-
Rodion.
User deleted
Ciao Giskard,
è proprio vero che il diritto è opinabile. Secondo me l'eventuale azione è di una semplicità estrema, trattandosi di un banalissimo e palmare difetto di conformità.
Io da quel bollino deduco la funzione del codice (quella di essere utilizzato al concorso) e non una semplice speranza (non diversamente dalla scritta "potabile" sulle bottiglie d'acqua...). Insomma un'interpretazione secondo buona fede non dovrebbe dare adito a dubbi. Non c'era alcuna menzione alla "speranza", cioè all'incertezza sulle possibilità di utilizzo legate alla discrezionalità della Commissione. E sappiamo bene che molti di noi si sono affidati proprio alla pubblicità così congegnata. Abbiamo fatto male? questo è evidente. Così come è altrettanto evidente che il diritto serve come rimedio agli illeciti altrui.
Insomma, se si vende dichiaratamente un bene per uno scopo (e non si chiarisce che in realtà non è certa l'idoneità allo scopo), allora il venditore si assume ogni rischio.
A mio umilissimo giudizio ciò ricorre nel caso di specie.
Quanto al non comprare più codici della collana i percorsi, questo vien da se.... -
.CITAZIONE (Rodion @ 26/12/2007, 11:51)Ciao Giskard,
è proprio vero che il diritto è opinabile. Secondo me l'eventuale azione è di una semplicità estrema, trattandosi di un banalissimo e palmare difetto di conformità.
Io da quel bollino deduco la funzione del codice (quella di essere utilizzato al concorso) e non una semplice speranza (non diversamente dalla scritta "potabile" sulle bottiglie d'acqua...).
a lume di naso, come ho già scritto, il codice non è inadatto allo scopo per il quale è stato venduto, giacchè non esaurisce la sua funzione con gli esami del concorso, ma ben può essere utilizzato prima e dopo quegli esami, cioè a prescindere da quegli esami.
fin qui quello che penso dell'azione legale contro la giuffrè.
l'esempio della bottiglietta, peraltro, secondo me non è perfettamente adatto alla vicenda.
la legge chiarisce in ogni aspetto cosa è potabile e cosa non lo è, e difatti non mi risulta che la patente di potabilità consegua al giudizio di commissioni.CITAZIONE (Rodion @ 26/12/2007, 11:51)Insomma un'interpretazione secondo buona fede non dovrebbe dare adito a dubbi. Non c'era alcuna menzione alla "speranza", cioè all'incertezza sulle possibilità di utilizzo legate alla discrezionalità della Commissione.
non c'era perchè era ovvia.
era ovvio, cioè, che la giuffrè non poteva GARANTIRE in senso tecnico che il codice sarebbe stato ammesso, perchè quella decisione spettava all'amministrazione.
poteva garantire, nell'ambito di una normale alea, che il codice, non essendo stato redatto in palese contrasto con le norme che ne disciplinano l'ammissibilità, sarebbe stato, appunto ammissiBILE (e non già "ammesso")
non a caso, il codice è effettivamente stato ammesso, sia pure con le note limitazioni.
residuava quella discrezionalità sulla quale non mi permetto di intrattenervi, perchè ne sapete quasi tutti più di me.CITAZIONE (Rodion @ 26/12/2007, 11:51)E sappiamo bene che molti di noi si sono affidati proprio alla pubblicità così congegnata. Abbiamo fatto male? questo è evidente. Così come è altrettanto evidente che il diritto serve come rimedio agli illeciti altrui.
Insomma, se si vende dichiaratamente un bene per uno scopo (e non si chiarisce che in realtà non è certa l'idoneità allo scopo), allora il venditore si assume ogni rischio.
A mio umilissimo giudizio ciò ricorre nel caso di specie.
Quanto al non comprare più codici della collana i percorsi, questo vien da se...
stante la platea dei potenziali ricorrenti, se davvero la giuffrè volesse resistere, credo avrebbe gioco facile nello spiegare che chi si accinge a sostenere il concorso per uditore giudiziario ha ben chiari i ruoli degli editori e dei commissari.
i primi stampano libri, più o meno conformi alle regole del gioco, e impegnano la loro parola e nulla più circa il rispetto di quelle regole, i secondi applicano quelle regole.
è fatale che sullo stesso oggetto, quando residuano margini di apprezzamento, ci possano essere divergenze di opinioni, e ci possa scappare la vittima.
PS
questo è uno di quei casi nei quali sarei felice di sbagliarmi
. -
Rodion.
User deleted
Ciao Giskard,
spero davvero che sia tu a sbagliarti.
Non tanto per l'esito di una causa che alla fine probabilmente, una volta sbollita l'incazzatura, non farò in quanto ho cose ben più importanti a cui pensare che star dietro ai mezzucci di pubblicità scorretta di una casa editrice e di autori recidivi.
Quanto per il fatto che altrimenti vorrebbe dire che di diritto non capisco davvero un tubo e che Fumu farà davvero bene a bocciarmi!
Confesso la mia ignoranza sul ruolo degli editori, ma continuo a ritenere che se su un codice si mette una certa scritta che lo differenzia dagli altri codici, di cui il venditore si giova, quella scritta indica una precisa funzione del codice. Se il codice viene in parte meno a quella funzione si potrebbe addirittura ipotizzare l'aliud pro alio!
Ci terrei che non passi il messaggio che sulla copertina dei codici (o di qualsiasi altra pubblicazione) possano essere apposte scritte ingannevoli, tanto poi è colpa dell'acquirente se si è affidato a quanto indicato o non ha controllato nel dettaglio il contenuto dell'intera pubblicazione.
Sulla rilevanza della discrezionalità della commissione in questa vicenda potremmo poi discettare per anni e sono sicuro rimarremmo delle nostre posizioni.
Ci vorrebbe un giudice...Speriamo che, a prescindere dal codice (che in civile non ho nemmeno aperto, sic!), qualcuno di noi possa esserlo presto...alla faccia della Giuffrè!
. -
cancelliere.
User deleted
una occhiata veloce in materia di pubblicità e/o comunicazioni ingannevoli?
saluti e buone feste a tutti!!!
. -
chanel.n.5.
User deleted
Ciao Rodion,
..io penso che tu abbia proprio ragione... sai il giorno che ho consegnato il codici, la mattina sono andata comperarmi un codici civile di riserva.. eh..cosa ho visto? improvvisamente l'adesivoarancione era sparito dai codici... al meno mi pare.. perchè stavo sclerando con i commessi..
Però ti vorrei dire ...ne vale veramente la pena?
..io sono una persona diciamo "lancia in resta".. un pò per la tensione del concorso, un pò perchè sono veramente esausta.. mi impegno sempre al massimo,.. e il risultato? farmi prendere in giro da gente senza scrupoli, piuttosto che essere considerata una povera cretina da chi non rispetta le regole... Vogliamo parlare di chi, poi, non aspetta altro che umilairti per mostrare la sua superiorità.. (parenti compresi ovviamente..perchè le mie cugine sono sposate, felici, con una magnifica casa.. e io? niente di tutto questo... lo so sono stupidate.. che però quando non sono dell'umore giusto mi pesano enormemente.. )
mi sto però rendendo conto che sto rischiando di diventare come una mia conoscente ... che soprannomino "il generale".. per il suo atteggiamento sempre veemente..parla sempre con un tono di voce altissimo... insomma una per quanto mi riguarda veramente insopportabile.. e non desidero diventare così..
Penso a Fulsere.. quando dice che cerca di essere la persona che vorrebbe incontrare.. e soprattutto l'esampio di mia mamma... devo essere contenta perchè posso fare quello che voglio: realizzare un sogno grandissimo.. e non è poco pensando i soldi necessari.. Non sono assimilabili ai cd furbi.. e questo mi deve pagare più di qualunque sbruffonata debba sopportare.. Per quanto mi riguarda è difficilissimo.. a volte vado in crisi.. depressione totale penso di essere sbagliata io.. Però bisogna essere forti..
Tutto questo per dirti che prima di fare qualunque cosa..aspetta ti passi il nervoso... scusa per averti annoiato..
. -
fantola.
User deleted
CITAZIONE (*allyna* @ 16/10/2007, 10:55)Perchè esistono rimborsi per una cosa del genere?
E di quanto dovrebbero essere?
credo che si dovrebbero chiedere i rimborsi agli autori dei codici, se hanno scritto sulla copertina che erano ammessi al concorso, in solido ovviamente con la giuffrè.
