testi famiglia-successioni

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  1. A.chiara
     
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    Concordo..ultima edizione Capozzi: il più completo e concorsualmente "trasversale"
     
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  2. L.M.D.N.
     
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    Pur condividendo, senza alcun dubbio, il giudizio positivo sull'opera "capozziana" in materia di successioni (già espresso da altri in modo perspicuo) in ordine al valore assoluto della stessa, non posso esimermi dal fare le seguenti considerazioni. Mi sia consentito di dire che, francamente, consigliare l'opera de qua per la preparazione in vista delle prove scritte per la magistratura ordinaria appare, a chi scrive, un po' "azzardato".

    Spiego le ragioni dell'assunto.
    La mia area di provenienza è quella notarile. Area che frequento da molti, troppi anni. Ne conosco i vizi e le virtù, la quotidiana pratica operativa, i fasti, le miserie...

    Ebbene, prego di credere che il manuale di Guido Capozzi, Successioni e Donazioni, tomi I-II, Milano Giuffrè, 2009, di pp. 1694 (esclusi gli indici), è un testo studiato e pensato per la preparazione delle prove scritte del concorso per l'ammissione al Ruolo dei Notai. Testo ottimo, senza alcun dubbio. Autorevole, chiarissimo e completo. Lo apprezzo e ne conosco ogni virgola, ogni nota.
    Tuttavia, sarebbe sufficiente a chiunque leggerne qualche passo per aver subito chiara quale sia la sua immediata destinazione.
    Vi prego di porgere estrema attenzione a quanto sto per dire.
    Ora, mentre il Diritto delle Successioni (Atto Mortis Causa) costituisce NECESSARIAMENTE una delle tre prove scritte a cui un candidato al concorso per Notaio deve sottoporsi (senza alcuna via di scampo!), ciò non avviene per il candidato al concorso per la magistratura ordinaria.
    Dove si vuole arrivare? E' presto detto.
    Ritenere che, forse un po' frettolosamente ed in preda a facili entusiasmi (che possono però rivelarsi esiziali), dei testi che risultano impegnativi anche a chi per dovere, o vocazione, o per aver destinato anni e anni di studi specifici al settore delle Successioni ereditarie, possano ritenersi "adeguati" anche al candidato medio al concorso in magistratura (che deve affrontare - è bene ricordarlo - non solo lo studio del Diritto Civile - con particolare riguardo al diritto delle obbligazioni e dei contratti - ma anche, funditus, quello del Diritto Penale e del Diritto amministrativo: ndr) è sicuramente fuorviante. Quasi un modo scientifico (!) per portar "fuori rotta" il candidato de quo.
    L'assimilazione su un tale numero di pagine (ca. 1700:ndr) di una materia estremamente tecnica come il diritto delle successioni (vera "galassia giuridica" quasi a sé) rischierebbe, seriamente, di creare nel candidato al concorso in magistratura una sorta di "spaesamento" e/o di effetto "brain storming" dagli effetti imprevedibili.

    Il tempo non è riproducibile.

    Su tale settore il candidato al concorso in magistratura deve acquisire le coordinate fondamentali della materia e, semmai, sviluppare solo quei settori e/o quegli argomenti in cui il dibattito giurisprudenziale e dottrinale si è fatto particolarmente acceso.
    A tale scopo è risolutivo seguire il dibattito giurisprudenziale su una buona rivista giuridica "generalista" (es. Foro it. e/o Giurispr.it.) o di settore (es. la chiara e completa "Famiglia, Persone e Successioni, Utet giuridica) con l'aggiunta di una buona base istituzionale da acquisire su un testo che contenga un numero di pagine facilmente assimilabili per poter lasciar il giusto spazio al diritto delle obbligazioni, dei contratti e della responsabilità contrattuale ed extracontrattuale.

    Un testo sicuramente adeguato alla bisogna è quello di BONILINI, Manuale di diritto ereditario e delle donazioni, Torino, Utet giuridica, ult.ed., 2010, di 420 pp. (Chiarissimo e completo!).

    Gli argomenti che potrebbero interessare il candidato "aspirante Uditore" devono presentare interconnessioni col diritto delle obbligazioni e dei contratti.

    Penso ad esempio ad una traccia che richieda al candidato di trattare dei c.d. "vincoli di destinazione". In un tema del genere potrebbe essere apprezzata nel candidato la conoscenza dei problemi legati alla configurabilità di un "trust successorio" e/o dell'atto di destinazione ex 2645 ter c.c. per testamento. Interessanti questioni potrebbero sorgere anche in materia di Patto di famiglia e di patti successori. La tutela dei legittimari è sempre materia d'attualità (legittimari e patti di famiglia in relazione all'azione di riduzione:per es.). Potrebbe esser necessario trattare della "datio in solutum" testamentaria o accennare alle modalità modificative ed estintive delle obbligazioni in forma testamentaria. Ancora, in un tema sulle invalidità negoziali e relative fattispecie sananti, potrebbe esser richiesto di far riferimento alle invalidità testamentarie e agli istituti della conferma ed esecuzione volontarie di disposizioni testamentarie nulle. Infine, altro argomento di attualità "attenzionabile" (si passi la brutta espressione) da una potenziale commissione d'esame potrebbe esser quello relativo ai c.d. "negozi successori anticipatori" : cioè quelle tipologie negoziali inter vivos che possono trovare la loro ragione di impiego in vista di regolare, con effetti anticipati, la successione in determinati rapporti. Si tratta della "nuova frontiera" in materia di studi successori nei quali si è distinto, da noi, il prof. Antonio Palazzo.

    Auspico che il mio intervento possa aver portato un contributo di chiarezza sul punto in discussione. Tale era lo scopo prefisso.

    Tanto dovevo. Un cordiale saluto.

    Edited by L.M.D.N. - 5/3/2013, 01:54
     
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