Quante ore al giorno lavora un magistrato?

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  1. Yussef
     
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    Salve a tutti, collegi presenti e futuri, come molti di voi sono un laureando in Giurisprudenza, che come molti laureandi di trova a fare il punto della situazione dopo tutti questi anni di studio. Da piccolo ho sempre desiderato fare l'avvocato, seppur consapevole dei pregi e difetti della libera professione. Prima però di lanciarmi in questa avventura vorrei conoscere anche le alternative possibili (per essere sicuro di fare la scelta giusta...).
    Purtroppo non so niente della vita dei magistrati, di cosa fanno, come si svolge la loro giornata-tipo di lavoro, quali sono i ritmi di lavoro etc. Mi piacerebbe sapere qualcosa in più da qualcuno che ne sa più di me...
    Inoltre in questi giorni mi sto ponendo spesso un'altra domanda: chissà quanto tempo passa dall'uscita del concorso, fino al momento dell'eventuale assunzione (laddove ovviamente si dovesse riuscire nell'ardua impresa)...
    Grazie a chiunque risponderà. :)
     
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  2. Incasinatissima
     
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    Rispondo brevemente alle tue domande.
    Un magistrato non è un dipendente pubblico qualsiasi: egli (fintanto che le cose resteranno così) non timbra alcun cartellino. Questo significa che, salve le attività di udienza alle quali deve per forza presenziare) si può gestire il lavoro nè più e nè meno di come se lo gestisce un libero professionista. In genere, pertanto, il magistrato va in udienza due o tre volte alla setimana, si porta il trolley, lo riempie di fascicoli e gli altri giorni lavora a casa.
    Questa cosa sembra un segno di libertà, ma in realtà non lo è: non puoi chiudere l'ufficio e lasciarti tutto alle spalle... i fascicoli ti accompagnano in ogni momento della tua giornata e persino di domenica o durante le ferie....
    Insomma, le varie dicerie sul fatto che i magistrati lavorino poco sono, per l'appunto, dicerie.

    Per quanto riguarda la tempistica, posso farti l'esempio del concorso che ho fatto io: fu bandito a marzo 2004, ma per via di numerosi ricorsi a dicembre 2004 furono riaperti i termini per la presentazione delle domande; i quiz preselettivi (che ora però non ci sono più) si tennero a giugno 2005, mentre gli scritti a febbraio 2006; i risultati degli scritti furono divulgati il 24 novembre 2006 e gli orali cominciatono a fine febbraio 2007 per terminare ad ottobre 2007; infine, il decreto di nomina fu approvato in data 6 dicembre 2007 e i magistrati entrarono in servizio dal 14 al 31 dicembre 2007.
    In pratica, dal bando all'assunzione passarono più di tre anni.

    Ora, rispetto a quel concorso, sono stati eliminati i quiz di preselezione. Si perderà dunque meno tempo prima degli scritti, ma siccome agli scritti accederanno in tantissimi ci metteranno più tempo per le correzioni. Alla fine, insomma, la tempistica resterà più o meno la stessa
     
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  3. Yussef
     
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    Grazie Incasinatissima. Sei stata molto puntuale nella risposta ed hai esaudito perfettamente i miei dubbi, confermando quello che già sospettavo, e cioè che avendo io adesso 25 anni e dovendomi laureare ad ottobre, dovrò aspettare altri due anni per concludere la scuola forense, per partecipare poi al concorso del 2010 o 2011 (se ci sarà) e per il suo espletamento si arriverà al 2013-2014, quando avrò 30-31 anni e se non lo vincerò dovrò cominciare, a quell'età, a fare quello che invece potrei fare adesso arrivando, sempre a quell'età, con qualcosa di sicuro in tasca. No, non posso permettermelo...
     
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  4. labeone
     
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    CITAZIONE (Yussef @ 27/7/2008, 12:00)
    Grazie Incasinatissima. Sei stata molto puntuale nella risposta ed hai esaudito perfettamente i miei dubbi, confermando quello che già sospettavo, e cioè che avendo io adesso 25 anni e dovendomi laureare ad ottobre, dovrò aspettare altri due anni per concludere la scuola forense, per partecipare poi al concorso del 2010 o 2011 (se ci sarà) e per il suo espletamento si arriverà al 2013-2014, quando avrò 30-31 anni e se non lo vincerò dovrò cominciare, a quell'età, a fare quello che invece potrei fare adesso arrivando, sempre a quell'età, con qualcosa di sicuro in tasca. No, non posso permettermelo...

    ma è la storia di tutti questa, salve rare eccezioni...

    Non so di qule città sei, ma anche la professione forense non è che sia sta gran sicurezza <_<

    considera due anni di pratica, poi l'esame di stato che oggi è diventato di un'aleatorietà spaventosa e che poi bisogna smazzarsi non poco se non hai uno studio di genitori o parentai stretti per trovare i clienti... tant'è
     
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  5. Yussef
     
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    Sono di Napoli, quindi sotto questo punto di vista potrei stare anche peggio di qualche collega "extra-campano"...
    Ho considerato i due anni di pratica, ma ho anche pensato che dal secondo anno in poi sarei praticante abilitato, e qualcosina potrei anche cominciare a vedere...Se tutto va bene a 27 anni potrei anche "rischiare" di prendere il titolo e cominciare a lavorare sul serio. Tutto sta secondo me nell'entrare nel "sistema", conoscere e farsi conoscere...Ovvio che se dovessi scoprire (ma non credo che succederà) di non essere tagliato per il mestiere, da buon napoletano, mi rimboccherò le maniche e guarderò altrove. Ma bisogna sempre credere in quello che si fà, perchè così è in ogni mestiere. La concorrenza è spietata ed è ovunque, la vita costa sempre di più, la gente non richiede servizi se non costretta, eppure c'è chi va avanti, ed io "devo" essere tra quelli. In 25 anni (e sono pochissimi) sono riuscito a capire che se nella vita credi in quello che fai e lo fai al 101%, prima o poi i risultati li vedi...Ora probabilmente qualcuno mi dirà che tutti appena laureati la pensano in questo modo, ma che appena si impattano con la realtà cominciano a ragionare diversamente. Io la mentalità del fallito non la posso tollerare, negli altri (ed a Napoli se ne vedono ogni giorno) e specialmente in me stesso. Ne riparliamo tra 5 anni, e intanto fatemi gli auguri...
     
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  6. labeone
     
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    wè paesà...

    i due anni di pratica al foro di Napoli ti chiariranno le idee....

    cmq per ora un grosso in bocca al lupo...
     
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  7. Yussef
     
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    Grazie caro! (Non avevo letto la tua provenienza)
    Ricambio cordialmente.
     
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  8. togasana
     
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    CITAZIONE (Yussef @ 27/7/2008, 13:03)
    Sono di Napoli, quindi sotto questo punto di vista potrei stare anche peggio di qualche collega "extra-campano"...
    Ho considerato i due anni di pratica, ma ho anche pensato che dal secondo anno in poi sarei praticante abilitato, e qualcosina potrei anche cominciare a vedere...Se tutto va bene a 27 anni potrei anche "rischiare" di prendere il titolo e cominciare a lavorare sul serio. Tutto sta secondo me nell'entrare nel "sistema", conoscere e farsi conoscere...Ovvio che se dovessi scoprire (ma non credo che succederà) di non essere tagliato per il mestiere, da buon napoletano, mi rimboccherò le maniche e guarderò altrove. Ma bisogna sempre credere in quello che si fà, perchè così è in ogni mestiere. La concorrenza è spietata ed è ovunque, la vita costa sempre di più, la gente non richiede servizi se non costretta, eppure c'è chi va avanti, ed io "devo" essere tra quelli. In 25 anni (e sono pochissimi) sono riuscito a capire che se nella vita credi in quello che fai e lo fai al 101%, prima o poi i risultati li vedi...Ora probabilmente qualcuno mi dirà che tutti appena laureati la pensano in questo modo, ma che appena si impattano con la realtà cominciano a ragionare diversamente. Io la mentalità del fallito non la posso tollerare, negli altri (ed a Napoli se ne vedono ogni giorno) e specialmente in me stesso. Ne riparliamo tra 5 anni, e intanto fatemi gli auguri...

    l'abilitazione la prendi già dopo il 1° anno. :)
    si tratta scelte personali, spesso influenzate anche dalle possibilità che vengono offerte.
    per la mia esperienza posso dirti che ritagliarsi uno spazio in ambiente forense è molto difficile, anche perché il più delle volte il dominus tende a considerarlo nella sua accezione letterale(: schiavista) e ad essere geloso del proprio lavoro.
    se alla fine può darti insegnamento (che è l'unica cosa che potresti-e non è detto- di certo vedere durante gli anni di partica :D ) e possibilità di farti rimanere dopo aver acquisito il titolo nello studio, saranno già grandi cose.
    le motivazioni e le scelte sono sempre molto personali, ma non pensare di arricchirti facendo pratica...perché almeno al sud (dico sud perché è questa la realtà che conosco) non è così che funziona : se riceverai un rimborso spese- che non coprono tutte quelle di benzina che ci hai rimesso- sarai già fortunato.
    se è l'avvocato che vorrai fare nella vita...segui le tue ambizioni.
    se è il magistrato che vuoi fare...inizia a studiare ;) ed opta per una pratica fittizia...tanto il tuitolo lo puoi sempre prendere e l'avvocato lo puoi sempre fare. :dunno.gif:

    cosa fare puoi sceglierlo solo tu: ognuno di noi può riportarti la propria esperienza, ma è sempre personale e può essere diversa dalle altre.

    in bocca al lupo ;)

    CITAZIONE (labeone @ 27/7/2008, 12:34)
    l'esame di stato che oggi è diventato di un'aleatorietà spaventosa

    ho sentito anche di persone che l'hanno fatto 8 volte!
    ho visto ragazzi veramente bravi essere bocciati per la 2° volta e capre essere promosse al 1° tentativo.
    più aleatorio di questo?
     
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  9. Yussef
     
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    Concordo in ciò che dici. Pertanto mi ritengo fortunato di aver conosciuto (seppur in circostanze purtroppo non proprio delle migliori...) un avvocato che sa fare il suo mestiere e che soprattutto gli piace quello che fa e lo si percepisce a pelle perché la sua passione gli sprizza da tutti i pori, anche solo semplicemente quando parla. Mi ha visto crescere in questi ultimi 5 anni, dove mi presentavo alle udienze con i libri in mano per studiare durante le attese, e vederlo "in azione" mi dava la carica per affrontare un'altra sessione di esami e sacrifici. Nel frattempo ho stretto un buon rapporto anche con il suo miglior collaboratore (spesso venuto alle udienze in qualità di sostituto), che intanto si è abilitato, e nonostante l'offerta di restare nello studio, ha pensato che fosse meglio "sciogliere le gambe", intanto che è ancora giovane ed ha la forza di affrontare le difficoltà. Mi piacerebbe seguire la sua strada, e credo di avere i requisiti giusti per farlo, se poi non è così lo verificherò sul campo. Intanto saranno sgomitate e cazzotti su tutti i fronti, ma questo già l'avevo preventivato...
     
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  10. olga2007
     
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    Volevo fare una domanda ad Incasinatissima. In questi primi mesi di uditorato, a parte il carico di lavoro, quali sono le tue impressioni? In altre parole, nonstante l'impegno, alla prova dei fatti si riesce a riscontrare nel lavoro la stessa passione che si mette negli anni di studio intenso per raggiungere questo traguardo così impegnativo? Grazie
     
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  11. Incasinatissima
     
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    CITAZIONE (olga2007 @ 28/7/2008, 16:42)
    Volevo fare una domanda ad Incasinatissima. In questi primi mesi di uditorato, a parte il carico di lavoro, quali sono le tue impressioni? In altre parole, nonstante l'impegno, alla prova dei fatti si riesce a riscontrare nel lavoro la stessa passione che si mette negli anni di studio intenso per raggiungere questo traguardo così impegnativo? Grazie

    Questa, ovviamente, è una cosa soggettiva e dunque non c'è una risposta valida per tutti.
    In ogni caso, io mi sento molto appagata da questo lavoro: si tratta di un lavoro bellissimo e molto utile alla società, un lavoro che ti fa sentire parte del mondo in cui vivi.
    Personalmente, credo di affrontare con passione tutte le sfide che mi si stanno ponendo, anche quando le cose da fare sembrano tantissime e mi fanno sentire una specie di Davide davanti ad un enorme Golia.... sono proprio felice di aver vinto il concorso
     
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  12. giamy
     
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    CITAZIONE (Incasinatissima @ 30/7/2008, 09:42)
    CITAZIONE (olga2007 @ 28/7/2008, 16:42)
    Volevo fare una domanda ad Incasinatissima. In questi primi mesi di uditorato, a parte il carico di lavoro, quali sono le tue impressioni? In altre parole, nonstante l'impegno, alla prova dei fatti si riesce a riscontrare nel lavoro la stessa passione che si mette negli anni di studio intenso per raggiungere questo traguardo così impegnativo? Grazie

    Questa, ovviamente, è una cosa soggettiva e dunque non c'è una risposta valida per tutti.
    In ogni caso, io mi sento molto appagata da questo lavoro: si tratta di un lavoro bellissimo e molto utile alla società, un lavoro che ti fa sentire parte del mondo in cui vivi.
    Personalmente, credo di affrontare con passione tutte le sfide che mi si stanno ponendo, anche quando le cose da fare sembrano tantissime e mi fanno sentire una specie di Davide davanti ad un enorme Golia.... sono proprio felice di aver vinto il concorso

    ....è proprio così che mi vorrei sentire.... :blush2.gif:
     
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  13. olga2007
     
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    Grazie Incasinatissima e in bocca al lupo per la tua carriera!!!!!!
     
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  14. Yussef
     
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    CITAZIONE (labeone @ 27/7/2008, 12:34)
    ma è la storia di tutti questa, salve rare eccezioni...

    Non so di qule città sei, ma anche la professione forense non è che sia sta gran sicurezza <_<

    considera due anni di pratica, poi l'esame di stato che oggi è diventato di un'aleatorietà spaventosa e che poi bisogna smazzarsi non poco se non hai uno studio di genitori o parentai stretti per trovare i clienti... tant'è

    Da eterno pensatore ritorno su alcuni punti in cerca di conferme...
    Mio caro compaesano, mi è sembrato di capire che tu ti sia orientato "pro-concorso", trascurando la via dell'apprendimento della professione. Ciò mi fa sorgere qualche dubbio, anche perchè vedo che non sei l'unico a pensarla in questo modo: Ma pensi che valga la pena studiare come e più dell'università ancora per altri 5 anni ed arrivare sotto i 30-31, senza sapere che "fine" farai? E se non lo dovessi superare (cosa da mettere in conto) che fai?Andrai a 31 anni con la giacca e la valigetta a fare pratica da un avvocato, così mentre ti abiliti arrivi a 33-34 (se tutto va bene)? È vero, come ha detto Incasinatissima, che il titolo puoi sempre prenderlo, ma una cosa è prenderlo a 27 anni, un'altra a 34. Magari a quell'età, se hai un pò di fortuna, qualche amicizia giusta, e qualcosa avrai appreso nella pratica, potrai anche avere uno studio avviato. Non voglio provare a fare le due cose contemporaneamente, perchè ogni volta che c'ho provato nella vita non ci sono mai riuscito, si vede che non ho il cervello multitasking, per cui devo scegliere: o l'una o l'altra. Personalmente penso che se si voglia avere qualche possibilità di vincere il concorso si debba studiare tutto il giorno solo per quello. Qualcuno mi smentisca...
     
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  15. vale_fa
     
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    CITAZIONE
    opta per una pratica fittizia

    Cosa intendi precisamente?? Semplicemente senza impegnarcisi più di tanto?
     
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174 replies since 26/7/2008, 18:22   17633 views
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