Posts written by aladom

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    CITAZIONE (rosso rubino @ 20/9/2012, 14:00) 
    tornando in topic... novità dal ministero?

    Al momento nessuna. Occorre attendere con pazienza che venga pubblicata la Gazzetta Ufficiale col bando.

    Ciao , buono studio :)
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    CITAZIONE (queenlizard86 @ 19/9/2012, 22:11) 
    CITAZIONE (Nanà1982 @ 19/9/2012, 21:53) 
    Non è che hai fatto un copia e incolla da internet ed è un problema di formattazione del testo?

    :woot: :woot: :woot:

    ho fatto copia e incolla da internet per la nota numero setteeeeeeeeeeee :blochschock.gif:
    cacchio, in effetti dopo quel copia incolla mi aveva cambiato l'interlinea e da lì sono iniziati i casini :ilcannaperplesso.gif:
    oggi ho anche scoperto che le note anzichè in Times new roman stavano in Colibri <_<

    e mo' che faccio??? :trumanfailtimido.gif:

    P.S. a Nanà nessuno la frega! neanche Word! :toccodiassadhon.gif: :giskardapprova.gif:

    Puoi provare a selezionare tutto il testo della nota e applicare la formattazione secondo i parametri predefiniti da word o secondo quelli che devono essere osservati per la redazione della tesi. Attenzione ad eventuali tabelle o a collegamenti ipertestuali e, soprattutto, all'interlinea, al colore dei caratteri e ai parametri impostati per il paragrafo (se, ad es. è stata spuntata l'opzione "mantieni insieme il paragrafo" o qualcosa di simile).

    Ciao :)
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    :levitaonholiday.gif: :levitaonholiday.gif: :levitaonholiday.gif:

    E' periodo di festeggiamenti sul Forum...

    BUON COMPLEANNO , *puck*, vero e proprio "vulcano" di simpatia!

    :levitaonholiday.gif: :levitaonholiday.gif: :levitaonholiday.gif:
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    CITAZIONE (leozinho @ 18/9/2012, 19:22) 
    ritorno su questo forum dopo alcuni anni....ho presentato la domanda per GOT e VPO non ricordo se nel 2007 o nel 2008....sono ancora ancora valide quelle graduatorie? come si fa per consultarle?

    Ciao e ben tornato!:)

    Le graduatorie dovrebbero essere ancora valide.
    Per consultarle, puoi provare a questo link: http://appinter.csm.it/got_vpo/magonor/showBoll.php Se non funziona vai sulla home page del sito del CSM: nei riquadri laterali dovrebbe esserci una sezione dedicata alla magistratura onoraria.

    Buona serata :)
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    Grazie per gli auguri tardivi! :)

    CITAZIONE (Satanspond @ 18/9/2012, 00:05) 
    ...cut...
    Questo compie gli anni tutti gli anni! Che palle! :D :prrrrrrrrrrrrrr.gif:

    :P :P

    :unsure: ... Anche se fossi nato il 29 febbraio, non sarebbe cambiato molto :blochnonlosa.gif:
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    CITAZIONE (Viro03 @ 18/9/2012, 13:43) 
    CITAZIONE (dreamonfire @ 17/9/2012, 17:20) 
    Ancora nessuna notizia dalla casa editrice...
    Intanto, vorrei sapere se qualcuno può sintetizzare le differenze tra Luiso e Balena...per il momento non ho modo di andare a visionare i testi in libreria...il Luiso l'ho consultato on line e mi ha fatto un'ottima impressione, però vorrei approfondire la conoscenza anche del Balena, ma purtroppo in rete non si trovano estratti nè anteprime...
    Grazie! :)

    Gentile dreamonfire, ho ricevuto stamane l'e mail di risposta dalla casa editrice Giuffrè sulla prossima uscita del testo di Luiso. Mi hanno indicato come prossima data di edizione settembre 2013. Ora ti chiedo e chiedo a chi ne ha contezza dei forumisti, se conviene studiare sul Luiso, pur essendo di gennaio 2011 o, in alternativa, studiare sul Balena che, pur essendo aggiornato, ho letto essere considerato un testo poco approfondito rispetto al Luiso. Quest'ultimo, da come letto nei post precedenti, rappresenta il mix tra semplicità, scorrevolezza e approfondimento! Insomma l'ideale, per una materia importante quanto "antipatica" (per me) come procedura civile. Sono molto indecisa e confusa, perchè non vorrei sbagliare! Per questo mi rivolgo a voi per un consiglio su quale testo acquistare!! Un caro saluto a tutti!! :)

    Ho lo stesso problema: ho acquistato i cinque volumi del Luiso del 2011 e, dunque, non aggiornato alle novità recenti. Mi hanno consigliato di studiare abbinandolo all'edizione più recente del codice esplicato della Simone, ma ancora non ho proceduto all'ulteriore acquisto .

    Ciao :)
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    Grazie di cuore, carissimi! :camillashine.gif: :camillashine.gif:

    Al termine di una giornata assai impegnativa, l'affetto vostro e di coloro che si sono in qualche modo fatti presenti contribuisce molto ad alleviare la sensazione di stanchezza.

    Un abbraccio a tutti voi. :)
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    CITAZIONE (Ygoro @ 15/9/2012, 17:08) 
    Ciao a tutti
    ho da poco acquistato l'ultima edizione del Caringella, ma non riesco a trovare la parte relativa alle fonti di diritto comunitario e internazionale.
    possibile che non ci siano???

    E' possibile: nella quarta edizione (di poco precedente <_< ), c'è solo qualche accenno sparso qua e là e nel capitolo specificamente dedicato alle fonti si sofferma solo su quelle secondarie interne.

    Se ti occorre questa parte, la puoi trovare trattata diffusamente (anche troppo) nel Corso in due volumi che lo stesso autore ha pubblicato per la Giuffré.

    Spero utile

    Ciao :)
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    Tutto rinviato alla G.U. del 27/11/2012.

    Ecco il link allo scarno comunicato: http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/def...invio_prove.pdf

    Portiamo pazienza e qualcosa accadrà :rolleyes: :camillaforpresident.gif:

    Ciao :)
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    Ho chiamato oggi: una gentilissima (ma evidentemente pressata da tante telefonate) impiegata mi ha detto che la commissione dovrebbe riprendere i lavori in questi giorni. Mi ha detto di richiamare intorno al 10 di ottobre per sapere qualcosa.

    Attendiamo fiduciosi :camillaforpresident.gif:

    Ciao :)
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    Una risposta al volo.

    Credo che i buoni pasto si debbano considerare come parte integrante della retribuzione.
    Tenendo conto che essi hanno un valore equivalente ad una somma concordata o determinata in sede di contrattazione, nelle somme dovute dal "tuo" terzo debitore dovrebbe essere conteggiata una somma pari all'ammontare complessivo dei buoni non corrisposti.

    Talvolta, i buoni pasto sono stati considerati come oggetto di contrattazione a compensazione della mancata previsione della cd. pausa pranzo. Puoi trovare qualche spunto utile qui: www.diritto.it/art.php?file=/archivio/28566.html

    Ciao :)
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    CITAZIONE (Solèr1 @ 29/7/2012, 11:28) 
    Io non vorrei sempre criticare la Rai ma mi chiedo come mai la Rai usi 2 canali del digitale (raisport 1 e raisport 2) per trasmettere interessanti tornei di rubamazzetto invece di utilizzarli per trasmettere le Olimpiadi che vanno solo su Rai2 e quindi i conduttori sono costretti a passarsi in continuazione la linea per seguire molti eventi che vanno in contemporanea passando quindi dagli 8 secondi dedicati al canottaggio agli 11 secondi dedicati al ping pong e per finire coi 15 secondi dedicati al tiro al piattello con la conseguenza che non ci capisco una mazza di quanto sta accadendo a Londra....
    Probabilmente ci saranno vincoli economici, costi insopportabili, contratti stipulati con altri soggetti ecc. ecc... che non permettono di utilizzare più canali però le Olimpiadi meriterebbero una copertura migliore....

    Concordo pienamente e rincaro la dose: non riesco a spiegarmi perchè al mattino presto non mandino in onda le repliche o le sintesi delle gare più importanti della giornata precedente, come invece avveniva quando esistevano solo rai 1 e rai 2, mentre rai 3 era visibile solo in alcune zone.
    Questa mattina speravo di rivedere la gara di ciclismo e la gara del tiro con l'arco: su rai sport 1 trasmettevano la replica di una trasmissione in bianco e nero con personaggi intervistati, che ora probabilmente sono defunti o ultracentenari. Su raisport2 invece mandavano in onda la replica di Russia-Repubblica Ceca dei recenti europei di calcio, mentre il torneo olimpico di calcio mi pare sia iniziato da tre giorni. :wacko:

    E alla radio non va meglio. :angry:
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    Visto che già qualcuno si agita per mettere in croce un altro magistrato coraggioso impegnato nelle indagini sulla morte del dott. Borsellino, riporto il testo del discorso pronunciato dal dott. Scarpinato, in occasione delle manifestazioni organizzate per ricordare la figura dell'illustre predecessore.
    Ciò a futura memoria, poichè ritengo che le immancabili polemiche aizzate ad arte dai "soliti noti" riusciranno a far dimenticare le parole che ha effettivamente pronunciato il dott. Scarpinato (e che condivido una ad una), ovvero a distorcerne il significato.

    CITAZIONE
    Caro Paolo. Lettera del procuratore generale di Caltanissetta letta in via D'Amelio il 19 luglio scorso

    di Roberto Scarpinato - 22 luglio 2012

    Caro Paolo,
    oggi siamo qui a commemorarti in forma privata perché più trascorrono gli anni e più diventa imbarazzante il 23 maggio ed il 19 luglio partecipare alle cerimonie ufficiali che ricordano le stragi di Capaci e di via D’Amelio.

    Stringe il cuore a vedere talora tra le prime file, nei posti riservati alle autorità, anche personaggi la cui condotta di vita sembra essere la negazione stessa di quei valori di giustizia e di legalità per i quali tu ti sei fatto uccidere; personaggi dal passato e dal presente equivoco le cui vite – per usare le tue parole - emanano quel puzzo del compromesso morale che tu tanto aborrivi e che si contrappone al fresco profumo della libertà.

    E come se non bastasse, Paolo, intorno a costoro si accalca una corte di anime in livrea, di piccoli e grandi maggiordomi del potere, di questuanti pronti a piegare la schiena e a barattare l’anima in cambio di promozioni in carriera o dell’accesso al mondo dorato dei facili privilegi.

    Se fosse possibile verrebbe da chiedere a tutti loro di farci la grazia di restarsene a casa il 19 luglio, di concederci un giorno di tregua dalla loro presenza.

    Ma, soprattutto, verrebbe da chiedere che almeno ci facessero la grazia di tacere, perché pronunciate da loro, parole come Stato, legalità, giustizia, perdono senso, si riducono a retorica stantia, a gusci vuoti e rinsecchiti.

    Voi che a null’altro credete se non alla religione del potere e del denaro, e voi che non siete capaci di innalzarvi mai al di sopra dei vostri piccoli interessi personali, il 19 luglio tacete, perché questo giorno è dedicato al ricordo di un uomo che sacrificò la propria vita perché parole come Stato, come Giustizia, come Legge acquistassero finalmente un significato e un valore nuovo in questo nostro povero e disgraziato paese.

    Un paese nel quale per troppi secoli la legge è stata solo la voce del padrone, la voce di un potere forte con i deboli e debole con i forti.

    Un paese nel quale lo Stato non era considerato credibile e rispettabile perché agli occhi dei cittadini si manifestava solo con i volti impresentabili di deputati, senatori, ministri, presidenti del consiglio, prefetti, e tanti altri che con la mafia avevano scelto di convivere o, peggio, grazie alla mafia avevano costruito carriere e fortune.

    Sapevi bene Paolo che questo era il problema dei problemi e non ti stancavi di ripeterlo ai ragazzi nelle scuole e nei dibattiti, come quando il 26 gennaio 1989 agli studenti di Bassano del Grappa ripetesti:

    “Lo Stato non si presenta con la faccia pulita .. Che cosa si è fatto per dare allo Stato.. una immagine credibile?.... La vera soluzione sta nell’invocare, nel lavorare affinché lo Stato diventi più credibile, perché noi ci dobbiamo identificare di più in queste istituzioni”.

    E a un ragazzo che ti chiedeva se ti sentivi protetto dallo Stato e se avessi fiducia nello Stato, rispondesti:

    “No, io non mi sento protetto dallo Stato perché quando la lotta alla mafia viene delegata solo alla magistratura e alle Forze dell’Ordine, non si incide sulle cause di questo fenomeno criminale”

    E proprio perché eri consapevole che il vero problema era restituire credibilità allo Stato, hai dedicato tutta la vita a questa missione.

    Nelle cerimonie pubbliche ti ricordano soprattutto come un grande magistrato, come l’artefice insieme a Giovanni Falcone del maxiprocesso che distrusse il mito della invincibilità della mafia e riabilitò la potenza dello Stato.

    Ma tu e Giovanni siete stati molto di più che dei magistrati esemplari.

    Siete stati soprattutto straordinari creatori di senso.

    Avete compiuto la missione storica di restituire lo Stato alla gente, perché grazie a voi e a uomini come voi per la prima volta nella storia di questo paese lo Stato si presentava finalmente agli occhi dei cittadini con volti credibili nei quali era possibile identificarsi ed acquistava senso dire “Lo Stato siamo noi”.

    Ci avete insegnato che per costruire insieme quel grande Noi che è lo Stato democratico di diritto, occorre che ciascuno ritrovi e coltivi la capacità di innamorarsi del destino degli altri.

    Nelle pubbliche cerimonie ti ricordano come esempio del senso del dovere.

    Ti sottovalutano, Paolo, perché la tua lezione umana è stata molto più grande.

    Ci hai insegnato che il senso del dovere è poca cosa se si riduce a distaccato adempimento burocratico dei propri compiti e a obbedienza gerarchica ai superiori.

    Ci hai detto chiaramente che se tu restavi al tuo posto dopo la strage di Capaci sapendo di essere condannato a morte, non era per un astratto e militaresco senso del dovere, ma per amore, per umanissimo amore.

    Lo hai ripetuto la sera del 23 giugno 1992 mentre commemoravi Giovanni, Francesca, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

    Parlando di Giovanni dicesti: "perché non è fuggito, perché ha accettato questa tremenda situazione, perché mai si è turbato, perché è stato sempre pronto a rispondere a chiunque della speranza che era in lui? Per amore! La sua vita è stata un atto di amore verso questa sua città, verso questa terra che lo ha generato..."

    Questo dicesti la sera del 23 giugno 1992, Paolo, parlando di Giovanni, ma ora sappiamo che in quel momento stavi parlando anche di te stesso e ci stavi comunicando che anche la tua scelta di non fuggire, di accettare la tremenda situazione nella quale eri precipitato, era una scelta d’amore perché ti sentivi chiamato a rispondere della speranza che tutti noi riponevamo in te dopo la morte di Giovanni.

    Ti caricammo e ti caricasti di un peso troppo grande: quello di reggere da solo sulle tue spalle la credibilità di uno Stato che dopo la strage di Capaci sembrava cadere in pezzi, di uno Stato in ginocchio ed incapace di reagire.

    Sentisti che quella era divenuta la tua ultima missione e te lo sentisti ripetere il 4 luglio 1992, quando pochi giorni prima di morire, i tuoi sostituti della Procura di Marsala ti scrissero: “…la morte di Giovanni e di Francesca è stata per tutti noi un po’ come la morte dello Stato in questa Sicilia. Le polemiche, i dissidi, le contraddizioni che c’erano prima di questo tragico evento e che, immancabilmente, si sono ripetute anche dopo, ci fanno pensare troppo spesso che non ce la faremo, che lo Stato in Sicilia è contro lo Stato e che non puoi fidarti di nessuno. Qui il tuo compito personale, ma sai bene che non abbiamo molti altri interlocutori: sii la nostra fiducia nello Stato”

    Missione doppiamente compiuta, Paolo.

    Se riuscito con la tua vita a restituire nuova vita a parole come Stato e Giustizia, prima morte perché private di senso.

    E sei riuscito con la tua morte a farci capire che una vita senza la forza dell’amore è una vita senza senso; che in una società del disamore nella quale dove ciò che conta è solo la forza del denaro ed il potere fine a se stesso, non ha senso parlare di Stato e di Giustizia e di legalità.

    E dunque per tanti di noi è stato un privilegio conoscerti personalmente e apprendere da te questa straordinaria lezione che ancora oggi nutre la nostra vita e ci ha dato la forza necessaria per ricominciare quando dopo la strage di via D’Amelio sembrava - come disse Antonino Caponnetto tra le lacrime - che tutto fosse ormai finito.

    Ed invece Paolo, non era affatto finita e non è finita.

    Come quando nel corso di una furiosa battaglia viene colpito a morte chi porta in alto il vessillo della patria, così noi per essere degni di indossare la tua stessa toga, abbiamo raccolto il vessillo che tu avevi sino ad allora portato in alto, perché non finisse nella polvere e sotto le macerie.

    Sotto le macerie dove invece erano disposti a seppellirlo quanti mentre il tuo sangue non si era ancora asciugato, trattavano segretamente la resa dello Stato al potere mafioso alle nostre spalle e a nostra insaputa.

    Abbiamo portato avanti la vostra costruzione di senso e la vostra forza è divenuta la nostra forza sorretta dal sostegno di migliaia di cittadini che in quei giorni tremendi riempirono le piazze, le vie, circondarono il palazzo di giustizia facendoci sentire che non eravamo soli.

    E così Paolo, ci siamo spinti laddove voi eravate stati fermati e dove sareste certamente arrivati se non avessero prima smobilitato il pool antimafia, poi costretto Giovanni ad andar via da Palermo ed infine non vi avessero lasciato morire.

    Abbiamo portato sul banco degli imputati e abbiamo processato gli intoccabili: presidenti del Consiglio, ministri, parlamentari nazionali e regionali, presidenti della Regione siciliana, vertici dei Servizi segreti e della Polizia, alti magistrati, avvocati di grido dalle parcelle d’oro, personaggi di vertice dell’economia e della finanza e molti altri.

    Uno stuolo di sepolcri imbiancati, un popolo di colletti bianchi che hanno frequentato le nostre stesse scuole, che affollano i migliori salotti, che nelle chiese si battono il petto dopo avere partecipato a summit mafiosi.

    Un esercito di piccoli e grandi Don Rodrigo senza la cui protezione i Riina, i Provenzano sarebbero stati nessuno e mai avrebbero osato sfidare lo Stato, uccidere i suo rappresentanti e questo paese si sarebbe liberato dalla mafia da tanto tempo.

    Ma, caro Paolo, tutto questo nelle pubbliche cerimonie viene rimosso come se si trattasse di uno spinoso affare di famiglia di cui è sconveniente parlare in pubblico.

    Così ai ragazzi che non erano ancora nati nel 1992 quando voi morivate, viene raccontata la favola che la mafia è solo quella delle estorsioni e del traffico di stupefacenti.

    Si racconta che la mafia è costituta solo da una piccola minoranza di criminali, da personaggi come Riina e Provenzano.

    Si racconta che personaggi simili, ex villici che non sanno neppure esprimersi in un italiano corretto, da soli hanno tenuto sotto scacco per un secolo e mezzo la nostra terra e che essi da soli osarono sfidare lo Stato nel 1992 e nel 1993 ideando e attuando la strategia stragista di quegli anni.

    Ora sappiamo che questa non è tutta la verità.

    E sappiamo che fosti proprio tu il primo a capire che dietro i carnefici delle stragi, dietro i tuoi assassini si celavano forze oscure e potenti.

    E per questo motivo ti sentisti tradito, e per questo motivo ti si gelò il cuore e ti sembrò che lo Stato, quello Stato che nel 1985 ti aveva salvato dalla morte portandoti nel carcere dell’Asinara, questa volta non era in grado di proteggerti, o, peggio, forse non voleva proteggerti.

    Per questo dicesti a tua moglie Agnese:

    “Mi ucciderà la mafia, ma saranno altri che mi faranno uccidere, la mafia mi ucciderà quando altri lo consentiranno”

    Quelle forze hanno continuato ad agire Paolo anche dopo la tua morte per cancellare le tracce della loro presenza.

    E per tenerci nascosta la verità, è stato fatto di tutto e di più.

    Pochi minuti dopo l’esplosione in Via D’Amelio mentre tutti erano colti dal panico e il fumo oscurava la vista, hanno fatto sparire la tua agenda rossa perché sapevano che leggendo quelle pagine avremmo capito quel che tu avevi capito.

    Hanno fatto sparire tutti i documenti che si trovavano nel covo di Salvatore Riina dopo la sua cattura.

    Hanno preferito che finissero nella mani dei mafiosi piuttosto che in quelle dei magistrati.

    Hanno ingannato i magistrati che indagavano sulla strage con falsi collaboratori ai quali hanno fatto dire menzogne.

    Ma nonostante siano ancora forti e potenti, cominciano ad avere paura.

    Le loro notti si fanno sempre più insonni e angosciose, perché hanno capito che non ci fermeremo, perché sanno che è solo questione di tempo.

    Sanno che riusciremo a scoprire la verità.

    Sanno che uno di questi giorni alla porta delle loro lussuosi palazzi busserà lo Stato, il vero Stato quello al quale tu e Giovanni avete dedicato le vostre vite e la vostra morte.

    E sanno che quel giorno saranno nudi dinanzi alla verità e alla giustizia che si erano illusi di calpestare e saranno chiamati a rendere conto della loro crudeltà e della loro viltà dinanzi alla Nazione.

    www.antimafiaduemila.com/2012072238...caro-paolo.html

    Edited by aladom - 26/7/2012, 16:15
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    CITAZIONE (Bev @ 23/7/2012, 13:34) 
    Grazie aladom! Quali testi mi puoi consigliare per la preparazione della prova scritta? Per costituzionale pensavo di usare il manuale simone, perchè non penso serva approfondirlo oltre misura. Per amministrativo e processo invece non saprei..soprattutto la seconda prova scritta mi sembra un po' particolare.

    Per costituzionale, il simone potrebbe andar bene, o al limite, il manuale che usavi all'università. Circa amministrativo, se stai studiando per il concorso in magistratura, i manuali che hai potrebbero andare più che bene. Per la seconda prova occorrerebbe procurarsi un formulario, aggiornato al nuovo processo (sperando che non abbia costi esorbitanti... :wacko: )


    CITAZIONE (Gallista @ 24/7/2012, 11:27) 
    scusate io nn trovo più la ricevuta.. che mi consgliate? vi ricordate se veniva inviata una copia all'email? grazie mille

    Non saprei: potresti provare a collegarti al sito del Formez ed inserire le tue credenziali: se non dovesse esser disponibile la ricevuta in formato pdf, potresti richiedere che te ne inviino una copia.

    Ciao :)
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    CITAZIONE (Ningun @ 21/7/2012, 00:52) 
    ma i quiz li prepubblicano?

    si. il 15/10 ;)
1537 replies since 2/3/2006
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