Diritto Civile

C.M. Bianca ed. Giuffrè

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  1. francis bean
     
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    CITAZIONE (julia82 @ 28/3/2007, 13:19)
    Il Bianca è senz'altro uno dei testi dottrinalmente più autorevoli; tuttavia ormai è piuttosto datato, specie per le esigenze del concorso, poichè i volumi più aggiornati (contratti ed obbligazioni) sono fermi a qualche anno fa. Per non parlare del volume sulla responsabilità, risalente addirittura al 1992...
    La giurisprudenza scarseggia, e comunque è inevitabilmente datata anch'essa.
    Dipende dall'uso che devi farne!

    ciao julia, grazie per la risposta.
    in realtà sto cercando un testo per iniziare a studiare civile.
    sono combattua perchè da un lato vorrei un buon testo dall'altro vorrei evitare un testo ostico che mi faccia passare la voglia.
    col manuale di caringella di amministrativo mi sono resa conto di aver fatto forse il passo più lungo della gamba perchè magari avevo bisogno di qualcosa di più semplice per ricominciare però in generale mi piacerebbe anche usare manuali che mi diano uno schema buono da usare per il concorso in futuro.
    avendo molta memoria visiva vorrei evitare di usare 20 testi e poi non avere nessuno schema di fondo, non so se riesco a spiegarmi.
    però vorrei evitare testi troppo complessi che poi mi risulta impossibile da utilizzare.
    credo di aver scoperto l'acqua calda.....
    help me please! tu come ti muovi?
     
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  2. scorpioncina79
     
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    CITAZIONE (francis bean @ 28/3/2007, 13:30)
    ciao julia, grazie per la risposta.
    in realtà sto cercando un testo per iniziare a studiare civile.
    sono combattua perchè da un lato vorrei un buon testo dall'altro vorrei evitare un testo ostico che mi faccia passare la voglia.
    col manuale di caringella di amministrativo mi sono resa conto di aver fatto forse il passo più lungo della gamba perchè magari avevo bisogno di qualcosa di più semplice per ricominciare però in generale mi piacerebbe anche usare manuali che mi diano uno schema buono da usare per il concorso in futuro.
    avendo molta memoria visiva vorrei evitare di usare 20 testi e poi non avere nessuno schema di fondo, non so se riesco a spiegarmi.
    però vorrei evitare testi troppo complessi che poi mi risulta impossibile da utilizzare.
    credo di aver scoperto l'acqua calda.....
    help me please! tu come ti muovi?


    Ti ho scritto in privato, per un piccolo suggerimento ;)
     
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  3. chicco.c
     
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    CITAZIONE (francis bean @ 28/3/2007, 13:30)
    CITAZIONE (julia82 @ 28/3/2007, 13:19)
    Il Bianca è senz'altro uno dei testi dottrinalmente più autorevoli; tuttavia ormai è piuttosto datato, specie per le esigenze del concorso, poichè i volumi più aggiornati (contratti ed obbligazioni) sono fermi a qualche anno fa. Per non parlare del volume sulla responsabilità, risalente addirittura al 1992...
    La giurisprudenza scarseggia, e comunque è inevitabilmente datata anch'essa.
    Dipende dall'uso che devi farne!

    ciao julia, grazie per la risposta.
    in realtà sto cercando un testo per iniziare a studiare civile.
    sono combattua perchè da un lato vorrei un buon testo dall'altro vorrei evitare un testo ostico che mi faccia passare la voglia.
    col manuale di caringella di amministrativo mi sono resa conto di aver fatto forse il passo più lungo della gamba perchè magari avevo bisogno di qualcosa di più semplice per ricominciare però in generale mi piacerebbe anche usare manuali che mi diano uno schema buono da usare per il concorso in futuro.
    avendo molta memoria visiva vorrei evitare di usare 20 testi e poi non avere nessuno schema di fondo, non so se riesco a spiegarmi.
    però vorrei evitare testi troppo complessi che poi mi risulta impossibile da utilizzare.
    credo di aver scoperto l'acqua calda.....
    help me please! tu come ti muovi?

    Secondo me, una buona scelta potrebbe essere questa:
    Adotta il gazzoni come manuale base, da sapere a memoria (hai detto che hai memoria visiva!!!) e poi approfondisci i singoli argomenti sugli studi di diritto civile di caringella, in uscita in versione aggiornata tra poco.
    Mi spiego.
    Io in passato ho studiato civile su diversi manuali, cercando di coniugare la validità dell'autore con l'aggiornamento del testo:
    persone e famiglia - gazzoni
    diritti reali - capozzi
    obbligazioni - capozzi
    contratto - bianca
    ai quali ho aggiunto gli studi di diritto civile di caringella.
    Ora, invece, volendo ridurre un po' la confusione di testi e concentrarmi più su un singolo autore, se possibile, sto studiando il manuale di caringella, quello sulle obbligazioni e quello sui contratti: sono a metà del primo e l'impressione è buona, molto approfondito, pieno di dottrina ma anche di giurisprudenza.
    Nel complesso, però, il "manuale" risulta molto più ostico degli "studi".
    Volendo tu evitare testi troppo complessi, ti consiglio il gazzoni, che è sicuramente complesso, è vero, ma almeno è sintetico. E se riesci a farti le basi con il gazzoni, poi puoi approfondire le tematiche più importanti sugli "studi" di caringella, che secondo me sono fatti molto bene. E' vero, sono testi lunghi ma molto molto scorrevoli. Per intenderci, 100 pagine di questi ultimi corrispondono a 20 del gazzoni, più o meno.
    Per quanto riguarda il bianca, come tutti ti avranno già detto, è sicuramente uno dei più autorevoli civilisti, ma molti dei suoi libri sono datati. Il più recente, se non sbaglio, è quello su famiglia e successioni: io l'ho fatto, non è forse all'altezza di quello sul contratto o quello sulle obbligazioni, ma risulta sempre un ottimo testo, anche se 850 pagine per famiglia e successioni non sono poche (senza donazioni poi!).
    I volumi del capozzi, infine, non sono male: schematici, sintetici, molto chiari, con esempi concreti e aggiornati. Purtroppo non possono certo dirsi approfonditi.
    Vedi tu
    ciao
    chicco
     
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  4. babaluba
     
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    il tomo 4 del trattato di bianca sull'obbligazione è il migliore in assoluto sull'argomento.
    tieni però presente che si tratta di un testo ormai datato che deve essere integrato con la giurisprudenza recente.
     
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  5. Nimrod1
     
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    a mio modesto parere, il problema del Bianca (mi limito ai voll. 3 e 4) non è tanto nella giurisprudenza vetusta, quanto molto più a monte: è la giurisprudenza in se che costituisce un oggetto non meglio identificato, data la marginalità cui viene relegata........e dato che fare incetta di solo diritto sostanziale (benchè pregevolmente inculcato), credo oggigiorno serva a ben poco, ecco xchè in molti oggi si orientano in testi che abbiano un taglio maggiormente "concreto"
     
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  6. francis bean
     
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    ringrazio tutti per le risposte ma ancora non so che pesci prendere,,, se qualcun altro ha qualche suggerimento....mi sento molto confusa! aicuramente è improponibile ritirare fuori il mio manuale universitario perchè ha 6 anni ed era davvero elementare....quasi quasi lo riprendo in versione aggiornata...era lo zatti colussi, so che lo zatti ne ha fatto uno da solo ora...qualcuno lo conosce?
     
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  7. cristiambo
     
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    CITAZIONE (francis bean @ 30/3/2007, 10:51)
    ringrazio tutti per le risposte ma ancora non so che pesci prendere,,, se qualcun altro ha qualche suggerimento....mi sento molto confusa! aicuramente è improponibile ritirare fuori il mio manuale universitario perchè ha 6 anni ed era davvero elementare....quasi quasi lo riprendo in versione aggiornata...era lo zatti colussi, so che lo zatti ne ha fatto uno da solo ora...qualcuno lo conosce?

    Di seguito trascrivo un mio intervento di qualche tempo fa in questo forum riguardo il manuale di diritto civile di Zatti (CEDAM - Formazione Professionale) e con paragoni tra lo stesso testo ed altri che vanno per la maggiore per la preparazione del concorso. Spero di esserti stato utile...se hai bisogno di chiarimenti, chiedimi pure. Buono studio. Ciao
    P.S. Molto bella l'immagine che usi come Avatar!

    "Trovo il testo di P. Zatti un buono strumento per affrontare lo studio "da concorso" perché unisce una base istituzionale, fondamentale per qualunque professione legale si decida di svolgere, a richiami alla giurisprudenza, a svolgimento di casi e questioni.
    Rispetto al Gazzoni il testo in discussione ha il difetto di accennare in modo forse troppo esiguo alla dottrina e ai suoi dibattiti; inoltre in riferimento al poco di dottrina richiamata non vengono dati riferimenti bibliografici per eventuali approfondimenti. Però rispetto al Magno Gazza ha il pregio di fornire maggior chiarezza, sfiorando, a volte -peccato- il semplicismo.
    Rispetto al classico, inatteso, manuale di Istituzioni di Trabucchi manca di costruzione dogmatica; d'altra parte, il Trabucchi manca del necessario aggiornamento, che si trova spesso relegato nelle note, che rendono, come sempre, difficoltosa la lettura.
    Per quanto riguarda il Bianca all'Università ho studiato il testo riguardante il contratto: lo ricordo molto chiaro (rispetto all'amato/odiato Sacco) e, come opera completa di diritto civile, ai volenterosi (non penso però sia essenziale ai fini del superamento del concorso) lo consiglio -pur non avendola studiata- rispetto a "Diritto civile e commerciale" di F. Galgano.
    In effetti, il c.d. studio "graduale", da me all'inizio apprezzato, visti i ristretti tempi (la professione di avvocato mi riempie totalmente la giornata) ed il livello richiesto per la preparazione del Concorso (ottima conoscenza istituzionale e conseguente buona capacità argomentativa, aggiornamento "pretorio" non spasmodico alla Caringella ma ragionato) risulta, forse, controproducente."

    Edited by cristiambo - 30/3/2007, 15:10
     
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  8. francis bean
     
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    CITAZIONE (cristiambo @ 30/3/2007, 12:32)
    CITAZIONE (francis bean @ 30/3/2007, 10:51)
    ringrazio tutti per le risposte ma ancora non so che pesci prendere,,, se qualcun altro ha qualche suggerimento....mi sento molto confusa! aicuramente è improponibile ritirare fuori il mio manuale universitario perchè ha 6 anni ed era davvero elementare....quasi quasi lo riprendo in versione aggiornata...era lo zatti colussi, so che lo zatti ne ha fatto uno da solo ora...qualcuno lo conosce?

    Di seguito trascrivo un mio intervento di qualche tempo fa in questo forum riguardo il manuale di diritto civile di Zatti (CEDAM - Formazione Professionale) e con paragoni tra lo stesso testo ed altri che vanno per la maggiore per la preparazione del concorso. Spero di esserti stato utile...se hai bisogno di chiarimenti, chiedimi pure. Buono studio. Ciao
    P.S. Molto bella l'immagine che usi come Avatar!

    "Trovo il testo di P. Zatti un buono strumento per affrontare lo studio "da concorso" perché unisce una base istituzionale, fondamentale per qualunque professione legale si decida di svolgere, a richiami alla giurisprudenza, a svolgimento di casi e questioni.
    Rispetto al Gazzoni il testo in discussione ha il difetto di accennare in modo forse troppo esiguo alla dottrina e ai suoi dibattiti; inoltre in riferimento al poco di dottrina richiamata non vengono dati riferimenti bibliografici per eventuali approfondimenti. Però rispetto al Magno Gazza ha il pregio di fornire maggior chiarezza, sfiorando, a volte -peccato- il semplicismo.
    Rispetto al classico, inatteso, manuale di Istituzioni di Trabucchi manca di costruzione dogmatica; d'altra parte, il Trabucchi manca del necessario aggiornamento, che si trova spesso relegato nelle note, che rendono, come sempre, difficoltosa la lettura.
    Per quanto riguarda il Bianca all'Università ho studiato il testo riguardante il contratto: lo ricordo molto chiaro (rispetto all'amato/odiato Sacco) e, come opera completa di diritto civile, ai volenterosi (non penso però sia essenziale ai fini del superamento del concorso) lo consiglio -pur non avendola studiata- rispetto a "Diritto civile e commerciale" di F. Galgano.
    In effetti, il c.d. studio "graduale", da me all'inizio apprezzato, visti i ristretti tempi (la professione di avvocato mi riempie totalmente la giornata) ed il livello richiesto per la preparazione del Concorso (ottima conoscenza istituzionale e conseguente buona capacità argomentativa, aggiornamento "pretorio" non spasmodico alla Caringella ma ragionato) risulta, forse, controproducente."

    ti ringrazio cristiambo, in effetti è un commento motlo utile forse perchè era un pò quello che speravo di sentirmi dire...appena potrò darò uno sguardo in libreria
    in effetti il problema che riscontro nel manuale di amministrativo di caringella è proprio quello che dici tu un aggiornamento spasmodico di giurisprudenza senza però ragionamenti.
    cioè mi sembra un copia e incolla di molte sentenze, o cmq un gran numero di richiami quando forse a mi avviso sarebbe più opportuno individuare le "chiavi" dei filoni giurisprudenziali, cioè perchè un indirizzo dic una cosa e perchè un altro ne dice un'altra....però magari mi sbaglio e al concorso vogliono sapere 20 sentenze ad argomento.
    una cosa non ho capito, cos'è il c.d. studio graduale? il passaggio da un manale più facile a uno più difficle? anche tu pensi che sia meglio adottare possiblmente un libro e amen?
    ps grazie per il complimento :)
     
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  9. cristiambo
     
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    CITAZIONE (francis bean @ 30/3/2007, 20:37)
    ti ringrazio cristiambo, in effetti è un commento motlo utile forse perchè era un pò quello che speravo di sentirmi dire...appena potrò darò uno sguardo in libreria
    in effetti il problema che riscontro nel manuale di amministrativo di caringella è proprio quello che dici tu un aggiornamento spasmodico di giurisprudenza senza però ragionamenti.
    cioè mi sembra un copia e incolla di molte sentenze, o cmq un gran numero di richiami quando forse a mi avviso sarebbe più opportuno individuare le "chiavi" dei filoni giurisprudenziali, cioè perchè un indirizzo dic una cosa e perchè un altro ne dice un'altra....però magari mi sbaglio e al concorso vogliono sapere 20 sentenze ad argomento.
    una cosa non ho capito, cos'è il c.d. studio graduale? il passaggio da un manale più facile a uno più difficle? anche tu pensi che sia meglio adottare possiblmente un libro e amen?
    ps grazie per il complimento :)

    Ciao Francis Bean,
    concordo pienamente con la tua descrizione dello "stile" dei testi a cura di Caringella: mi sembrano una collazione di saggi d'occasione, commenti (scritti da giovani, ma preparati, ricercatori e studiosi) a sentenze della Cassazione (e del Consiglio di Stato per quanto riguarda il diritto amministrativo, anche se per tale materia immagino che Carigella possa operare la sua revisione sui vari contributi con maggior cognizione di causa). Insomma mi sembra siano disorganici, senza un'idea, una visione di fondo, che in un diritto fluido e magmatico come quello attuale serve ancor più che nel passato (consiglio la lettura delle prefazioni alle varie edizioni delle Istituzioni di Diritto Civile di A. Trabucchi). Temo che possano essere più utili (e pericolosi), "nel breve periodo", perchè offrono in un unico testo quell'aggiornamento spasmodico che il concorso, per come è attualmente configurato, sembra richiedere; sintetizzano in un solo testo i "risultati" più recenti di giurisprudenza e dottrina (poca per la verità), risparmiando ai lettori la fatica, l'onere (e l'onore) del ricercarli nel mare magnum delle riviste, manuali, saggi, trattati, monografie che saturano il mercato editoriale giuridico, dimenticando che, vista la nosta età (non solo anagrafica), dovremmo essere in grado di reggerci sulle nostre gambe (senza fatica ed errori che s'impara??!!), pena il fallimento dell'università italiana e di tutto il suo apparato baronesco-ricercatoriale. Tuttavia nel medio-lungo periodo ritengo si rivelino controproducenti, proprio perché non forniscono le "chiavi dei filoni giurisprudenziali" (come, con bella immagine, le descrivi tu), ossia non mettono in chiaro la ratio dei convulsi orientamenti delle decisioni dei giudici...in definitiva -e mi rendo conto di apparire senile e noioso (a trent'anni è in ogni caso un buon risultato)- si disinteressano del Sistema che dovrebbe continuare a guidare gli operatori/creatori del diritto, il Legislatore in primis.

    Per "studio graduale" intendo, come dici tu, il passaggio graduale dallo studio istituzionale (Trabucchi) ad un studio "pratico" (ossia con risoluzione di casi e questioni, studio della giurisprudenza, redazione di pareri) (Zatti) per approdare allo studio di più ampio respiro (per cominciare Gazzoni ed a seguire enciclopedie, trattati, commentari, monografie, rassegne), ossia lo studio che ogni operatore del diritto diligente dovrebbe fare.
    Dato che la possibilità di un tale progetto di studio/professione sta svanendo diventando impraticabile (per cause sia generali sia mie personali), ritengo, con grande disillusione, sia preferibile avere le idee chiare (studiando solo un testo chiaro, completo, aggiornato e con la tendenza all'approfondimento: il Manuale di F. Gazzoni o, in subordine, il testo di P. Zatti della collana "Strumenti per la formazione professionale" edita da CEDAM) che una testa confusa piena di concetti sparsi.
    Spero di esserti stato utile e chiaro (anche se temo deprimente). Se vuoi chiedimi pure altro (scrivendomi anche in privato...così non ingolfo lo spazio del forum con le mie menate).
    Buono studio.
    Ciao :lol:

    Edited by cristiambo - 2/4/2007, 11:34
     
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  10. ChiccaSalvo
     
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    ciao, io ho i tuoi stessi problemi perchè sto iniziando adesso a rifarmi delle basi, ed è difficile capire da dove iniziare.. una cosa però l'ho capita, che l'approfondimento ha un senso soltanto se possiedi delle solide basi.
    io ho acquistato il gazzoni, ho iniziato a studiarlo con serie intenzioni, ma dopo qualche tempo mi sono resa conto che c'è molto ragionamento, molta giurisprudenza , ma mancano i "rudimenti", allora dopo molto pensare (e ahimè comprare.. x fortuna c'è lo sconto sspl)) sono giunta a qst conclusione: lo studio va fatto per strati.
    così ho ripreso il mio bel torrente , che è molto semplice e "classico", ci sono quei brocardi simpatici che ti aiutano a memorizzare, c'è molto codice (da cui non si può prescindere) e sto cercando di farlo nel + breve tempo possibile, per poi passare, con cognizione di causa, al gazzoni (e forse dico forse al caringella studi, ma non lo so perchè mi fa malosangue)
    idem per amministrativo, avevo iniziato con il caringella simone, ma studiandolo ho visto che è privo di ragionamento e di principi, che per lo studio del diritto ammin.vo sono VITALI , idem il giuffrè che è il simone ricopiato e annacquato, così sono tornata ad un testo base, e una volta che mi sarò impadronita dei ruimenti passerò ad altro (es. il mazzarolli che è davvero serio e ben fatto, altro che caringella & co.)
    questa è la mia esperienza, se qualcuno degli "anziani" mi volesse dare un parere in merito allo studio a strati gliene sarei grata! per sapere se può funzionare in un'ottica di lungo periodo (1 anno o 2)
     
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  11. scorpioncina79
     
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    CITAZIONE (ChiccaSalvo @ 4/4/2007, 14:53)
    ciao, io ho i tuoi stessi problemi perchè sto iniziando adesso a rifarmi delle basi, ed è difficile capire da dove iniziare.. una cosa però l'ho capita, che l'approfondimento ha un senso soltanto se possiedi delle solide basi.
    io ho acquistato il gazzoni, ho iniziato a studiarlo con serie intenzioni, ma dopo qualche tempo mi sono resa conto che c'è molto ragionamento, molta giurisprudenza , ma mancano i "rudimenti", allora dopo molto pensare (e ahimè comprare.. x fortuna c'è lo sconto sspl)) sono giunta a qst conclusione: lo studio va fatto per strati.
    così ho ripreso il mio bel torrente , che è molto semplice e "classico", ci sono quei brocardi simpatici che ti aiutano a memorizzare, c'è molto codice (da cui non si può prescindere) e sto cercando di farlo nel + breve tempo possibile, per poi passare, con cognizione di causa, al gazzoni (e forse dico forse al caringella studi, ma non lo so perchè mi fa malosangue)
    idem per amministrativo, avevo iniziato con il caringella simone, ma studiandolo ho visto che è privo di ragionamento e di principi, che per lo studio del diritto ammin.vo sono VITALI , idem il giuffrè che è il simone ricopiato e annacquato, così sono tornata ad un testo base, e una volta che mi sarò impadronita dei ruimenti passerò ad altro (es. il mazzarolli che è davvero serio e ben fatto, altro che caringella & co.)
    questa è la mia esperienza, se qualcuno degli "anziani" mi volesse dare un parere in merito allo studio a strati gliene sarei grata! per sapere se può funzionare in un'ottica di lungo periodo (1 anno o 2)

    si è ok. Bisognerebbe proprio fare come dici tu per questo tipo di concorso! :)
     
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  12. cloe1979
     
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    Il mio consiglio, da cinque anni di studio di diritto civile e un dottorato in diritto privato in corso, è di studiare Il contratto di Vincenzo Roppo. Un testo agile e brillante, che ti consente effettivamente di calarti nel diritto contrattuale, pieno di collegamenti, spunti interessanti ed attuale. Delal giurisprudenza sono indicati gli orientamenti principali. Personalmente ho una profonda antipatia per il Bianca contratto perchè spesso è inutilmente prolisso e fa perdere di vista l'argomento principale. Per il resto del diritto civile secondo me va bene il Gazzoni con un fiume di giurisprudenza e articoli di approfondimento per gli argomenti più attuali...
     
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  13. flo_pri
     
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    Neanche il Roppo è però aggiornatissimo (l'ultima edizione è del 2001).
     
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  14. cloe1979
     
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    è vero, anzi ho dimenticato di precisarlo nel precedente post, ma ha il merito di essere molto più "evoluto" del Bianca.
    Ritrovi infatti tutti i temi trattati da Caringella negli studi in chiave trasversale, grazie ai continui richiami da un istituto all'altro...
     
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  15. ChiccaSalvo
     
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    CITAZIONE (scorpioncina79 @ 11/4/2007, 13:20)
    CITAZIONE (ChiccaSalvo @ 4/4/2007, 14:53)
    ciao, io ho i tuoi stessi problemi perchè sto iniziando adesso a rifarmi delle basi, ed è difficile capire da dove iniziare.. una cosa però l'ho capita, che l'approfondimento ha un senso soltanto se possiedi delle solide basi.
    io ho acquistato il gazzoni, ho iniziato a studiarlo con serie intenzioni, ma dopo qualche tempo mi sono resa conto che c'è molto ragionamento, molta giurisprudenza , ma mancano i "rudimenti", allora dopo molto pensare (e ahimè comprare.. x fortuna c'è lo sconto sspl)) sono giunta a qst conclusione: lo studio va fatto per strati.
    così ho ripreso il mio bel torrente , che è molto semplice e "classico", ci sono quei brocardi simpatici che ti aiutano a memorizzare, c'è molto codice (da cui non si può prescindere) e sto cercando di farlo nel + breve tempo possibile, per poi passare, con cognizione di causa, al gazzoni (e forse dico forse al caringella studi, ma non lo so perchè mi fa malosangue)
    idem per amministrativo, avevo iniziato con il caringella simone, ma studiandolo ho visto che è privo di ragionamento e di principi, che per lo studio del diritto ammin.vo sono VITALI , idem il giuffrè che è il simone ricopiato e annacquato, così sono tornata ad un testo base, e una volta che mi sarò impadronita dei ruimenti passerò ad altro (es. il mazzarolli che è davvero serio e ben fatto, altro che caringella & co.)
    questa è la mia esperienza, se qualcuno degli "anziani" mi volesse dare un parere in merito allo studio a strati gliene sarei grata! per sapere se può funzionare in un'ottica di lungo periodo (1 anno o 2)

    si è ok. Bisognerebbe proprio fare come dici tu per questo tipo di concorso! :)

    grazie.. mi rincuori image .. anche perchè nel frattempo ho cambiato idea 100.000 volte.. ah l'indecisione brutta bestia.. image è da 1 anno o quasi che sono laureata e non ho concluso ancora nulla.. :cry:
     
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203 replies since 16/12/2005, 11:06   12174 views
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