RICHIESTA DI CONSULENZA LEGALE

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    pilota di tradizione. dal 2009

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    la situazione dei commercialisti è diversa.
    per i commercialisti, gli architetti e tutto il resto non c'è nessun divieto di esercizio della professione...

    valucciapa, ho perso un sacco di tempo per te e tu nemmeno ti sei letta la 662 wink.gif

    la 662 detta il principio generale (il dipendente a part time, in det. casi, può esercitare la professione che gli pare)

    la riforma del 2003 deroga al principio (gli avvocati, e solo loro, non possono esercitare e devono cancellarsi dall'Albo, o comunque non possono iscriversi)

    postilla, ovvia ma forse ci vuole:

    1) le regioni non hanno potestà legislativa in materia (fidatevi.. biggrin.gif )

    2) la prassi non deroga alla legge (al paese mio smile.gif ). quando capita è lavoro per il giudice.

    ciao

    dimenticavo: la riforma del 2003 è stata portata avanti da forza italia.
    giusto per chiarire chi devi ringraziare.
     
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  2. gioia fugace
     
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    il praticante non abilitato al patrocinio (quello che non paga nessuna tassa o contributo, per intenderci) può rimanere iscritto nel registro dei praticanti senza incorrere in nessuno dei divieti posti dalle leggi 662/96 (part-time, ecc..) e del 2003 (divieto di iscrizione all'albo degli avvocati).

    il praticante abilitato al patrocinio (quello che paga i contributi di iscrizione e previdenziali) invece incorre nelle limitazioni di carattere generale di cui alla legge 662 (necessità di mettersi in part time, ecc...) ma non nel divieto di iscrizione di cui alla legge del 2003 (o 2004, non ricordo).
     
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  3. il_grande_pdor_figlio_di_kmer
     
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    Gis la tua "precisazione" mi sembra errata. Chi ha posto il quesito non ha detto di essere già stata assunta, ma di essere risultata vincitrice di concorso che è cosa ben diversa...
    Quando ho fatto domanda per l'iscrizione all'albo dei praticanti avvocati mi hanno fatto firmare una serie di moduli in cui dichiaravo, tra le altre cose, di non svolgere attività per la PA...
    Non sono di certo io a dire che per i praticanti, salvo che non sia la legge a disporre diversamente, si applicano le stesse regole previste per gli avvocati.
     
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    pilota di tradizione. dal 2009

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    nel suo primo messaggio valucciapa ha scritto
    "anche noi SEMPLICI PARTICANTI DOBBIAMO CANCELLARCI DA RELATIVO ALBO"
    ed io ho desunto "praticante non abilitata al patrocinio"

    nel suo secondo ha scritto
    "nel caso di specie nn sono un praticante abilitato ma semplice. "
    chiarendo ogni dubbio (che io, forse presuntuosamente, non avevo).

    ***

    sul resto non saprei che dire: io uso argomentare riferendomi a norme e disposizioni.
    quando proprio non ci sono nè norme nè disposizioni, anche il ragionamento ha le sue regole..

    in buona sostanza, prima di dedicarci ad altro, mi sai indicare come motiveresti il licenziamento di una dipendente iscritta al registro dei praticanti avvocati?
    scriveresti che ai praticanti si applicano le regole degli avvocati?

    hai fatto caso al fatto che se la legge dispone il divieto di iscrizione all'albo dergli avvocati, e non a quello dei praticanti, per usare la categoria logica che ti è cara, è appunto la legge che "dispone diversamente" cioè che detta una norma per gli avvocati ed una (per implicito) diversa per i praticanti?
    un saluto
     
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  5. il_grande_pdor_figlio_di_kmer
     
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    Motiverei il licenziamento richiamando le norme che prevedono l'incompatibilità tra la professione forense e il lavoro nella PA.
    Non sono abituato a memorizzare o citare numeri, da sempre preferisco soffermarmi su concetti e contenuti.

    Edited by il_grande_pdor_figlio_di_kmer - 11/3/2006, 18:10
     
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  6. gioia fugace
     
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    l'equivoco sorge perchè molti dirigenti di p.a. (anche laureati in giurisprudenza) ignorano che l'iscrizione nel registro dei praticanti avvocati prevede due modalità distinte e separate: in particolare, a differenza delle altre libere professioni (non mi risulta, ad esempio, che un medico possa esercitare la professione medica prima di aver superato il relativo esame di abilitazione), il praticante può chiedere, dopo un anno di iscrizione e sempre che lo voglia, di essere abilitato al patrocinio avanti le giurisdizioni inferiori per un periodo massimo di sei anni.
    Molti praticanti addirittura sono convinti che finito il primo anno di pratica sia obbligatorio chiedere l'abilitazione con relativo pagamento della tassa annuale di iscrizione e contributi previdenziali (il che, ovviamente, non è).

    è chiaro dunque che chi è iscritto nel registro dei praticanti al solo fine di conseguire il certificato di compiuta pratica non esercita alcun mestiere o professione e pertanto non c'è nessuna incompatibilità e può anche omettere di comunicarlo al proprio datore di lavoro pubblico o privato che sia.
     
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  7. valucciapa
     
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    ho deciso che nn dichara nulla nel modulo relativo all'incompatibilità, visto che nn ho nulla da dichiarare!!...certo la cosa nn mi fa stare molto traqnuilla...perchè cmq nn mi piace sentirmi in difetto...visto che me lo fanno pesare...l'unica cosa che mi preoccupa è che altri miei futuri colleghi nn sentono ragioni e volgiono cancellarsi...vi tengo aggiornati e grazie ancora per i votri contributi

    ho deciso che nn dichara nulla nel modulo relativo all'incompatibilità, visto che nn ho nulla da dichiarare!!...certo la cosa nn mi fa stare molto traqnuilla...perchè cmq nn mi piace sentirmi in difetto...visto che me lo fanno pesare...l'unica cosa che mi preoccupa è che altri miei futuri colleghi nn sentono ragioni e volgiono cancellarsi...vi tengo aggiornati e grazie ancora per i votri contributi
     
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    CITAZIONE (il_grande_pdor_figlio_di_kmer @ 11/3/2006, 18:09)
    Motiverei il licenziamento richiamando le norme che prevedono l'incompatibilità tra la professione forense e il lavoro nella PA.
    Non sono abituato a memorizzare o citare numeri, da sempre preferisco soffermarmi su concetti e contenuti.

    ok.

    mi permetto di replicare che

    a) quando si licenzia una persona una sbirciatina alle norme occorre darla, altrimenti le conseguenze possono essere nefaste, anche per il licenziante

    b) il praticante è diverso dall'avvocato, e la legge ha ben presente la distinzione.

    affermare il contrario senza dare spiegazioni non è un modo di argomentare, a mio modesto avviso.

    (anche io mi soffermo sui concetti.
    il punto è vedere come ci si sofferma)

    Edited by giskard - 11/3/2006, 20:20
     
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  9. il_grande_pdor_figlio_di_kmer
     
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    secondo me fai una cosa avventata. Magari altri in graduatoria che hanno interesse a che tu venga esclusa potrebbero segnalare la cosa . Il tutto poi per cosa visto che ormai un lavoro lo tieni?
     
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    pdor, ma le norme le hai lette?
    cosa ne pensi?
    trovi che la PA possa licenziare valuccia sulla base dei "principi" che equiparano praticanti e avvocati??
     
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  11. valucciapa
     
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    ...SCUSAMI Pdor, innanzitutto non condivido la tua frase:"tanto un aloro lo tienti"...nn ha senso che mi venga tolto un mio diritto legittimo quale quello di abiliatrmi per un capriccio della P.A. o solo perchè si mettono a fare i finti legislatori ..creando norme che manco esistono ....mi sono laureata in legge , ho fatto due anni, o quasi , di pratica e se permetti l'abilitazione voglio prendermela,...anche perchè Io personalemnte nella vita nn mi accontento mai e voglio andare sempre avanti...non voglio negarmi la possibilità di accedere a dei corcorsi quali quello per L'avvocatura dello stato o per diventare avvocato ad esempio dell' Inps, che potrei farli solo con un titolo di avvocato acquisito...Dunque il fatto di aver vinto questo concorso nn deve essere un motivo per precludermi altre strade..e poi se fosse un motivo legittimo , normativamente stigmatizzato , conosciuto e conoscibile mi stava bene, l'avrei saputo e avrei scelto di consegueza..così No..nn mi sembra un comportamento legittimo soprattutto dato che più volte ho chiesto quale fosse LA NORMA o la circolare a cui potessi fare riferimento e nn mi hanno detto niente...scusate gli errori ma la tastier a del pc va per i fatti suoi...
     
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    CITAZIONE (valucciapa @ 11/3/2006, 20:57)
    ...SCUSAMI Pdor, innanzitutto non condivido la tua frase:"tanto un aloro lo tienti"...nn ha senso che mi venga tolto un mio diritto legittimo quale quello di abiliatrmi per un capriccio della P.A. o solo perchè si mettono a fare i finti legislatori ..creando norme che manco esistono ....mi sono laureata in legge , ho fatto due anni, o quasi , di pratica e se permetti l'abilitazione voglio prendermela,...anche perchè Io personalemnte nella vita nn mi accontento mai e voglio andare sempre avanti...non voglio negarmi la possibilità di accedere a dei corcorsi quali quello per L'avvocatura dello stato o per diventare avvocato ad esempio dell' Inps, che potrei farli solo con un titolo di avvocato acquisito...Dunque il fatto di aver vinto questo concorso nn deve essere un motivo per precludermi altre strade..e poi se fosse un motivo legittimo , normativamente stigmatizzato , conosciuto e conoscibile mi stava bene, l'avrei saputo e avrei scelto di consegueza..così No..nn mi sembra un comportamento legittimo soprattutto dato che più volte ho chiesto quale fosse LA NORMA o la circolare a cui potessi fare riferimento e nn mi hanno detto niente...scusate gli errori ma la tastier a del pc va per i fatti suoi...

    L'unica precauzione per me è quella che giustamtne altri ti hanno già consigliato, cioè il non essere "con patrocinio". se no hai il patrocinio non può esserci incompatibilità edunque nessnuo può dirti nulla.
    Se però tu avessi il patrocinio, potendo teoricametne svolgere una attivtà retribuita si potrebbe forse sostenere teoricametne l'incomatibilità.
    Qunidi se fossi al posto tuo no denuncerei nulla se fosse senza patrocinio, e correrei a cambiare il tipo di iscrizione se fosse con patrocinio, continuando sempre a no dichiarare nulla !
    E fai benissimo a cercare di conseguire comunque il titolo, il tuo raguionamento è perfetto, lo rimpiangeresti per sempre il non essere divenuta avvocato !
    Bacioni
    Fulsere
     
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  13. Cap ARAGORN
     
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    deve dichiarare di non trovarsi in alcuno dei casi di incompatibilità previsti dall'art. 3 della legge professionale forense n.1578/33 soltanto il praticante che intenda ottenere l’abilitazione all’esercizio del patrocinio.
    Ciao.
     
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    pilota di tradizione. dal 2009

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    CITAZIONE (Cap ARAGORN @ 12/3/2006, 01:38)
    deve dichiarare di non trovarsi in alcuno dei casi di incompatibilità previsti dall'art. 3 della legge professionale forense n.1578/33 soltanto il praticante che intenda ottenere l’abilitazione all’esercizio del patrocinio.
    Ciao.

    e che vuol dire?
    non mi è chiaro.

    ***

    chi non ha il patrocinio NON è incompatibile con nulla.

    al momento in cui dovesse prendere il patrocinio, FORSE, lo diverrebbe (e difatti proprio non gli conviene)

    nel caso proposto, al momento della assunzione, NON ci sono situazioni di incompatibilità, e la dichiarazione delle intenzioni future non è contemplata.
    (scusa se ho frainteso, ma davvero non riesco a decifrare il tuo post)
     
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  15. Urbandaytona
     
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    L'iscrizione nel registro dei praticanti abilitati al patrocinio è incompatibile con altri lavori(ancora non ho ben capito se a tempo indet o det):un soggetto che viene assunto a tempo det, x logica, dovrebbe cancellarsi per poi riscriversi?mah..
    Per chi è iscritto nel reg dei praticanti non mi pare sussistano incompatibilità...dico non mi pare perchè, pur leggendo le norme, mi sono resa conto da un po' di tempo che tutto è ad interpretazione e questo l'ho potuto verificare soprattutto seguendo certe questioni...x non parlare, poi, delle differenze tra un ordine e l'altro relativamente a tutta la burocrazia:iscrizioni, albi, contributi, bolli etc etc etc :mah:
     
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73 replies since 9/3/2006, 20:26   1915 views
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