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.CITAZIONE (ARANCIA.meccanica @ 5/4/2017, 17:36)Ciao a tutti, belli e brutti!
Premesso che io, almeno a lettera, non sono messo male, va detto che questa procedura svantaggia terribilmente i primi candidati.
15 giorni in più o meno per studiare se si hanno 6 mesi di tempo, fanno poca differenza.
Se invece questi 15 giorni in più, si aggiungono ad altri 15, costituiscono il doppio.
Cambia tutto.
Ovvio che chi è lettera A o B è nettamente svantaggiato rispetto a chi ha la lettera V o Z.
Ha la metà del tempo a disposizione.
A me va bene così, ma va detto che si sta violando la "parità delle armi".
Non siamo tutti sullo stesso piano.Comprendo bene il tuo disappunto ed in parte lo condivido (già solo per la prassi dell'estrazione che varie pubbliche amministrazioni adottano, anche se va detto che pure per gli orali del concorso in magistratura si segue l'ordine alfabetico) ma credo che, in questo caso, la parità di trattamento sia comunque garantita dal fatto che la lettera del cognome del candidato non è individuata discrezionalmente - ed arbitrariamente - dalla pubblica amministrazione, ma è quella che deriva dall'ordine alfabetico predeterminato (criterio obiettivo e non modificabile dalla p.a.).
Se anche si estraesse a sorte, chi avrebbe una lettera vicina a quella estratta, in concreto, si troverebbe comunque più sfavorito rispetto a chi si già vi si trova, perché magari vanta una delle prime lettere dell'alfabeto.
Tuttavia, in entrambi i casi, a priori, si garantirebbe comunque un trattamento paritario e quindi legittimo, poiché né nell'uno né nell'altro caso la pubblica amministrazione avrebbe determinato arbitrariamente da quale lettera iniziare, lasciando nel primo caso alla "sorte", nel secondo caso all' "ordine alfabetico" l'individuazione in concreto della lettera dalla quale iniziare.
Insomma, non mi pare di ravvisare profili di illegittimità della procedura, costituendo, semmai, una decisione di mera opportunità avvalersi dell'uno o dell'altro metodo.
Agli orali di magistratura viene sorteggiata la Corte d'Appello.
Certo, ma all'interno di ogni Corte d'Appello si segue l'ordine alfabetico e ci sono Corti così numerose (come Milano, Roma e Napoli) che capitare all'inizio o alla fine comporta spesso un cospicuo decorso del tempo.
[QUOTE=madegra,5/4/2017, 17:45]
Appunto, profili di illegittimitá non ve ne sono, da nessuna parte si impone alla Amministrazione di seguire l'ordine alfabetico o il sorteggio della lettera per l'espletamento di prove. Si tratta di questione di "opportunitá"come ben dici e quindi, difficilmente attaccabile.Devo sperare solo che la P.A, previa rivalutazione dell'interesse pubblico, revochi il provvedimento ma la cosa ha dell'impossibile.
Un'ultima considerazione in merito al concorso di magistratura, anche lí hanno estratto la corte di appello e all'interno delle medesime non credo che il numero degli oralisti sfiori le 308.000 unitá...diciamo che sto difendendo strenuamente la mia posizione da "sfigata sul cognome"😄
Grazie tante per il confronto.😉Ciao a tutti, belli e brutti!
Premesso che io, almeno a lettera, non sono messo male, va detto che questa procedura svantaggia terribilmente i primi candidati.
15 giorni in più o meno per studiare se si hanno 6 mesi di tempo, fanno poca differenza.
Se invece questi 15 giorni in più, si aggiungono ad altri 15, costituiscono il doppio.
Cambia tutto.
Ovvio che chi è lettera A o B è nettamente svantaggiato rispetto a chi ha la lettera V o Z.
Ha la metà del tempo a disposizione.
A me va bene così, ma va detto che si sta violando la "parità delle armi".
Non siamo tutti sullo stesso piano.Comprendo bene il tuo disappunto ed in parte lo condivido (già solo per la prassi dell'estrazione che varie pubbliche amministrazioni adottano, anche se va detto che pure per gli orali del concorso in magistratura si segue l'ordine alfabetico) ma credo che, in questo caso, la parità di trattamento sia comunque garantita dal fatto che la lettera del cognome del candidato non è individuata discrezionalmente - ed arbitrariamente - dalla pubblica amministrazione, ma è quella che deriva dall'ordine alfabetico predeterminato (criterio obiettivo e non modificabile dalla p.a.).
Se anche si estraesse a sorte, chi avrebbe una lettera vicina a quella estratta, in concreto, si troverebbe comunque più sfavorito rispetto a chi si già vi si trova, perché magari vanta una delle prime lettere dell'alfabeto.
Tuttavia, in entrambi i casi, a priori, si garantirebbe comunque un trattamento paritario e quindi legittimo, poiché né nell'uno né nell'altro caso la pubblica amministrazione avrebbe determinato arbitrariamente da quale lettera iniziare, lasciando nel primo caso alla "sorte", nel secondo caso all' "ordine alfabetico" l'individuazione in concreto della lettera dalla quale iniziare.
Insomma, non mi pare di ravvisare profili di illegittimità della procedura, costituendo, semmai, una decisione di mera opportunità avvalersi dell'uno o dell'altro metodo.
Agli orali di magistratura viene sorteggiata la Corte d'Appello.
[/QUOTE
Ecco Arancia, cogli il punto! Chissá se c'è giurisprudenza in merito.
Di nulla. E sempre un piacere confrontarsi
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.Grazie simoius, ma non sono convinta che questo sia il metodo più imparziale e certamente non garantisce alcuna paritá di trattamento. Diversamente, ritengo che proprio l'estrazione condotta con metodologie che assicurino la trasparenza e la regolaritá della stessa, sia più rispondente al pubblico interesse. Inoltre,l'esito del sorteggio è altrettanto immobificabile: estratta la lettera iniziale si procede secondo l'ordine alfabetico quindi, non vi sono margini di incertezza.
Con un numero cosí copioso di partecipanti, a parer mio, estrazione della lettera è forse quello che permette un trattamento non differenziato "a priori" dei concorsisti...anche all'esame di maturitá sorteggiano la lettera che deve iniziare gli orali😄
Comprendo bene il tuo disappunto ed in parte lo condivido (già solo per la prassi dell'estrazione che varie pubbliche amministrazioni adottano, anche se va detto che pure per gli orali del concorso in magistratura si segue l'ordine alfabetico) ma credo che, in questo caso, la parità di trattamento sia comunque garantita dal fatto che la lettera del cognome del candidato non è individuata discrezionalmente - ed arbitrariamente - dalla pubblica amministrazione, ma è quella che deriva dall'ordine alfabetico predeterminato (criterio obiettivo e non modificabile dalla p.a.).
Se anche si estraesse a sorte, chi avrebbe una lettera vicina a quella estratta, in concreto, si troverebbe comunque più sfavorito rispetto a chi si già vi si trova, perché magari vanta una delle prime lettere dell'alfabeto.
Tuttavia, in entrambi i casi, a priori, si garantirebbe comunque un trattamento paritario e quindi legittimo, poiché né nell'uno né nell'altro caso la pubblica amministrazione avrebbe determinato arbitrariamente da quale lettera iniziare, lasciando nel primo caso alla "sorte", nel secondo caso all' "ordine alfabetico" l'individuazione in concreto della lettera dalla quale iniziare.
Insomma, non mi pare di ravvisare profili di illegittimità della procedura, costituendo, semmai, una decisione di mera opportunità avvalersi dell'uno o dell'altro metodo. -
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Sinceramente, seguire l'ordine alfabetico credo che già di per sé costituisca un metodo obiettivo, che appunto garantisce quell'imparzialità e quella parità di trattamento che dovrebbe essere propria di ogni concorso pubblico che si rispetti, poiché l'ordine prescelto costituisce un criterio predeterminato, verificabile e, soprattutto, non modificabile in alcun modo dalla pubblica amministrazione. -
.@Allthesun: Capisco il tuo stato d'animo, anche io ho avuto la tua stessa reazione non appena ho letto i miei risultati. E' stata la mia seconda consegna e vedere nuovamente tre n.i. è stato come andare al tappeto sul ring: una sconfitta cocente che, sebbene preventivata, ti disorienta. Neanche io so da dove ripartire, considerando che non ho mai frequentato i corsi di preparazione per una scelta personale, e anche io, come te, ho studiato per questo concorso, incanalando tutte le mie energie in vista di questo obiettivo. Nonostante io abbia inviato c.v. dalla mia laurea con il massimo dei voti, ad oggi, purtroppo, nessuna opportunità lavorativa. Anche come lavapiatti, babysitter o cassiera è richiesta un'esperienza pluriennale che io non ho. Il senso di fallimento e di frustrazione ogni giorno prende il sopravvento, ma io sono ancora su quel ring. Non sentirti sola e non lasciarti sopraffare da quelle vocine che, come dice Simoius, vogliono dissuaderti dall'obiettivo. A Luglio non potrò esserci, avendo quest'anno interrotto lo studio per dedicarmi ad un altro concorso: quello per assistenti giudiziari. Ti chiedo di partecipare anche per me, se senti anche tu di non aver abbandonato quel ring. Considera che il valore di una persona non è certificato da quelle n.i., ma da come riesce a rialzarsi dopo la sconfitta, ed io ammiro tanto Simoius per essere riuscito a trasformare la rabbia in grinta, così come ammiro tutti coloro che hanno realizzato i loro sogni con sacrificio e determinazione, nonostante gli ostacoli e i precedenti "fallimenti". Coraggio! (e lo dico anche a me stessa). Approfitto del post per congratularmi con tutti coloro che hanno superato gli scritti!!!
Ciao Minnie, ovviamente la mia esortazione vale anchne per te! E scusamk, ma forse non avevo visto gli aggiornamenti sulle tue prove.
S. -
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Complimenti agli idonei!
Vi aspettiamo su 309.
S. -
.Ragazzi, scrivo per chiedere un consiglio: arrivo da una batosta, ho preso 12 nell'unica prova che non conoscevo in maniera approfondita, quando invece ero abbastanza sicura delle altre due!
Questo mi fa molto riflettere, sono rimasta male non tanto per l'esito in sè (dato le percentuali, uno lo mette in conto anche se ha fatto i temi della vita) ma più che altro per gli esiti, avrei accettato ni nella materia in cui la mia prova non mi sembrava granché... ma il ni in civile la vivo proprio come una ingiustizia! Mi sono sentita come in una roulette russa!
Era la mia seconda consegna (nel 2014 superai solo civile) e sono praticamente 4 anni che studio, anche se con alcune interruzioni lavorative!
Ora non so proprio cosa devo fare della mia vita, sono disperata... non so se mollare del tutto questo concorso, oppure se prendere in mano schemi ed appunti vari accumulati negli anni e farmi un mega ripasso in tre mesi e tentare la terza consegna a luglio... oppure se trovare uno studio di avv, magari part time e venire direttamente l'anno prossimo qualora me la sentissi! Mi sembra di non essere buona a nulla e un'incapace! Ho deluso tutti, me stessa, il mio fidanzato, i miei genitori che mi hanno sostenuta moralmente ed economicamente fino a qui! È da ieri che piango ininterrottamente...
Ciao, ho letto attentamente il tuo legittimo sfogo e, in particolar modo, mi sono soffermato sull'incipit.
Credimi, so bene come ci si possa sentire in questi casi. Al mio secondo tentativo presi solamente una idoneità e fu davvero una doccia gelata.
Mi sentivo in colpa verso il modo intero, le cui persone, in un modo o in un altro - ciascuno secondo le proprie possibilità e i rapporti che legavano loro al sottoscritto - mi avevano dato tanto, credendo in me.
Tuttavia, alla concente - e ripeto, del tutto legittima delusione - è subentrata una rabbia positiva, che ho diretto verso l'obiettivo che, da anni or sono, stavo perseguendo: vincere il concorso in magistratura.
Non era detto che ci riuscissi e, proprio per questo, portai parallelamente avanti anche la professione di avvocato che tuttavia, non lo nego, esercitavo com e ripiego.
Pertanto, sfogati, arrabbiati, ma non colpevolizzarti; i sensi di colpa, se del tutto immotivati come nel tuo caso (perché sono certo che tu abbia dato tutto, dato che ti seguo da tempo) provengono dal male ed hanno come unico scopo quello di dissuarderti dal seguire il tuo sogno.
Forza e coraggio, vai e spacca tutto a luglio, magari chiedendo copia dei tuoi compiti per capire dov'è che potresti avere sbagliato.
Ti auguro con tutto il cuore che tu possa riuscire.
Coraggio!!! -
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Ciao Laura, mi dispiace tanto!
Non demordere! -
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Complimenti avv84! -
.Io, il terzo giorno di tutti e tre i miei tentativi, sembravo un facchino. Avevo due valigie più lo zaino hahah
ps: portati pure una busta trasparente o a rete, cosicché, alla consegna, tu possa portare i codici fino al padiglione del guardaroba agevolmente, altrimenti a mano cmincia a diventare difficile. C'è da compiere l'ultima fatica (in questo caso fisica haha)
Io il terzo giorno non riuscivo neanche a trasportare i codici dal padiglione dove si era svolta la prova al "deposito bagagli" dove avevo lasciato il trolley portato la mattina
... il primo anno mi ha aiutato un addetto del ministero, il secondo anno invece ho preso una sedia e l'ho trasportata con tutti i codici.
Consiglio due buste a rete e belle resistenti anche per quel piccolo tragitto!!!
Sì, io avevo una busta a rete, quelle resistenti per fare la spesa tanto per capirsi, tant'è che un agente di polizia penitenziaria, ai controlli, ridendo, mi guardò e mi disse:" Dottò, aro iate a pescà o purp??" hahahaha -
.La tua esperienza è preziosa e confortante.
Chiatamente non conosco ancora il mio destino, ma se dovessi scoprire di essere passata, terrò bene a mente le tue parole. E non mi scoraggerò!
Anche per me l'orale di avvocato fu una bella botta. 6 materie tutte insieme (io portai anche penale e amministrativo) sono state una bella sfida, inedita e difficile. Proprio per questo l'idea di doverne (eventualmente) preparare più del doppio mi terrorizza!
Però, posso dirti che oggi mi spaventa meno di ieri grazie alla tua testimonianza.
Perciò, grazie ancora!!!
E' questo ciò che conta.
In bocca al lupo! -
.Grazieeeeeeeeee!
Te sei un mito comunque.
Dici sempre la parola giusta al momento giusto.
Sei umano e umile. Traspare da ogni tuo intervento.
Sarai un ottimo magistrato.
Ne sono sicura!
Ti ringrazio, anche troppo buono/a
Cerco sempre di fare vedere anche un lato diverso delle cose, perché troppo spesso si parla per petizioni di principio che, a mio avviso, non fanno altro che causare terrore nei candidati (sia alle prove scritte che a quelle orali).
Certo, poi troverai anche chi si è comportato diversamente dal sottoscritto - ed è giusto che sia così, proprio per evitarre che io stesso cada in contraddizione, rispetto a ciò che affermo - ma intanto è bene sentire tutte le campane
Nel merito, ovviamente studiai solamente da ipercompendi, integrando le procedure e civile/penale con il codice.
Di più, tanto, non sarei riuscito a fare ed io sono tutto, fuorché un genio.
Certo, mi guardo bene dal dire che l'orale sia una passeggiata (ho raggiunto livelli di stress mai conosciuti prima), ma, secondo la mia esperienza, è più difficile prepararlo che sostenerlo (e questo, credetemi, è davvero confortante) e, statisticamente, è più probabile bocciare a quello da avvocato (che, per quanto mi riguarda, fu davvero traumatico).
In bocca al lupo!
S. -
.Ragazzi ma voi avete iniziato a studiare dopo la notizia di aver superato gli scritti o avevate già cominciato?
È possibile prepararsi su tutte quelle materie in poco tempo?
Grazie a chi vorrà rispondere!
Assolutamente no.
Io ho cominciato il giorno stesso dei risultati; avevo a disposizione 60 giorni scarsi (domeniche e festività comprese).
Si può fare -
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Io, il terzo giorno di tutti e tre i miei tentativi, sembravo un facchino. Avevo due valigie più lo zaino hahah
ps: portati pure una busta trasparente o a rete, cosicché, alla consegna, tu possa portare i codici fino al padiglione del guardaroba agevolmente, altrimenti a mano cmincia a diventare difficile. C'è da compiere l'ultima fatica (in questo caso fisica haha) -
.Ciao ragazzi....faccio una domanda che non c'entra nulla...ma almeno spezzo la tensione
L'ultimo giorno degli scritti consentono di portare in Fiera le valigie (oltre a quella per i codici)?
Certo, puoi lasciarle al guardaroba -
.propongo un URRA' per Simone che ha sempre una parola di conforto!
Continuiamo a sperare di doverci porre il problema del terrorismo psicologico !
p.s.
sull'inizio degli sbustamenti martedì 28 , posso confermare che la voce è arrivata anche a me... fonti ufficiosissime !
Sono io che faccio un grande applauso a tutti voi
so bene come ci si senta in questi momenti e credo che sia giusto, per chi c'è passato come il sottoscritto, debellare falsi miti e mostrare coram populo un po' di sano realismo.
Forza e coraggio