RISCATTO ANNI DI LAUREA

PENSIONE

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  1. WildBunch
     
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    CITAZIONE (Fuordacqua @ 7/2/2008, 20:46)
    Sempre per WildBunch (se non hai nel frattempo aperto l'ufficio consulenze): per chi già paga in base al vecchio regime, non c'è modo di giovarsi dei nuovi vantaggi? Grazie!

    Purtroppo no. Il comma 77, lettera a) dell'art. unico della L.247/07 (Protocollo sul welfare), esclude categoricamente che dai benefici ivi previsti possano fruire coloro che abbiano presentato la domanda di riscatto prima del 1° gennaio 2008. Ciao
     
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  2. Robin Hood II
     
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    Gentilissimo WildBunch,

    ne approfitto della tua preparazione e disponibilità per chiederti un parere.

    Lavoro nella P.A. dal 15/03/1994, ho ricongiunto un anno di contributi INPS e nell'arco della mia vita lavorativa mi verranno riconosciuti 5 anni di contributi figurativi, per cui andrò in pensione nel 2025 con 37 anni di contributi.

    Secondo te mi conviene riscattare anche i 4 anni di laurea oppure sono solo soldi buttati.

    Grazie per la risposta :)
     
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  3. WildBunch
     
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    CITAZIONE (Robin Hood II @ 9/2/2008, 13:31)
    Gentilissimo WildBunch,

    ne approfitto della tua preparazione e disponibilità per chiederti un parere.

    Lavoro nella P.A. dal 15/03/1994, ho ricongiunto un anno di contributi INPS e nell'arco della mia vita lavorativa mi verranno riconosciuti 5 anni di contributi figurativi, per cui andrò in pensione nel 2025 con 37 anni di contributi.

    Secondo te mi conviene riscattare anche i 4 anni di laurea oppure sono solo soldi buttati.

    Grazie per la risposta :)

    In premessa, devo ricordarti che non è comunque possibile riscattare gli anni di laurea che siano SOVRAPPOSTI con periodi coperti da contribuzione obbligatoria, a prescindere dalla gestione previdenziale alla quale tale contribuzione è stata versata.

    Per quanto concerne la PENSIONE, il riscatto del periodo di laurea che presumo collocarsi antecedentemente al 31/12/1992 (hai fatto presente di aver iniziato a lavorare a marzo 1994 e di aver riscattato un altro anno di lavoro con contributi versati all’Inps ed io ho ipotizzato il periodo di studio abbia preceduto quello lavorativo), ti consentirà di aumentare la quota di pensione liquidata col sistema retributivo che, per gli statali, è particolarmente vantaggiosa, essendo calcolata sull’ultima retribuzione corrisposta, prima del pensionamento (c.d "quota A", che ricomprende l'anzianità contributiva versata fino al 31/12/1992). Ad ogni modo, riscattando il periodo di laurea (4 o 5 anni) e conteggiando il periodo di lavoro collocato ante 31/12/1995 (un anno ex Inps, quasi 2 anni versati all’Inpdap), la tua quota di pensione “retributiva” utilizzerebbe circa 7-8 anni di anzianità contributiva, di cui:
    X 4-5 anni (quelli della laurea eventualmente riscattata) calcolati sull’ultima retribuzione percepita prima del pensionamento (quota A).
    X circa 3, invece, calcolati in base all’art.7 dlgs 503/92 (dipende dall’anzianità che avevi al 31/12/92). Se al 31/12/92 avevi anche soltanto un contributo, si considerano gli ultimi 10 anni di retribuzione antecedenti al pensionamento.
    Per quanto concerne il costo del riscatto il relativo onere andrà determinato in base alla riserva matematica di cui all’art. 13 della legge n. 1338/1962, per calcolare la quale si deve stabilire, in primis, al momento della domanda, quale sia il beneficio pensionistico teorico relativo agli anni del corso legale di studi oggetto di riscatto (che è pari alla differenza tra due importi di pensione, uno determinato sulla base dell’anzianità contributiva dell’iscritto comprensiva del periodo da riscattare e l’altro, privo del periodo da riscattare).
    La differenza così ottenuta dovrà essere capitalizzata in base ai coefficienti indicati nelle apposite tabelle di cui al decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale del 19 febbraio , tabelle costruite sulla base di alcuni parametri (sesso, età, anzianità contributiva del richiedente, anni da riscattare).
    Ti ricordo che, ai fini della misura della pensione, non sono conteggiabili piu’ di 40 anni di contributi, per cui, se i tuoi calcoli sono giusti (37 anni di contribuzione obbligatoria e figurativa conteggiabile al momento dell’ipotetico pensionamento), non avresti utilità a riscattare piu’ di 3 anni.

    Ai fini della BUONUSCITA, invece, sono conteggiabili tutti gli anni di contribuzione obbligatoria e da riscatto versati (quindi, ipoteticamente 41).
    Ad oggi, non mi è possibile darti un suggerimento, perché non so che tipo di sviluppi avrà la tua carriera.
    Se dovessi diventare dirigente dello Stato/magistrato/alto ufficiale, ad es., ti suggerirei l’immediato riscatto del periodo di laurea, considerato che, al momento in cui sarai giubilato per raggiunti limiti d’età, la tua buonuscita sarà calcolata utilizzando come base di calcolo l’ultima retribuzione percepita, moltiplicata per TUTTI GLI ANNI di contribuzione OBBLIGATORIA e DA RISCATTO versata. In soldoni, pagheresti gli oneri da riscatto in base ad una retribuzione da funzionario, mentre accresceresti la tua anzianità quiescibile in base ad una retribuzione da dirigente/magistrato.
    Se dovessi diventare dirigente non statale o simile (Dirigente EE.LL/ EE.PP non economici, Segretario comunale, etc) non potresti fruire dei benefici di cui all'art.4 del dpr 1032/73, che prevede, per i soli dipendenti statali, la "riliquidazione della buonuscita nel caso di riassunzione in servizio, purchè il nuovo servizio duri almeno 2 anni", per cui, l'eventuale riscatto della laurea, sarebbe conglobato nell'indennità di buonuscita che ti sarebbe liquidata quando ti dimetteresti per assumere un nuovo incarico (es, nel passaggio da funzionario di polizia a Segretario comunale, ti verrebbe liquidata la buonuscita per gli anni da funzionario, includenti anche il periodo di studi riscattato, mentre per gli anni di svolgimento dell'attività di segretario, la laurea non sarebbe conteggiata ai fini della liquidazione del trattamento di fine servizio).

     
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  4. Robin Hood II
     
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    CITAZIONE (WildBunch @ 11/2/2008, 18:46)
    In premessa, devo ricordarti che non è comunque possibile riscattare gli anni di laurea che siano SOVRAPPOSTI con periodi coperti da contribuzione obbligatoria, a prescindere dalla gestione previdenziale alla quale tale contribuzione è stata versata.

    Per quanto concerne la PENSIONE, il riscatto del periodo di laurea che presumo collocarsi antecedentemente al 31/12/1992 (hai fatto presente di aver iniziato a lavorare a marzo 1994 e di aver riscattato un altro anno di lavoro con contributi versati all’Inps ed io ho ipotizzato il periodo di studio abbia preceduto quello lavorativo), ti consentirà di aumentare la quota di pensione liquidata col sistema retributivo che, per gli statali, è particolarmente vantaggiosa, essendo calcolata sull’ultima retribuzione corrisposta, prima del pensionamento (c.d "quota A", che ricomprende l'anzianità contributiva versata fino al 31/12/1992). Ad ogni modo, riscattando il periodo di laurea (4 o 5 anni) e conteggiando il periodo di lavoro collocato ante 31/12/1995 (un anno ex Inps, quasi 2 anni versati all’Inpdap), la tua quota di pensione “retributiva” utilizzerebbe circa 7-8 anni di anzianità contributiva, di cui:
    X 4-5 anni (quelli della laurea eventualmente riscattata) calcolati sull’ultima retribuzione percepita prima del pensionamento (quota A).
    X circa 3, invece, calcolati in base all’art.7 dlgs 503/92 (dipende dall’anzianità che avevi al 31/12/92). Se al 31/12/92 avevi anche soltanto un contributo, si considerano gli ultimi 10 anni di retribuzione antecedenti al pensionamento.
    Per quanto concerne il costo del riscatto il relativo onere andrà determinato in base alla riserva matematica di cui all’art. 13 della legge n. 1338/1962, per calcolare la quale si deve stabilire, in primis, al momento della domanda, quale sia il beneficio pensionistico teorico relativo agli anni del corso legale di studi oggetto di riscatto (che è pari alla differenza tra due importi di pensione, uno determinato sulla base dell’anzianità contributiva dell’iscritto comprensiva del periodo da riscattare e l’altro, privo del periodo da riscattare).
    La differenza così ottenuta dovrà essere capitalizzata in base ai coefficienti indicati nelle apposite tabelle di cui al decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale del 19 febbraio , tabelle costruite sulla base di alcuni parametri (sesso, età, anzianità contributiva del richiedente, anni da riscattare).
    Ti ricordo che, ai fini della misura della pensione, non sono conteggiabili piu’ di 40 anni di contributi, per cui, se i tuoi calcoli sono giusti (37 anni di contribuzione obbligatoria e figurativa conteggiabile al momento dell’ipotetico pensionamento), non avresti utilità a riscattare piu’ di 3 anni.

    Ai fini della BUONUSCITA, invece, sono conteggiabili tutti gli anni di contribuzione obbligatoria e da riscatto versati (quindi, ipoteticamente 41).
    Ad oggi, non mi è possibile darti un suggerimento, perché non so che tipo di sviluppi avrà la tua carriera.
    Se dovessi diventare dirigente dello Stato/magistrato/alto ufficiale, ad es., ti suggerirei l’immediato riscatto del periodo di laurea, considerato che, al momento in cui sarai giubilato per raggiunti limiti d’età, la tua buonuscita sarà calcolata utilizzando come base di calcolo l’ultima retribuzione percepita, moltiplicata per TUTTI GLI ANNI di contribuzione OBBLIGATORIA e DA RISCATTO versata. In soldoni, pagheresti gli oneri da riscatto in base ad una retribuzione da funzionario, mentre accresceresti la tua anzianità quiescibile in base ad una retribuzione da dirigente/magistrato.
    Se dovessi diventare dirigente non statale o simile (Dirigente EE.LL/ EE.PP non economici, Segretario comunale, etc) non potresti fruire dei benefici di cui all'art.4 del dpr 1032/73, che prevede, per i soli dipendenti statali, la "riliquidazione della buonuscita nel caso di riassunzione in servizio, purchè il nuovo servizio duri almeno 2 anni", per cui, l'eventuale riscatto della laurea, sarebbe conglobato nell'indennità di buonuscita che ti sarebbe liquidata quando ti dimetteresti per assumere un nuovo incarico (es, nel passaggio da funzionario di polizia a Segretario comunale, ti verrebbe liquidata la buonuscita per gli anni da funzionario, includenti anche il periodo di studi riscattato, mentre per gli anni di svolgimento dell'attività di segretario, la laurea non sarebbe conteggiata ai fini della liquidazione del trattamento di fine servizio).

    Molto esauriente, grazie.

    Domani m'informo sul costo del riscatto e sulla possibilità di pagare in 10 anni senza interessi.

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  5. ECO81
     
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    Caro Wildbunch, approfitto anch'io della tua gentilezza per porti, almeno per il momento, due domande:
    1) posso riscattare 4 anni di laurea e 2 di scuola di specializzazione in professioni legali e attualmente non svolgo attività lavorativa: quale somma dovrei pagare?
    2)se dopo il versamento non dovessi lavorare, che fine farebbero le somme corrisposte? E se invece dovessi fare l'avvocato, questo cosa comporterebbe? Ti ringrazio :)
     
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  6. WildBunch
     
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    CITAZIONE (ECO81 @ 19/2/2008, 20:59)
    Caro Wildbunch, approfitto anch'io della tua gentilezza per porti, almeno per il momento, due domande:
    1) posso riscattare 4 anni di laurea e 2 di scuola di specializzazione in professioni legali e attualmente non svolgo attività lavorativa: quale somma dovrei pagare?
    2)se dopo il versamento non dovessi lavorare, che fine farebbero le somme corrisposte? E se invece dovessi fare l'avvocato, questo cosa comporterebbe? Ti ringrazio :)

    1. Puoi riscattare sia la laurea che il periodo alla SSPL. Puoi riscattare l'intero periodo o anche una parte di esso, secondo le tue convenienze. Non conta se lavori o meno ORA, ma se NON HAI MAI LAVORATO prima della data di presentazione della domanda di riscatto.
    Se sei stata iscritta in passato in una qualunque forma obbligatoria di previdenza e dovessi decidere si riscattare la laurea, sappi che il conteggio sarebbe fatto in base alle regole previste dalla gestione previdenziale presso la quale hai versato (o ti sono stati versati) i contributi per la pensione (Inps, Inpdap, Ipost, Enpals, Cassa Forense, Inarcassa etc) utilizzando, come base per il calcolo, la retribuzione che hai percepito durante le 52 settimane di contribuzione precedenti al momento della presentazione della domanda.
    Se invece non sei mai stata iscritta in passato in una forma obbligatoria di previdenza il contributo è versato all’INPS in apposita evidenza contabile separata e viene rivalutato secondo le regole del sistema contributivo, con riferimento alla data della domanda. Quando inizierai a lavorare, potrai trasferire il montante maturato presso la gestione previdenziale nella quale ti sei iscritta (ad es, all'Inpdap se dovessi lavorare in un ministero o in un ente locale). L’onere dei periodi di riscatto è costituito dal versamento di un contributo, per ogni anno da riscattare, pari al minimale della gestione commercianti (circa 15.000 euro quest'anno), moltiplicato per l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche dell’assicurazione generale obbligatoria per i lavoratori dipendenti (32,70%) . Quello che versi puoi dedurlo dal reddito imponibile ai fini Irpef.
    2. Mi auguro proprio che questa tua previsione sia solo un'ipotesi di scuola. Ad ogni modo, non puoi richiedere la restituzione del versato, considerato che, una volta eseguiti i pagamenti, il periodo di laurea è assimilabile alla contribuzione obbligatoria.
    Se dovessi fare l'avvocato e iscriverti alla Cassa forense, francamente non so se tu possa richiedere il trasferimento gratuito presso la Cassa medesima del periodo riscattato presso l'Inps all'epoca in cui lavoravi . Se invece dovessi svolgere un'attività lavorativa che comporta l'assicurazione obbligatoria all'Inps o all'Inpdap, potrai utilizzare direttamente (Inps) o trasferirlo gratuitamente (Inpdap) il periodo di laurea riscattato.

    In breve:
    x se hai già lavorato e decidi di riscattare il periodo di studi, l'onere di riscatto è calcolato sull'ultima retribuzione percepita e annualizzata. Il periodo riscattato accrescerà la contribuzione utile ai fini pensionistici nella gestione previdenziale ove versavi (o versava il tuo datore/committente) all'epoca in cui lavoravi.
    x se non hai mai lavorato e decidi di riscattare, pagherai l'onere sul minimale della gestione commercianti (15.000€). Il periodo riscattato accrescerà la contribuzione utile ai fini pensionistici nella gestione lavoratori dipendenti dell'Inps, ma potrà essere trasferito gratuitamente in un'altra gestione previdenziale obbligatoria che sia sostitutiva, esclusiva o esonerativa dell'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti (es Inpdap, Enpals, Ipost, etc.). Sull'eventuale trasferimento gratuito in una cassa professionale, ti suggerisco di approfondire presso la Cassa forense.
     
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  7. ECO81
     
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    Ti ringrazio moltissimo!!!
    Comunque non ho mai lavorato... per questo penso che questa mia condizione potrebbe essere definitiva. :cry:
    Ho vinto da pochissimo un dottorato di ricerca, ma senza borsa... credo che riscatterò pure questo in futuro, sempre che decida di immatricolarmi.

    Iniziare il dottorato cambierebbe qualcosa ai fini del riscatto? E se fosse con borsa?

    Andrò a domandare alla Cassa forense e poi vi aggiorno, magari può interessare anche a qualcunaltro!

    Grazie ancora per la risposta, a presto E. :)
     
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  8. speriamoche
     
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    Caro Wildbunch,
    martedì prenderò lo stipendio e saprò darti tutte le indicazioni da te richiste.


    ciao
     
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  9. WildBunch
     
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    CITAZIONE (ECO81 @ 21/2/2008, 17:17)
    Ti ringrazio moltissimo!!!
    Comunque non ho mai lavorato... per questo penso che questa mia condizione potrebbe essere definitiva. :cry:
    Ho vinto da pochissimo un dottorato di ricerca, ma senza borsa... credo che riscatterò pure questo in futuro, sempre che decida di immatricolarmi.

    Iniziare il dottorato cambierebbe qualcosa ai fini del riscatto? E se fosse con borsa?

    Andrò a domandare alla Cassa forense e poi vi aggiorno, magari può interessare anche a qualcunaltro!

    Grazie ancora per la risposta, a presto E. :)

    Come mi sembra tu sappia, l'assenza della borsa fa si che, ai fini contributivi, i periodi di svolgimento del dottorato di ricerca NON sono conteggiabili nella posizione assicurativa del frequentante, salvo riscatto (circolare Inps 162/97). La presenza di una borsa di studio avrebbe comportato l'obbligo di iscrizione alla gestione separata Inps (circolare Inps 101/99), con conseguente assoggettamento a contribuzione delle somme corrisposte a titolo di assegno/borsa (misura della ripartizione dell'onere: 2/3 gravante sull'Università/committente, 1/3 sul frequentante titolare della borsa).
    Cosa cambierebbe per te ai fini del riscatto?
    Considerato che si tratta di un dottorato privo di borsa, il cui periodo è del tutto assimilabile, a fini contributivi, a quello della laurea o dei diplomi di specializzazione biennali, direi che la domanda di riscatto possa intervenire sia prima che dopo l'avvio del dottorato, senza che cio' influenzi l'onere da riscatto, che è identico a quello che ti avevo prospettato nel post precedente.
    Se invece si fosse trattato di un dottorato CON borsa, la domanda di riscatto relativa alla laurea (per il dottorato non sarebbe stato possibile operare il riscatto, essendo il relativo periodo coperto da contribuzione obbligatoria versata alla gestione speciale Inps per parasubordinati) presentata successivamente all'avvio del dottorato, avrebbe comportato l'obbligo di effettuare il calcolo sull'importo della relativa borsa (invece che sul minimale della gestione commercianti), applicando l'aliquota contributiva del 24,72% prevista per i parasubordinati (invece del 32,70% previsto per chi riscatta senza aver contribuzione pregressa) e di accreditare i relativi contributi nella gestione Inps parasubordinati (invece che in un'evidenza contabile dell'Inps, dalla quale sarebbe poi stata trasferibile liberamente in una gestione esclusiva, sostitutiva o esonerativa dell'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti). Pertanto, il mio suggerimento SAREBBE STATO di presentare la domanda di riscatto prima di avviare il dottorato: è vero che avresti pagato di piu' (l'importo della borsa è inferiore al minimale commercianti; l'aliquota per i parasubordinti è inferiore all'aliquota prevista per chi non lavora), ma occorre considerare che avresti potuto utilizzare senza oneri ulteriori il periodo riscattato in modo piu' flessibile (Inps, Inpdap, etc), non rimanendo vincolata all'accredito originario nella gestione speciale Inps per parasubordinati.
    Riassumendo:
    x dottorato con borsa - meglio riscattare prima dell'avvio
    x dottorato privo di borsa - è indifferente che tu riscatti prima o dopo l'avvio.
     
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  10. ECO81
     
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    Grazie Wildbunch! Sei davvero chiarissimo e rapidissimo! :) :) :)
    Ora ho gli elementi per decidere e lo farò al più presto, E.
     
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  11. akhenaton
     
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    Gentilissimo e preparatissimo Wildbunch, :D
    approfitterei anche io della tua competenza e della tua disponibilità!
    Mi sono laureata nel 1991 :smartass.gif: , con una certa calma (mi ero iscritta nel 1985 :woot: ). Fino al 2002 ho esercitato la libera professione :cry: ; dal 2002 lavoro come funzionario in regione. :sleeping.gif:
    i contributi versati alla cassa avvocati me li sono fatti restituire, causa penuria economica :cry:
    pensi che il riscatto degli anni di laurea convenga anche a me? :blink:
    ti ringrazio per la tua attenzione e ti mando un carissimo saluto! :)
     
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  12. kristiann
     
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    Wildbunch complimento x la preparazione. io ho trovato questo link è recente febbraio 2008 e dice che se nn lavori puoi riscattare pagando 4500 euro ma se dilazioni paghi interessi, invece se lavori è commisurato al reddito, ma nn paghi interessi.http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/News/20080201_RiscattoLaurea.htm secondo te a me conviene riscattare ora la laurea con 4500 euro o fra qualche mese quando verro' assunto con uno stipendio di 17 mila euro?mi pare di aver capito che se non hai un contratto di lavoro riscatti pagando 4500 annui ma se dilazioni in 10 anni paghi interessi, ma nn ne sono sicuro? guardatevi il link

    Edited by kristiann - 23/2/2008, 21:26
     
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  13. WildBunch
     
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    CITAZIONE (kristiann @ 23/2/2008, 21:00)
    Wildbunch complimento x la preparazione. io ho trovato questo link è recente febbraio 2008 e dice che se nn lavori puoi riscattare pagando 4500 euro ma se dilazioni paghi interessi, invece se lavori è commisurato al reddito, ma nn paghi interessi.http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/News/20080201_RiscattoLaurea.htm secondo te a me conviene riscattare ora la laurea con 4500 euro o fra qualche mese quando verro' assunto con uno stipendio di 17 mila euro?mi pare di aver capito che se non hai un contratto di lavoro riscatti pagando 4500 annui ma se dilazioni in 10 anni paghi interessi, ma nn ne sono sicuro? guardatevi il link

    Allora. Qualche precisazione mi sembra necessaria.

    1. Come ho avuto modo di dire nei miei precedenti post, al fine di riscattare il periodo di laurea in base alla retribuzione convenzionale (minimale della gestione previdenziale Inps - Commercianti, pari a poco meno di 15000 € nel 2008) stabilita dalla legge che ha recepito il protocollo sul welfare (L.247/07), occorre CHE NON VI SIA CONTRIBUZIONE PREGRESSA e non semplicemente CHE NON SI STIA SVOLGENDO ATTUALMENTE ATTIVITA' LAVORATIVA.

    2. 4500 € è ovviamente il costo PER OGNI ANNO CHE SI VUOLE RISCATTARE (minimale commercianti=15.000x aliquota contributiva=33%). Se vuoi riscattare l'intero periodo di studi (e magari anche il periodo di diploma di specializzazione post laurea o il dottorato di ricerca privo di apposita borsa), per calcolare l'intero onere, devi moltiplicare i circa 4500€ per ciascun anno da riscattare.

    3. Il discrimine tra chi puo' accedere al pagamento in 10 anni senza interessi e chi no, è dato dalla DATA DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI RISCATTO: se anteriore al 1° gennaio 2008, la domanda di riscatto sara' gestita secondo le vecchie regole (pagamento rateale in 5 anni, con l'applicazione degli interessi). Al fine di fruire della facoltà introdotta dalla L.247/07, nessun discrimine rappresenta il fatto che nella propria posizione assicurativa siano stati accreditati o meno dei contributi.

    4. Prima di risponderti ti chiedo: "Hai mai lavorato prima d'ora?".
    Se la risposta è positiva, allora ti suggerisco di presentare la domanda di riscatto DOPO aver assunto servizio nella tua Amministrazione: se lo facessi prima, l'onere da riscatto sarebbe calcolato sull'ultima retribuzione (annualizzata) percepita in occasione del tuo rapporto di lavoro ormai concluso ed andrebbe ad alimentare la tua posizione contributiva accesa presso l'Ente previdenziale al quale hai versato (o ti hanno versato) i contributi per la pensione.
    Se, viceversa, NON hai mai lavorato, ti suggerisco in primis di accertare lo stipendio LORDO annuale che andrai a percepire nella tua Amministrazione (17.000 € mi sembrano obiettivamente pochi). Qualora mi confermassi questo valore (17.000) sarebbe ipoteticamente piu' vantaggioso presentare subito la domanda di riscatto (pagheresti su 15.000 invece che su 17.000 €). Devo pero' ricordarti che, se presenti la domanda di riscatto DOPO aver assunto servizio nella P.A potrai dedurre dall'imponibile Irpef quanto andrai a pagare annulamente per l'onere da riscatto; se presenti la domanda PRIMA di aver assunto servizio, i tuoi genitori potranno detrarre dall'Irpef lorda da pagare, il 19% dell'onere annuo da riscatto.
     
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  14. WildBunch
     
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    CITAZIONE (akhenaton @ 23/2/2008, 20:25)
    Gentilissimo e preparatissimo Wildbunch, :D
    approfitterei anche io della tua competenza e della tua disponibilità!
    Mi sono laureata nel 1991 :smartass.gif: , con una certa calma (mi ero iscritta nel 1985 :woot: ). Fino al 2002 ho esercitato la libera professione :cry: ; dal 2002 lavoro come funzionario in regione. :sleeping.gif:
    i contributi versati alla cassa avvocati me li sono fatti restituire, causa penuria economica :cry:
    pensi che il riscatto degli anni di laurea convenga anche a me? :blink:
    ti ringrazio per la tua attenzione e ti mando un carissimo saluto! :)

    In breve.
    Ci sono 3 motivi davvero validi per cui varrebbe la pena sobbarcarsi l'onere da riscatto:

    x il primo, se con il periodo riscattato, collocato ante il 31/12/95, la tua anzianità contributiva al 31/12/95 superasse i 18 anni. In tal caso, infatti, la tua pensione sarebbe calcolata interamente col sistema retributivo, anche per i periodi versati dopo il 31/12/1995.

    x il secondo, se fossi stata assunta quale pubblico impiegato, entro il 31/12/2000 in una p.a qualsiasi ovvero anche successivamente purchè in un settore c.d "escluso" dalla privatizzazione del rapporto di lavoro nella p.a (es, magistratura, polizia, difesa- personale militare, etc). In tal caso, nel calcolo dell'indennità di fine servizio (e non del TFR!!!) sarebbe inclusa anche la laurea eventualmente riscattata.

    x il terzo, voler andare in pensione anticipatamente. Da quest'anno, infatti, il periodo riscattato è conteggiato per maturare sia il diritto che la misura della futura pensione (prima del 1° gennaio 2008, solo la misura). Ad es., alcuni riscattano la laurea (4-5 anni) per poter raggiungere i 40 anni di contributi e andarsene in pensione a prescindere dall'età anagrafica o, comunque, per raggiungere i 35 anni di contribuzione utile, abbinata all'età minima (quest'anno di 58 anni, ma già nel 2013 di 62 anni) per andare in pensione di anzianità.

    Veniamo a te. Se ho compreso bene, non rientri certamente nei casi 1 e 2 (inizio attività lavorativa nella P.A nel 2002). Inoltre, presumo tu abbia poco piu' di 40 anni (inizio studi universitari nel 1985) per cui, i 40 anni di contributi non potresti piu' raggiungerli nemmeno riscattando la laurea, mentre i 35 anni di contributi (riscattando la laurea) li potresti raggiungere a 66 anni, un'età alla quale sia gli uomini (65 anni) che le donne (60 anni) possono andare in pensione di vecchiaia con "soli" 20 anni di contributi!!!

    Per tutti i suddetti motivi, ritengo che non sussistano i presupposti di convenienza tali da suggerirti il riscatto del periodo di laurea, in quanto l'incremento della pensione che otterresti sarebbe senza dubbio poca cosa rispetto al notevole costo associato all'onere da riscatto.
     
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  15. akhenaton
     
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    :woot:
    straordinario wildbunch, non so come ringraziarti!
    chiaro e preciso! ;)
    seguirò senza dubbio i tuoi consigli.
    è un piacere incontrare persone come te su forum come questi, che in tante occasioni davvero servono ad avere informazioni utili.
    la qualità certo la fanno gli utenti, ma anche i moderatori.
    un saluto a tutti e grazie! :P
     
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124 replies since 5/2/2008, 16:23   9225 views
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