RISCATTO ANNI DI LAUREA

PENSIONE

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  1. ghioza86
     
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    Gentile WildBunch, ti ringrazio anticipatamente per le informazioni che vorrai darmi.
    Sono nato nel 1965 e lavoro nella PA (Universita') dal 1994.
    Ho gia' provveduto negli anni passati al riscatto dei 4 anni di laurea ai fini dell' indennita' di buonuscita ed ho inoltre fatto la richiesta di riscatto dell'anno di servizio militare, che peraltro non ha comportato alcuna spesa.
    Ora la domanda e' se riconosci una effettiva convenienza al riscatto ai fini pensionistici dei 4 anni di laurea.
    Ti ringrazio ancora per le tue consulenze miratissime
     
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  2. she.doc
     
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    Anch'io ho una domanda: lavoro nella p.a. dal 1996 e sto riscattando i 4 anni di laurea (presa nel 1992), sia a fini t.f.r. che a fini pensionistici, in busta paga. Adesso, mentre lavoro, sto facendo la specializzazione di due anni. M sarà possibile fare domanda per riscattare anche questi 2 anni?
     
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    pilota di tradizione. dal 2009

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    domattina intercederò presso wildbunch (mi tocca sopportarlo tutte le mattine, ultimamente)
     
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  4. she.doc
     
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    Ah, dimenticavo, sono inpdap. E, già che ci sono, chiedo un'altra cosa: essendo i miei 4 anni di laurea tutti prima del '96, ma tutto il mio lavoro dal dicembre 1996, quei 4 anni mi valgono come contributivo o come retributivo? Grazie.
     
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  5. giggì
     
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    CITAZIONE (giskard @ 23/10/2008, 17:46)
    domattina intercederò presso wildbunch (mi tocca sopportarlo tutte le mattine, ultimamente)

    Bravo giskard, bravo, anche perché ormai ho adocchiato il post e a breve contavo di sottoporgli un quesito pure io.
    Devo solo recuperare tutte le scartoffie del consorte :woot:
     
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    pilota di tradizione. dal 2009

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    fa il prezioso, e si nega.
    oggi, alla pausa caffè, cercherò di inchiodarlo alle sue responsabilità.
     
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  7. giggì
     
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    CITAZIONE (giskard @ 27/10/2008, 08:41)
    fa il prezioso, e si nega.
    oggi, alla pausa caffè, cercherò di inchiodarlo alle sue responsabilità.

    sì, ma lasciagli almeno una mano libera per digitare ;)
    Io per ora ho una sola domanda ben chiara (e temo di sapere pure la risposta :cry: ): un pensionato INPDAP che volesse fare domanda di riscatto avrebbe diritto alla rateizzazione?
     
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    fancazzista

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    Ho letto i post precedenti ma, sinceramente, non ho capito bene se convenga o meno riscattare gli anni di laurea e la s.s.p.l.!!! Quali sono i benefici? E' particolarmente oneroso?

    Ringrazio chi vorrà o potrà rispondermi!!!
     
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  9. vampi81
     
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    CITAZIONE (arfhiro @ 29/12/2008, 20:19)
    Ho letto i post precedenti ma, sinceramente, non ho capito bene se convenga o meno riscattare gli anni di laurea e la s.s.p.l.!!! Quali sono i benefici? E' particolarmente oneroso?

    Ringrazio chi vorrà o potrà rispondermi!!!

    mi unisco alla domanda....
    mi è arrivato l'altro giorno una comunicazione sulla possibilità di riscatto della laurea per i praticanti, ma non c'ho capito nulla! :wacko:
     
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    fancazzista

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    Ho trovato qualcosa sul sito dell'INPS!!! Spero possa essere utile... :)

    I lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi, i lavoratori iscritti ai Fondi speciali di previdenza e i lavoratori soggetti al contributo per il lavoro parasubordinato (collaboratori coordinati e continuativi, venditori porta a porta, liberi professionisti senza Cassa di categoria) possono coprire, con i contributi, il periodo del corso legale di laurea (non vengono presi in considerazione gli anni "fuori corso").
    Gli anni riscattati saranno considerati validi ai fini del computo dell’età pensionabile anche per i lavoratori soggetti al regime contributivo.

    TITOLI EQUIPARATI ALLA LAUREA
    Sono equiparati alla laurea:
    la laurea conseguita all'estero purché sia riconosciuta o abbia valore legale in Italia;
    le lauree in teologia o in altre discipline ecclesiastiche conseguite presso facoltà riconosciute dalla Santa Sede.
    Sono riscattabili anche i periodi di studio per conseguire il diploma di tecnico di audiometria, fonologopedia e audioprotesi rilasciato da una scuola universitaria.
    A seguito della normativa introdotta dal decreto legislativo 184 del 30 aprile 1997 in materia di riscatto di laurea, in vigore dal 12 luglio 1997, sono riscattabili anche, sempre che non siano coperti da contribuzione, i periodi corrispondenti alla durata dei corsi di studio universitario a seguito dei quali siano stati conseguiti:
    i diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre);
    i diplomi di specializzazione;
    i dottorati di ricerca, successivi alla laurea di durata non inferiore a due anni.
    Il riscatto può riguardare tutto il periodo o singoli periodi.
    A partire dal 12 luglio 1997 è data la facoltà di riscattare due o più corsi di laurea, anche per i titoli conseguiti anteriormente a questa data. E' necessario che i titoli conseguiti per i corsi di laurea siano rilasciati da un'università.

    REQUISITI E DOMANDA
    Aver conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati;
    aver versato almeno un contributo settimanale all'Inps in qualunque momento della vita assicurativa;
    i periodi per i quali si chiede il riscatto non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto chiesto in altri regimi previdenziali.
    La domanda può essere presentata in qualsiasi momento, ma è conveniente chiedere il riscatto al più presto perché, più ci si avvicina all'età del pensionamento, maggiore è la somma da pagare per il riscatto.
    La domanda va presentata alla propria Sede dell'Inps, direttamente dall'interessato, o tramite uno degli Enti di patronato riconosciuti dalla legge, compilando l'apposito modulo "RL1".

    Al modulo va allegato:
    il certificato rilasciato dall'Università che attesti il conseguimento del diploma di laurea o il tipo di diploma (in caso si tratti di diploma universitario diverso dalla laurea) e gli anni in cui si è effettivamente svolto il corso legale di studi;
    il mod. 01M/sost. rilasciato dal datore di lavoro che attesta la retribuzione percepita al momento della domanda.
    Il riscatto può essere chiesto anche dai familiari superstiti che hanno diritto alla pensione di reversibilità. Torna su


    L'IMPORTO
    L’importo è calcolato dall’Inps sulla base della retribuzione media pensionabile riferita alla data della domanda.
    L’Inps invia al domicilio del richiedente i bollettini per il pagamento e comunica la somma da pagare.
    L’importo può essere pagato in unica soluzione o fino a 120 rate mensili (dieci anni) senza interessi.
    Il riscatto potrà essere richiesto anche prima dell’inizio dell’attività lavorativa. In questo caso il contributo per ogni anno da riscattare è pari all’importo derivante dall’applicazione dell’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche per i lavoratori dipendenti (33%) al minimale imponibile per artigiani e commercianti (13.919 euro per il 2008).


    Esempio

    Un neolaureato che intenda riscattare la laurea nel 2008 pagherà quindi 4.560 euro per ogni anno di studi (13.819 x 33%).

    Il contributo è fiscalmente deducibile dall’interessato o detraibile dall’imposta dovuta dalle persone di cui egli risulti fiscalmente a carico (ad esempio i genitori), nella misura del 19% dell’importo stesso.




    In particolare
    Il mancato versamento della prima rata nei termini indicati dall'Inps è considerato come rinuncia alla domanda.
    Il tardivo versamento della prima rata può essere considerato come nuova domanda.
    Se l'assicurato chiede la pensione quando ancora non ha finito di pagare le rate, le somme ancora dovute devono essere versate in un'unica soluzione.
    Se il riscatto è richiesto da un pensionato non è possibile ottenere il pagamento rateale e il relativo importo deve essere pagato entro 60 giorni.


    IL RICORSO
    Nel caso in cui la domanda di riscatto di laurea venga respinta, il richiedente può presentare ricorso all'Inps, in carta libera, entro 90 giorni dalla data di ricezione della lettera con la quale si comunica il rifiuto, indirizzandolo al:
    Comitato del Fondo pensioni lavoratori dipendenti
    se si tratta di lavoratore dipendente
    Comitato amministratore dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani e dei commercianti
    se si tratta di artigiano e commerciante
    Comitato amministratore della gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri
    se si tratta di coltivatore diretto, colono o mezzadro
    Comitato amministratore della Gestione separata
    se si tratta di un lavoratore parasubordinato o libero professionista
    Il ricorso può essere:
    presentato dall'interessato agli sportelli della Sede dell'Inps che ha respinto la domanda;
    inviato, dall'interessato, alla Sede dell'Inps per posta con raccomandata;
    presentato o inviato alla Sede Inps anche tramite uno degli Enti di Patronato riconosciuti dalla legge.
    Al ricorso vanno allegati tutti i documenti ritenuti utili dall'interessato per l'accoglimento.
     
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  11. Urbandaytona
     
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    CITAZIONE (arfhiro @ 12/3/2009, 18:02)
    Ho trovato qualcosa sul sito dell'INPS!!! Spero possa essere utile... :)

    I lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi, i lavoratori iscritti ai Fondi speciali di previdenza e i lavoratori soggetti al contributo per il lavoro parasubordinato (collaboratori coordinati e continuativi, venditori porta a porta, liberi professionisti senza Cassa di categoria) possono coprire, con i contributi, il periodo del corso legale di laurea (non vengono presi in considerazione gli anni "fuori corso").
    Gli anni riscattati saranno considerati validi ai fini del computo dell’età pensionabile anche per i lavoratori soggetti al regime contributivo.

    TITOLI EQUIPARATI ALLA LAUREA
    Sono equiparati alla laurea:
    la laurea conseguita all'estero purché sia riconosciuta o abbia valore legale in Italia;
    le lauree in teologia o in altre discipline ecclesiastiche conseguite presso facoltà riconosciute dalla Santa Sede.
    Sono riscattabili anche i periodi di studio per conseguire il diploma di tecnico di audiometria, fonologopedia e audioprotesi rilasciato da una scuola universitaria.
    A seguito della normativa introdotta dal decreto legislativo 184 del 30 aprile 1997 in materia di riscatto di laurea, in vigore dal 12 luglio 1997, sono riscattabili anche, sempre che non siano coperti da contribuzione, i periodi corrispondenti alla durata dei corsi di studio universitario a seguito dei quali siano stati conseguiti:
    i diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre);
    i diplomi di specializzazione;
    i dottorati di ricerca, successivi alla laurea di durata non inferiore a due anni.
    Il riscatto può riguardare tutto il periodo o singoli periodi.
    A partire dal 12 luglio 1997 è data la facoltà di riscattare due o più corsi di laurea, anche per i titoli conseguiti anteriormente a questa data. E' necessario che i titoli conseguiti per i corsi di laurea siano rilasciati da un'università.

    REQUISITI E DOMANDA
    Aver conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati;
    aver versato almeno un contributo settimanale all'Inps in qualunque momento della vita assicurativa;
    i periodi per i quali si chiede il riscatto non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto chiesto in altri regimi previdenziali.
    La domanda può essere presentata in qualsiasi momento, ma è conveniente chiedere il riscatto al più presto perché, più ci si avvicina all'età del pensionamento, maggiore è la somma da pagare per il riscatto.
    La domanda va presentata alla propria Sede dell'Inps, direttamente dall'interessato, o tramite uno degli Enti di patronato riconosciuti dalla legge, compilando l'apposito modulo "RL1".

    Al modulo va allegato:
    il certificato rilasciato dall'Università che attesti il conseguimento del diploma di laurea o il tipo di diploma (in caso si tratti di diploma universitario diverso dalla laurea) e gli anni in cui si è effettivamente svolto il corso legale di studi;
    il mod. 01M/sost. rilasciato dal datore di lavoro che attesta la retribuzione percepita al momento della domanda.
    Il riscatto può essere chiesto anche dai familiari superstiti che hanno diritto alla pensione di reversibilità. Torna su


    L'IMPORTO
    L’importo è calcolato dall’Inps sulla base della retribuzione media pensionabile riferita alla data della domanda.
    L’Inps invia al domicilio del richiedente i bollettini per il pagamento e comunica la somma da pagare.
    L’importo può essere pagato in unica soluzione o fino a 120 rate mensili (dieci anni) senza interessi.
    Il riscatto potrà essere richiesto anche prima dell’inizio dell’attività lavorativa. In questo caso il contributo per ogni anno da riscattare è pari all’importo derivante dall’applicazione dell’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche per i lavoratori dipendenti (33%) al minimale imponibile per artigiani e commercianti (13.919 euro per il 2008).


    Esempio

    Un neolaureato che intenda riscattare la laurea nel 2008 pagherà quindi 4.560 euro per ogni anno di studi (13.819 x 33%).

    Il contributo è fiscalmente deducibile dall’interessato o detraibile dall’imposta dovuta dalle persone di cui egli risulti fiscalmente a carico (ad esempio i genitori), nella misura del 19% dell’importo stesso.




    In particolare
    Il mancato versamento della prima rata nei termini indicati dall'Inps è considerato come rinuncia alla domanda.
    Il tardivo versamento della prima rata può essere considerato come nuova domanda.
    Se l'assicurato chiede la pensione quando ancora non ha finito di pagare le rate, le somme ancora dovute devono essere versate in un'unica soluzione.
    Se il riscatto è richiesto da un pensionato non è possibile ottenere il pagamento rateale e il relativo importo deve essere pagato entro 60 giorni.


    IL RICORSO
    Nel caso in cui la domanda di riscatto di laurea venga respinta, il richiedente può presentare ricorso all'Inps, in carta libera, entro 90 giorni dalla data di ricezione della lettera con la quale si comunica il rifiuto, indirizzandolo al:
    Comitato del Fondo pensioni lavoratori dipendenti
    se si tratta di lavoratore dipendente
    Comitato amministratore dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani e dei commercianti
    se si tratta di artigiano e commerciante
    Comitato amministratore della gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri
    se si tratta di coltivatore diretto, colono o mezzadro
    Comitato amministratore della Gestione separata
    se si tratta di un lavoratore parasubordinato o libero professionista
    Il ricorso può essere:
    presentato dall'interessato agli sportelli della Sede dell'Inps che ha respinto la domanda;
    inviato, dall'interessato, alla Sede dell'Inps per posta con raccomandata;
    presentato o inviato alla Sede Inps anche tramite uno degli Enti di Patronato riconosciuti dalla legge.
    Al ricorso vanno allegati tutti i documenti ritenuti utili dall'interessato per l'accoglimento.

    Molto interessante ;)
    Grazie per tutte queste notizie ^_^
     
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  12. speriamoche
     
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    QUESTA DISCUSSIONE SEMBRA ORMAI CHE NON INTERESSI PIU' NESSUNO.
    CREDETE CHE SIA SEMPRE UTILE E CONVENIENTE IL RISCATTO ANNI DI LAUREA?
    E SE CI RIVOLGESSIMO AD UNA ASSICURAZIONE PRIVATA PER SOTTOSCRIVERE UN FONDO PENSIONE?
     
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  13. scorpioncina79
     
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    io l'ho fatto. se al momento della domanda sei disoccupato è molto conveniente. per 4 anni di laurea sono 18000 euro con possibilità di pagarli in 10anni e senza interessi. pago quindi circa 150euro al mese e ,considerando che li posso dedurre nella dichiarazione dei redditti, alla fine pago circa120euro al mese. se, invece, non sei disoccupato al momento della domanda non conviene, si spende il doppio e con gli interessi, qualora si rateizzi il pagamento.
    si riscattano gli anni oltre all'aumento della contribuzione, per questo conviene farlo con inps. se siete disoccupati, ma prossimi ad avere un lavoro(ad es. avete vinto un concorso ma ancora non siete stati assunti e siete stati disoccupati dopo la laurea) a mio avviso è molto conveniente...
     
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    forumista di seconda generazione

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    Giusto per conferma: la data a cui fanno riferimento per determinare se si è stati iscritti, in passato, ad una qualunque forma obbligatoria di previdenza è quella della PRESENTAZIONE della domanda di riscatto o quella dell'ACCOGLIMENTO della stessa?
    Mi sembra di aver capito, dalla (veloce) lettura della discussione, che la risposta corretta sia la prima...

    Grazie a chi risponderà. :)
     
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  15. speriamoche
     
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    User deleted


    CREDO SIA OPPORTUNO A QUESTO PUNTO VIVACIZZARE IL DIBATTITO:
    QUALCUNO POTREBBE INDICARE IL CALCOLO PER DETERMINARE L' IMPORTO DEL RISCATTO CITANDO LE VOCI DELLA BUSTA PAGA DA TENARE IL CONSIDERAZIONE ?
     
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124 replies since 5/2/2008, 16:23   9225 views
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