento e la stima per l’equilibrio e lo spirito di servizio con i quali ha assiduamente presieduto i lavori del Consiglio in questi anni, anche nelle situazioni più difficili.
    A lui e a tutti i componenti del Consiglio va oggi il mio invito a porre, nei prossimi mesi, il massimo impegno nel dare attuazione alle norme sul trasferimento nelle sedi “disagiate” e nel procedere tempestivamente, con il “concerto” del Ministro, al conferimento di uffici direttivi di grande importanza: in primo luogo, quelli di Primo Presidente della Corte di cassazione e di procuratore della Repubblica di Milano.
    A voi magistrati che state per assumere una così rilevante funzione, un benvenuto caloroso.
    In 298 avete superato un selettivo concorso, dimostrando di possedere una valida preparazione giuridica e di essere animati da forti motivazioni, che vi hanno indotto ad una scelta così impegnativa.
    Sottolineo anch’io come anche in questa occasione abbia trovato conferma il trend degli ultimi anni per il quale la componente femminile dei vincitori si dimostra crescente e proporzionalmente superiore rispetto a quella maschile. E’ incoraggiante notare come i principi costituzionali di pari dignità e di eguaglianza di diritti si siano affermati in magistratura, di certo anche grazie all’esempio delle donne magistrato che vi hanno preceduto e che - sia pure in una percentuale non ancora soddisfacente – hanno raggiunto posizioni di vertice.
    Quello di oggi è il mio secondo incontro con i magistrati ordinari in tirocinio e conferma una tradizione coltivata dal mio predecessore, della cui importanza sono profondamente convinto. Lo scorgere nei vostri volti passione e fervore, ma anche consapevolezza dei difficili compiti che vi accingete a svolgere, è motivo di orgoglio: in particolare per me, che dell’autonomia e indipendenza della magistratura sono garante nella duplice veste di Presidente della Repubblica e di Presidente del Consiglio Superiore.
    E in questo duplice ruolo, debbo farmi carico – anche oggi, in questa che per voi è soprattutto una cerimonia augurale - di alcuni problemi che in materia di giustizia continuano a creare apprensione.
    Innanzitutto – l’ho rappresentato al CSM lo scorso 9 giugno – il problema della crisi di fiducia insorta nel paese sia per il funzionamento insoddisfacente dell’amministrazione della giustizia sia per l’incrinarsi dell’immagine e del prestigio della magistratura.
    Occorre adoperarsi per recuperare l’apprezzamento e il sostegno dei cittadini e a tal fine la magistratura non può sottrarsi a una seria riflessione critica su se stessa, ma deve proporsi le necessarie autocorrezioni, rifuggendo da visioni autoreferenziali.
    E’ un percorso non facile, al quale può darsi positivo inizio se si stemperano le esasperazioni e le contrapposizioni polemiche che da anni caratterizzano il nodo, “delicato e critico”, dei rapporti tra politica e giustizia.
    Rimango convinto, come ho avuto modo di dire più volte, che la politica e la giustizia non possono e non debbono percepirsi come “mondi ostili guidati dal reciproco sospetto”. Deve prevalere in tutti il senso della misura, del rispetto e, infine, della comune responsabilità istituzionale, nella consapevolezza di essere chiamati solidalmente a prestare un servizio efficiente, a garantire un diritto fondamentale ai cittadini.
    Dò volentieri atto al Governo, al Consiglio Superiore, alla magistratura e all’avvocatura di aver dato, nell’ambito delle rispettive competenze, concreto impulso all’accelerazione delle procedure giudiziarie. Vi è ancora molto da fare. Vanno individuate strategie di intervento condivise che siano frutto di un confronto anche acceso, ma costruttivo e che non risentano di un atteggiamento pregiudizialmente conflittuale.
    Solo in tal modo potrà essere esaltato l’impegno che tanti magistrati pongono nell’esercizio della loro attività: in tal modo, anche voi giovani potrete guardare con soddisfazione all’affermazione e al riconoscimento del vostro ruolo.
    Quella del magistrato è una funzione che esige equilibrio, serenità e sobrietà di comportamenti. Il suo unico fine è quello di applicare e far rispettare le leggi attraverso un esercizio della giurisdizione che coniughi il rigore con la scrupolosa osservanza delle garanzie previste per i cittadini. Non dimenticate che i casi sui quali siete chiamati a pronunciarvi promanano da situazioni difficili e spesso dolorose che hanno come protagonista l’uomo e le aspettative di giustizia che nutre. Sappiate quindi accompagnare il ricorso alle vostre competenze giuridiche e il necessario scrupolo nell’applicazione delle norme con un profondo rispetto della dignità della persona.
    Fate attenzione a non cedere a “esposizioni mediatiche” o a sentirvi investiti - come ho detto più volte in questi anni - di missioni improprie ed esorbitanti oppure ancora a indulgere ad atteggiamenti impropriamente protagonistici e personalistici che possono offuscare e mettere in discussione la imparzialità dei singoli magistrati, dell’ufficio giudiziario cui appartengono, della magistratura in generale.
    Questi richiami assumono per voi un significato particolare perché - sia pure in via residuale e in deroga ai principi generali affermati dal legislatore del 2007 – il decreto legge n. 193 del 2009 consente che siate chiamati a svolgere fin da subito le peculiari funzioni di pubblico ministero. Il rigoroso rispetto delle norme che regolano l’avvio e la conduzione delle indagini è essenziale non meno della scrupolosa applicazione delle norme sostanziali.
    La fiducia che i cittadini ripongono nella magistratura si nutre anche della percezione che essi hanno della indipendenza e imparzialità dei singoli magistrati nell’esercizio concreto delle loro funzioni.
    E’ stata d’altronde la Corte Costituzionale a ricordare (sentenza n. 224/2009) che “i magistrati, per dettato costituzionale debbono essere imparziali ed indipendenti e tali valori vanno tutelati non solo con specifico riferimento al concreto esercizio delle funzioni giudiziarie, ma anche come regola deontologica da osservarsi in ogni comportamento”.
    Lo afferma ora anche la risoluzione che domani sarà definita dal plenum del Consiglio Superiore e che ho molto apprezzato. In essa si prende atto della oggettiva confusione di ruoli che può tra l’altro discendere dalla circostanza che il magistrato si proponga per incarichi politici nella sede in cui ha esercitato le sue funzioni.
    I valori costituzionali dell’autonomia e indipendenza si difendono tutelando i magistrati dai comportamenti che creano nei loro confronti un clima di ingiusta delegittimazione, ma anche adottando risoluzioni consapevoli - quale quella che ho prima richiamato -. Né vanno assecondate chiusure corporative, dissimulate insufficienze professionali, tollerati casi gravi di inerzia o cattiva conduzione degli uffici.
    Non a caso, questo Consiglio Superiore della Magistratura ha più incisivamente esercitato il potere disciplinare, e di ciò ho già dato atto in altra occasione.
    Per i giovani magistrati, il ruolo del Consiglio è però anche – e forse in primo luogo – quello della promozione della professionalità. Rilevo anch’io con soddisfazione che, in attesa dell’attuazione della Scuola Superiore della Magistratura, sono stati sviluppati profili di aggiornamento in sede decentrata che possono consentire a voi tutti di recepire “prassi virtuose” predisponendovi tra l’altro a instaurare, con il personale amministrativo, relazioni coinvolgenti e di fruttuosa collaborazione.
    Qualunque sia la sede in cui andrete a operare, qualunque sia la funzione che andrete a svolgere, unico dovrà essere il vostro comune impegno; garantire la legalità e l’attuazione dello stato di diritto che la ordinata convivenza civile presuppone e richiede.
    Trenta anni fa il giudice Guido Galli fu ucciso da terroristi di “Prima Linea”. Il 22 marzo scorso ho incontrato i suoi familiari e, tra loro, le due figlie che hanno voluto seguirne le orme, divenendo anch’esse magistrati.
    Mi hanno consegnato una pubblicazione contenente parte della lettera con la quale il giudice Galli spiegò al padre la sua scelta di entrare in magistratura “perché vedi, papà” - scrisse – “io non ho mai pensato ai grandi clienti e alle “belle sentenze” o ai libri; io ho pensato soprattutto… a un mestiere che potesse darmi la grande soddisfazione di fare qualcosa per gli altri…”. La carica umana di Guido Galli e la sua sollecitudine per i problemi della società hanno caratterizzato le condotte di tanti magistrati, tra i quali non pochi barbaramente uccisi solo per aver fatto il loro dovere. Vorrei che le parole di Guido Galli e il sacrificio dei colleghi come lui caduti vi guidassero nel vostro “mestiere” spronandovi a dare in ogni momento il meglio di voi stessi.
    Lasciatemi dire, in conclusione, che la Repubblica si attende molto da voi, dalle nuove generazioni di magistrati che hanno preso o stanno prendendo il loro posto in quell’“ordine” che la Costituzione ha voluto “autonomo e indipendente da ogni altro potere”. Ci attendiamo da voi un apporto di fresca e serena consapevolezza delle vostre responsabilità, nell’esercizio della funzione che vi spetta e nel rapporto di leale cooperazione con tutte le istituzioni rappresentative e di garanzia, così come nell’attento rapporto con l’evoluzione e le domande della società.
    Le tensioni e le polemiche acuitesi nel corso degli anni non debbono condizionarvi : applicatevi al vostro compito con animo sgombro. E non vi manchi la fierezza di appartenere a un mondo di servitori dello Stato – “soggetti solo alla legge”, fedeli alla Costituzione – che in decenni di vita democratica ha espresso personalità di straordinaria tempra morale, sapienza giuridica, sensibilità umana e sociale, e dato contribuiti inestimabili alla tutela della legalità, dei diritti dei cittadini, delle regole di un ordinato e dinamico vivere civile. E’ un patrimonio che nessuna ombra, nessuna caduta, nessuna contestazione può cancellare o svilire : un patrimonio che voi siete chiamati a raccogliere e che potete salvaguardare e rinnovare se vi sorreggeranno, insieme con il senso della misura, anche lo slancio ideale e l’apertura culturale di cui oggi siete portatori. Dipende non poco da voi e dai vostri colleghi delle più recenti leve della magistratura, aprire una nuova pagina, una nuova stagione nelle travagliate vicende della giustizia in Italia.
    Un forte augurio a voi tutti e un affettuoso saluto ai vostri cari.

     
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  7. iureconsulto
     
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    CITAZIONE (trez78 @ 28/4/2010, 23:52)
    che bello!! quante donne!! auguri auguri auguri :)

    non voglio rovinare la festa con le mie valutazioni su alcuni inviti o auspici di Napolitano, ma mi piacerebbe leggere qualche considerazione o ricordo di chi ieri c'era..

    Auguri anche da parte mia !

    CITAZIONE
    IL CORRIERE DELLA SERA
    La nuova leva. Tra i 298 vincitori del concorso il 58% di donne
    I giudici del futuro in fila per la foto con il Guardasigilli

    ROMA - Nel Salone dei Corazzieri, tra i 298 giovani magistrati freschi di concorso presentati al capo dello Stato, c'è anche un'ex compagna di liceo del Guardasigilli Angelino Alfano. Non molto tempo fa, lui, il futuro ministro della Giustizia, e lei, l'aspirante giudice, frequentavano in classi
    diverse il liceo scientifico Leonardo di Agrigento e ora le loro strade si ricongiungono al
    Quirinale dove il giovane inquilino di via Arenula - che eguaglia il primato anagrafico
    stabilito da Aldo Moro nel '55 nel governo Segni - viene salutato quasi come una star da
    una parte della nuova leva di toghe. È l'ultima generazione' di magistrati pronta anche a
    mettersi in fila per una foto ricordo con l'esponente di governo scelto da Silvio Berlusconi per amministrare la giustizia. Quando i discorsi ufficiali si esauriscono, e si passa al brindisi augurale, il ministro in completo scuro che vira sulla carta da zucchero viene letteralmente assediato dai gio-
    vani magistrati: loro, a turno, tirano fuori dalle tasche e dalle borsette telefonini e macchine fotografiche. Si fa avanti l'ex compagna di scuola (<Niente nomi 'sul giornale», per favore) che si trascina dietro un paio di colleghe. Poi arriva un gruppetto di Napoli, guidato da Marinella G., che
    guadagna l'attenzione del ministro sempre più compiaciuto di tanta popolarità tra i magistrati ordinari in tirocinio. Nel salone del brindisi, l'assedio al ministro non si allenta Lui, Alfano, si mostra divertito, cordiale e tutto sommato stupito per il fuori programma. In realtà, c'è una
    maggioranza di donne magistrato che si fa avanti col ministro - sono il 58% del totale le vincitrici del concorso come ha sottolineato nel suo discorso il vicepresidente del Csm Nicola Mancino - per
    strappare una. foto ricordo: «Sono tutti del fenomeni di bravura questi ragazzi - osserva il ministro - ; ne conosco tre che hanno vinto contemporaneamente' il concorso in magistratura e quello per notaio». E «quale carriera sceglieranno questi tre?», Viene chiesto ad Alfano: «Loro credo che faranno i notai», risponde senza esitazioni Alfano. «I tempi sono cambiati», osserva divertito il primo presidente della Cassazione Vincenzo Carbone che ricorda .le cerimonie analoghe ben più
    austere organizzate in passato al Palazzaccio di piazza Cavour. Eppure tanta euforia per farsi fotografare con i telefonini con il Guardasìgillì non e condivisa da tutti i vincitori di concorso. Maria C. di Caserta e altri colleghi campani osservano muti la ressa intorno al ministro: «Noi abbiamo fatto la foto ufficiale, con il capo dello Stato ... »Dino Martirano

     
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    La nuova leva. Tra i 298 vincitori del concorso il 58% di donne
    I giudici del futuro in fila per la foto con il Guardasigilli

    ROMA - Nel Salone dei Corazzieri, tra i 298 giovani magistrati freschi di concorso presentati al capo dello Stato, c'è anche un'ex compagna di liceo del Guardasigilli Angelino Alfano. Non molto tempo fa, lui, il futuro ministro della Giustizia, e lei, l'aspirante giudice, frequentavano in classi
    diverse il liceo scientifico Leonardo di Agrigento e ora le loro strade si ricongiungono al
    Quirinale dove il giovane inquilino di via Arenula - che eguaglia il primato anagrafico
    stabilito da Aldo Moro nel '55 nel governo Segni - viene salutato quasi come una star da
    una parte della nuova leva di toghe. È l'ultima generazione' di magistrati pronta anche a
    mettersi in fila per una foto ricordo con l'esponente di governo scelto da Silvio Berlusconi per amministrare la giustizia. Quando i discorsi ufficiali si esauriscono, e si passa al brindisi augurale, il ministro in completo scuro che vira sulla carta da zucchero viene letteralmente assediato dai gio-
    vani magistrati: loro, a turno, tirano fuori dalle tasche e dalle borsette telefonini e macchine fotografiche. Si fa avanti l'ex compagna di scuola (<Niente nomi 'sul giornale», per favore) che si trascina dietro un paio di colleghe. Poi arriva un gruppetto di Napoli, guidato da Marinella G., che
    guadagna l'attenzione del ministro sempre più compiaciuto di tanta popolarità tra i magistrati ordinari in tirocinio. Nel salone del brindisi, l'assedio al ministro non si allenta Lui, Alfano, si mostra divertito, cordiale e tutto sommato stupito per il fuori programma. In realtà, c'è una
    maggioranza di donne magistrato che si fa avanti col ministro - sono il 58% del totale le vincitrici del concorso come ha sottolineato nel suo discorso il vicepresidente del Csm Nicola Mancino - per
    strappare una. foto ricordo: «Sono tutti del fenomeni di bravura questi ragazzi - osserva il ministro - ; ne conosco tre che hanno vinto contemporaneamente' il concorso in magistratura e quello per notaio». E «quale carriera sceglieranno questi tre?», Viene chiesto ad Alfano: «Loro credo che faranno i notai», risponde senza esitazioni Alfano. «I tempi sono cambiati», osserva divertito il primo presidente della Cassazione Vincenzo Carbone che ricorda .le cerimonie analoghe ben più
    austere organizzate in passato al Palazzaccio di piazza Cavour. Eppure tanta euforia per farsi fotografare con i telefonini con il Guardasìgillì non e condivisa da tutti i vincitori di concorso. Maria C. di Caserta e altri colleghi campani osservano muti la ressa intorno al ministro: «Noi abbiamo fatto la foto ufficiale, con il capo dello Stato ... »Dino Martirano

    giornalismo.. :lol:

     
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    CITAZIONE (giskard @ 29/4/2010, 16:57)
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    IL CORRIERE DELLA SERA
    La nuova leva. Tra i 298 vincitori del concorso il 58% di donne
    I giudici del futuro in fila per la foto con il Guardasigilli

    ROMA - Nel Salone dei Corazzieri, tra i 298 giovani magistrati freschi di concorso presentati al capo dello Stato, c'è anche un'ex compagna di liceo del Guardasigilli Angelino Alfano. Non molto tempo fa, lui, il futuro ministro della Giustizia, e lei, l'aspirante giudice, frequentavano in classi
    diverse il liceo scientifico Leonardo di Agrigento e ora le loro strade si ricongiungono al
    Quirinale dove il giovane inquilino di via Arenula - che eguaglia il primato anagrafico
    stabilito da Aldo Moro nel '55 nel governo Segni - viene salutato quasi come una star da
    una parte della nuova leva di toghe. È l'ultima generazione' di magistrati pronta anche a
    mettersi in fila per una foto ricordo con l'esponente di governo scelto da Silvio Berlusconi per amministrare la giustizia. Quando i discorsi ufficiali si esauriscono, e si passa al brindisi augurale, il ministro in completo scuro che vira sulla carta da zucchero viene letteralmente assediato dai gio-
    vani magistrati: loro, a turno, tirano fuori dalle tasche e dalle borsette telefonini e macchine fotografiche. Si fa avanti l'ex compagna di scuola (<Niente nomi 'sul giornale», per favore) che si trascina dietro un paio di colleghe. Poi arriva un gruppetto di Napoli, guidato da Marinella G., che
    guadagna l'attenzione del ministro sempre più compiaciuto di tanta popolarità tra i magistrati ordinari in tirocinio. Nel salone del brindisi, l'assedio al ministro non si allenta Lui, Alfano, si mostra divertito, cordiale e tutto sommato stupito per il fuori programma. In realtà, c'è una
    maggioranza di donne magistrato che si fa avanti col ministro - sono il 58% del totale le vincitrici del concorso come ha sottolineato nel suo discorso il vicepresidente del Csm Nicola Mancino - per
    strappare una. foto ricordo: «Sono tutti del fenomeni di bravura questi ragazzi - osserva il ministro - ; ne conosco tre che hanno vinto contemporaneamente' il concorso in magistratura e quello per notaio». E «quale carriera sceglieranno questi tre?», Viene chiesto ad Alfano: «Loro credo che faranno i notai», risponde senza esitazioni Alfano. «I tempi sono cambiati», osserva divertito il primo presidente della Cassazione Vincenzo Carbone che ricorda .le cerimonie analoghe ben più
    austere organizzate in passato al Palazzaccio di piazza Cavour. Eppure tanta euforia per farsi fotografare con i telefonini con il Guardasìgillì non e condivisa da tutti i vincitori di concorso. Maria C. di Caserta e altri colleghi campani osservano muti la ressa intorno al ministro: «Noi abbiamo fatto la foto ufficiale, con il capo dello Stato ... »Dino Martirano

    giornalismo.. :lol:

    :shy.gif:
    in questo caso non posso dire nulla, l'assalto al ministro da parte di molti c'è stato :dunno.gif:
    a lui non deve essere sembrato vero :rolleyes:
    l'aspetto positivo è che non può pensare che i nuovi magistrati siano (tutti) prevenuti nei suoi confronti

    a me ha dato solo un gran fastidio quando con aria finto corrucciata ci ha guardato e ha detto "fatemi capire... voi siete quelli per i quali ho disposto la deroga al divieto di andare in procura nelle sedi disagiate? ... ah sì? ... auguri!" (con sorriso finale e aggiunta "prendetevela con loro" indicando i membri del CSM lì presenti)

    Mah... quando chiedevo ai colleghi perché si facevano fotografare con lui mi hanno risposto "è pur sempre il ministro, un rappresentante delle istituzioni" :dunno.gif:



     
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  10. laura.tiberi
     
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    questo servizio è emozionante :blush2.gif: . complimenti a tutti voi........
     
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  11. fidal2
     
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    CITAZIONE (assadhon @ 29/4/2010, 17:37)
    CITAZIONE (giskard @ 29/4/2010, 16:57)
    giornalismo.. :lol:

    :shy.gif:
    in questo caso non posso dire nulla, l'assalto al ministro da parte di molti c'è stato :dunno.gif:
    a lui non deve essere sembrato vero :rolleyes:
    l'aspetto positivo è che non può pensare che i nuovi magistrati siano (tutti) prevenuti nei suoi confronti

    a me ha dato solo un gran fastidio quando con aria finto corrucciata ci ha guardato e ha detto "fatemi capire... voi siete quelli per i quali ho disposto la deroga al divieto di andare in procura nelle sedi disagiate? ... ah sì? ... auguri!" (con sorriso finale e aggiunta "prendetevela con loro" indicando i membri del CSM lì presenti)

    Mah... quando chiedevo ai colleghi perché si facevano fotografare con lui mi hanno risposto "è pur sempre il ministro, un rappresentante delle istituzioni" :dunno.gif:

    del resto il potere conformativo fa parte dei programmi di studio
    ;) :D
     
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  12. maddalex
     
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    CITAZIONE (assadhon @ 29/4/2010, 14:52)
    CITAZIONE (trez78 @ 28/4/2010, 23:52)
    che bello!! quante donne!! auguri auguri auguri :)

    non voglio rovinare la festa con le mie valutazioni su alcuni inviti o auspici di Napolitano, ma mi piacerebbe leggere qualche considerazione o ricordo di chi ieri c'era..

    grazie grazie grazie trez78 :)

    Ma allora ... anche tu, Assadhon? :o:

    Yu-uuuu-uuuuuuhhhh!!!! :D

    Complimenti e Auguri!
    :rolleyes: :B): :lol: ^_^ :P :D :)
     
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11 replies since 27/4/2010, 22:20   1234 views
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