Manuale di diritto civile

Chinè - Zoppini

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  1. luminoso
     
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    occorre aspettare 2 mesi....è necessario studiare altrove
     
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  2. tyler1985
     
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    dato che la discussione vecchia è scomparsa, chiedo ai mod se è possibile mettere in evidenza questa, cosi se ne può tornare a parlare...
     
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  3. camilla86
     
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    Il Chinè 2011 è già nelle librerie? Lo preferireste al Caringella?
     
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  4. diritto civile
     
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    Il testo è stato oggetto di poderose migliorie in relazione alla parte dedicata al contratto in generale ( mancano, però, taluni significativi argomenti come il contratto per conto di chi spetta, il contratto concluso sotto falso nome e sotto nome altrui, le clausole di rinegoziazione, la rappresentanza indiretta, la rappresentanza in incertam personam, l'opponibilità del contratto; la trascrizione è oggetto di trattazione superficiale) . Devo confessare, inoltre, che ottime mi sono apparse le sezioni dedicate alla responsabilità aquiliana e da inadempimento.
    I curatori, al contrario , hanno deciso di decurtare sensibilmente lo spazio dedicato alla disamina dei rapporti giuridici obbligatori, eliminando molti paragrafi, di sicuro pregio, inseriti nella prima edizione. Ne è conseguita una trattazione oltremodo lacunosa e frammentaria.
    Ho avuto modo di notare, di seguito, che si è provveduto al "taglio" di taluni approfondimenti in tema di contratto preliminare, comunione e condominio.
    Di pessima qualità rimane, a mio avviso, la sezione dedicata all'analisi della garanzia patrimoniale generica e delle garanzie reali.
    Resta inalterata ( e quindi insoddisfacente) la disamina del diritto di famiglia (con particolare riferimento alla filiazione, al matrimonio, all'adozione), del sistema dei diritti reali e delle situazioni possessorie ( inaccettabili le modalità tramite le quali il testo si approccia alla superficie, all'enfiteusi, all'usufrutto, alla regola del " possesso vale titolo", alla buone fede rilevante in tema di possesso, all'usucapione).
     
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  5. fiorella
     
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    chissà perchè mi aspettavo questa tua risposta...
     
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  6. born to run
     
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    CITAZIONE (diritto civile @ 20/1/2011, 14:40) 
    Il testo è stato oggetto di poderose migliorie in relazione alla parte dedicata al contratto in generale ( mancano, però, taluni significativi argomenti come il contratto per conto di chi spetta, il contratto concluso sotto falso nome e sotto nome altrui, le clausole di rinegoziazione, la rappresentanza indiretta, la rappresentanza in incertam personam, l'opponibilità del contratto; la trascrizione è oggetto di trattazione superficiale) . Devo confessare, inoltre, che ottime mi sono apparse le sezioni dedicate alla responsabilità aquiliana e da inadempimento.
    I curatori, al contrario , hanno deciso di decurtare sensibilmente lo spazio dedicato alla disamina dei rapporti giuridici obbligatori, eliminando molti paragrafi, di sicuro pregio, inseriti nella prima edizione. Ne è conseguita una trattazione oltremodo lacunosa e frammentaria.
    Ho avuto modo di notare, di seguito, che si è provveduto al "taglio" di taluni approfondimenti in tema di contratto preliminare, comunione e condominio.
    Di pessima qualità rimane, a mio avviso, la sezione dedicata all'analisi della garanzia patrimoniale generica e delle garanzie reali.
    Resta inalterata ( e quindi insoddisfacente) la disamina del diritto di famiglia (con particolare riferimento alla filiazione, al matrimonio, all'adozione), del sistema dei diritti reali e delle situazioni possessorie ( inaccettabili le modalità tramite le quali il testo si approccia alla superficie, all'enfiteusi, all'usufrutto, alla regola del " possesso vale titolo", alla buone fede rilevante in tema di possesso, all'usucapione).

    concordo con diritto civile...anche se vorrei porre l'attenzione sulla disamina assolutamente insufficiente della trascrizione...il buon vecchio Torrente può vantare un' argomentazione più completa e pregevole...insomma uno studente al primo anno di giurisprudenza studia funditus le trascrizioni rispetto ad un aspirante uditore che basa la sua preparazione sul Chinè...inoltre la trattazione sul contratto preliminare si è ridotta all'enunciazione delle 3 solite teorie sulla natura del preliminare stesso e brevissimi cenni sulla sua trascrivibilità. Non vi è alcuna contestualizzazione in merito al preliminare a effetti anticipati, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con i contratti collegati. La famiglia come al solito è interessata dall'oblio giuridico. Tuttavia si può dire che rispetto all'edizione precedente il nuovo testo ha compiuto dei passi in avanti....
     
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  7. tyler1985
     
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    io al contrario dei due dotti utenti di cui sopra ho comprato qualche giorno fa la nuova edizione, e l'impressione è stata ottima...il testo è scritto in maniera chiara e scorrevole, e, per quello che ho studiato finora, fa un'ottima sintesi tra giurisprudenza e dottrina...

    il testo perfetto non esiste, avrà sicuramente qualche punto debole come ogni testo...se uno cerca un testo completo di tutti gli argomenti, dottrina + giurisprudenza deve comprarsi un trattato...ma secondo me per una preparazione avanzata in diritto civile il testo è ottimo...per me l'ideale sarebbe integrarlo con il gazzoni, che batte più sulla dottrina e magari approfondisce qualche tematica in maniera più puntuale...
     
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  8. born to run
     
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    ringrazio Tayler per la stima.dotto non mi ci aveva ancora chiamato nessuno..concordo per quanto riguarda il fatto che il manuale perfetto non esiste...tuttavia se unisci il Chinè-Zoppini vecchia e nuova edizione...si potrebbe dire che la perfezione non c'è ma si arriva ad un buon risultato...nel senso che alcuni argomenti sono eccellenti in un manuale, altri temi sono affrontati funditus nel nuovo testo...insomma si dovrebbe fare un collage, una fusione dei due tomi...ora mi chiedo e dico...questa operazione non potevano farla i curatori dell'opera, invece di operare tagli incomprensibili alle parti buone della precedente edizione??? con 300-400 pagine in più si sarebbe proposto davvero un "manuale superiore"...colmando magari la costante ellissi del diritto di famiglia
     
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  9. mysticriver
     
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    CITAZIONE (diritto civile @ 20/1/2011, 14:40)
    Il testo è stato oggetto di poderose migliorie in relazione alla parte dedicata al contratto in generale ( mancano, però, taluni significativi argomenti come il contratto per conto di chi spetta, il contratto concluso sotto falso nome e sotto nome altrui, le clausole di rinegoziazione, la rappresentanza indiretta, la rappresentanza in incertam personam, l'opponibilità del contratto; la trascrizione è oggetto di trattazione superficiale) . Devo confessare, inoltre, che ottime mi sono apparse le sezioni dedicate alla responsabilità aquiliana e da inadempimento.
    I curatori, al contrario , hanno deciso di decurtare sensibilmente lo spazio dedicato alla disamina dei rapporti giuridici obbligatori, eliminando molti paragrafi, di sicuro pregio, inseriti nella prima edizione. Ne è conseguita una trattazione oltremodo lacunosa e frammentaria.
    Ho avuto modo di notare, di seguito, che si è provveduto al "taglio" di taluni approfondimenti in tema di contratto preliminare, comunione e condominio.
    Di pessima qualità rimane, a mio avviso, la sezione dedicata all'analisi della garanzia patrimoniale generica e delle garanzie reali.
    Resta inalterata ( e quindi insoddisfacente) la disamina del diritto di famiglia (con particolare riferimento alla filiazione, al matrimonio, all'adozione), del sistema dei diritti reali e delle situazioni possessorie ( inaccettabili le modalità tramite le quali il testo si approccia alla superficie, all'enfiteusi, all'usufrutto, alla regola del " possesso vale titolo", alla buone fede rilevante in tema di possesso, all'usucapione).

    CITAZIONE (born to run @ 20/1/2011, 20:47)
    CITAZIONE (diritto civile @ 20/1/2011, 14:40) 
    Il testo è stato oggetto di poderose migliorie in relazione alla parte dedicata al contratto in generale ( mancano, però, taluni significativi argomenti come il contratto per conto di chi spetta, il contratto concluso sotto falso nome e sotto nome altrui, le clausole di rinegoziazione, la rappresentanza indiretta, la rappresentanza in incertam personam, l'opponibilità del contratto; la trascrizione è oggetto di trattazione superficiale) . Devo confessare, inoltre, che ottime mi sono apparse le sezioni dedicate alla responsabilità aquiliana e da inadempimento.
    I curatori, al contrario , hanno deciso di decurtare sensibilmente lo spazio dedicato alla disamina dei rapporti giuridici obbligatori, eliminando molti paragrafi, di sicuro pregio, inseriti nella prima edizione. Ne è conseguita una trattazione oltremodo lacunosa e frammentaria.
    Ho avuto modo di notare, di seguito, che si è provveduto al "taglio" di taluni approfondimenti in tema di contratto preliminare, comunione e condominio.
    Di pessima qualità rimane, a mio avviso, la sezione dedicata all'analisi della garanzia patrimoniale generica e delle garanzie reali.
    Resta inalterata ( e quindi insoddisfacente) la disamina del diritto di famiglia (con particolare riferimento alla filiazione, al matrimonio, all'adozione), del sistema dei diritti reali e delle situazioni possessorie ( inaccettabili le modalità tramite le quali il testo si approccia alla superficie, all'enfiteusi, all'usufrutto, alla regola del " possesso vale titolo", alla buone fede rilevante in tema di possesso, all'usucapione).

    concordo con diritto civile...anche se vorrei porre l'attenzione sulla disamina assolutamente insufficiente della trascrizione...il buon vecchio Torrente può vantare un' argomentazione più completa e pregevole...insomma uno studente al primo anno di giurisprudenza studia funditus le trascrizioni rispetto ad un aspirante uditore che basa la sua preparazione sul Chinè...inoltre la trattazione sul contratto preliminare si è ridotta all'enunciazione delle 3 solite teorie sulla natura del preliminare stesso e brevissimi cenni sulla sua trascrivibilità. Non vi è alcuna contestualizzazione in merito al preliminare a effetti anticipati, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con i contratti collegati. La famiglia come al solito è interessata dall'oblio giuridico. Tuttavia si può dire che rispetto all'edizione precedente il nuovo testo ha compiuto dei passi in avanti....

    Credo che come al solito i due utenti diritto civile e born siano troppo severi nel giudizio sul Chinè-Zoppini...le parti sui contratti e sulla responsabilità sono fondamentali per la preparazione al concorso...visto che una traccia verte sempre su questi argomenti...e propri questi argomenti sono quelli trattati meglio...ci si vuole facilitare la vita...apprezziamo il buon cuore deglia autori
     
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  10. diritto civile
     
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    Esiste un abisso tra la fisiologica impossibilità di procedere alla completa disamina di tutti i dibattiti esegetici relativi ai singoli istituti del diritto privato ( nessuno si duole per il fatto che il manuale in questione non menzioni la teorica ricostruttiva sostenuta da Pino in ordine al legato con facoltà di chiedere il supplemento, che non approfondisca a dovere la tematica concernente la configurabilità di un'istitutio ex re certa avente per oggetto beni altrui o futuri, che non si preoccupi di analizzare le molteplici posizioni interpretative emerse in merito alla spinosa questio iuris della surrogabilità dei beni costituiti in fondo patrimoniale, che non accenni alla cd. casa mobile o che, da ultimo, non si faccia carico di prospettare le diverse teoriche ricostruttive emerse in relazione alla divisione e alla permuta delle masse plurime) e le ingiustificate ed ingenue ( forse volute) "dimenticanze" in cui i coautori mostrano di incappare di volta in volta.

    Edited by diritto civile - 23/1/2011, 21:04
     
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  11. mysticriver
     
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    ....dobbiamo ricordarci che non si sta preparando un concorso da professore ordinario, per cui è giustificata la preparazione minuziosa della materia, ma un concorso in magistratura, che richiede una preparazione d'insieme di tre materie sterminate. Ad un certo punto, se si vuole mantenere la salute di mente, bisogna iniziare a tagliare e selezionare. e' rischioso mettere troppa carne al fuoco...rischi di non vederci più nel fumo... :no.gif:
    come mai i due utenti diritto civile e born non possono più scrivere come prima,ma hanno una limitazione nella frequenza dei messaggi? Il confronto è necessario,anche se siamo su fronti opposti e non arriveremo mai ad un accordo....
    Ora manca solo la freddura di Born...sul suo amatissimo Manuale ....
     
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  12. born to run
     
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    Mystic...non c'è niente di nuovo sotto il sole del Manuale di Chinè-Zoppini...credo di aver già espresso la mia opinione su questo testo, a cui si devono riconoscere delle migliorie, sebbene appaiano ingiustificate e irrazionali le decurtazioni apportate nella disamina di argomenti fondamentali come il preliminare, la causa e la forma. Il piano dell'opera risente della poco coerente e funzionale scelta di voler cercare di plasmare l'opera alle fondate critiche avanzate da molti lettori....il vecchio testo andava accantonato e riscritto da capo con una nuova struttura...invece i curatori dell'opera hanno sostanzialmete mantenuto lo schema ed il materiale della precedente edizione, apportando modifiche del rango di meri tagli o allettanti aggiunte,che altro non sono che uno specchietto per le allodole...tale modus operandi non ha permesso di colmare definitivamente le lacune, ma anzi ha evidenziato la tortuosità dell'argomentazione. Credo che errare humanum est, perseverare diabolicum :no.gif:
    Essere esigenti con gli autori di questo testo è un nostro diritto, dal momento che il manuale in questione viene esaltato come opera omnia ed indefettibile per la preparazione concorsuale,ma è pure un nostro dovere, visto che le critiche non sono infondate o immotivate, ma si basano su argomentazioni di carattere quasi empirico. Il dissenso motivato ha già portato dei risultati per questo testo, dal momento che i curatori dell'opera hanno preso in considerazione e tratto ispirazione dalle critiche degli acquirenti di questo testo, compreso il sottoscritto, che sono rimasti a dir poco delusi dai buchi neri che interessavano la vecchia edizione. Lo spirito critico è spesso stimolante...non dovremmo mai considerare i testi che scegliamo per lo studio come fons fontium...immodificabili ed intangibili... :dunno.gif: Nel mare magnum del diritto civile l'analisi, l'approfondimento e la comparazione del materiale di studio rendono duttile la nostra capacità di studio,memorizzazione ed elaborazione. Per questo preparare il concorso in magistratura è difficile...lo studio non deve rimanere sterile e fine a se stesso, ma deve essere propedeutico alla futura carriera, che prevede l'esame di casi concreti a cui ricollegare fattispecie astratte...ma è necessario possedere le qualità di analisi e sintesi...qualità che si acquisiscono già negli anni di studio, quando ci si approccia a manuali diversi...solo in questo modo si può colmare la diastasi tipica del nostro sistema tra preparazione accademica e attività pratica, tra teoria e prassi, tra dottrina e giurisprudenza :sun.gif:
     
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  13. mysticriver
     
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    Born,in teoria avresti ragione...ma la realtà è un'altra...i manuali concorsuali devono essere costruiti in modo da indirizzare i lettori verso gli argomenti papabili...dando su questi tutte le conoscenze giurisprudenziali utili...il resto può essere parte del bagaglio culturale di ciascuno...sai quanti bravissimi candidati ci sono che non hanno superato il concorso, nonostante la loro preparazione certosina? Bisogna razionalizzare il dispendio di neuroni...come sempre le tue parole sono sagge, ma credo che la tua concezione dello studio,della preparazione e del diritto sia troppo caratterizzata da ideali,troppo glorificata,troppo entusiasta...e penso che tu già sappia che la realtà del mondo post universitario ed editoriale non è come lo descrivi....rischi di metterti a fare una guerra contro i mulini a vento per principio...Il Chinè-Zoppini non è nè il primo,nè l'ultimo manuale con questa impostazione...e selo continuano a pubblicare...modificare e aggiornare...una ragione ci sarà...forse perchè è "funzionale" al superamento del ocncorso,quindi richiesto...
     
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  14. Antigone
     
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    Buona sera a tutti! Io ho l'edizione "autunno 2009" e, ovviamente, ho iniziato a studiare anche se non ho certo fatto tutto il manuale. Mi consigliate di mantenere l'edizione 09 integrandola con le modifiche 2011 o riprendere tutto il nuovo manuale? o.O
     
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  15. born to run
     
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    CITAZIONE (Antigone @ 29/1/2011, 23:31) 
    Buona sera a tutti! Io ho l'edizione "autunno 2009" e, ovviamente, ho iniziato a studiare anche se non ho certo fatto tutto il manuale. Mi consigliate di mantenere l'edizione 09 integrandola con le modifiche 2011 o riprendere tutto il nuovo manuale? o.O

    ciao Antigone...la strada migliore sarebbe quella di integrare i due testi...dato che questi, presi singolarmente, sono lacunosi ed insufficienti per la preparazione. Se individui i capitoli esaminati funditus nell'uno e nell'altro manuale e li unisci...puoi avere un quadro di studio articolato ed approfondito. Questa operazione di analisi e sintesi è complessa e lunga, dal momento che presuppone la lettura ragionata di entrambi i volumi...ad esempio...il contratto preliminare è trattato magistralmente nella vecchia edizione,mentre nel nuovo manuale l'argomento de quo è esaminato in modo banale,anzi superficiale....nella vecchia edizione la cessione del contratto,recesso e risoluzione sono stati ignorati, mentre nel nuovo testo sono oggetto di una più attenta disamina...in breve...si dovrebbero prendere i due manuali per farne autonomamente un ideale terzo volume, secondo le proprie esigenze di studio,perchè in entrambi i testi vi sono elementi di criticità che comportano una necessaria compensazione...però, credo che non sia corretto costringere il lettore a compiere un lavoro di ricostruzione dell'impianto dell'opera come, invece, è indispensabile fare per il Chinè-Zoppini. La indefettibile e propedeutica operazione di selezione-taglia-copia-incolla richiesta per il manuale di civile in questione dovrebbe essere compiuta dagli autori e non dall'acquirente...ergo...anche se hai speso una notevole cifra per la vecchia edizione del Chinè-Zoppini, ti dico che il nuovo manuale, sebbene abbia colmato "alcune" lacune esistenti in precedenza, soffre ancora di gravissime patologie contenutistiche e formali... il lavoro di comparazione ed integrazione tra i due manuali potrebbe essere troppo lungo e contorto, a meno che tu non abbia una persona di fiducia con la quale consigliarti e dividerti i capitoli da esaminare...ovvero uno studia la vecchia edizione e l'altro la nuova e vi dite quali sono le parti migliori dei due testi...ma la questione si risolverebbe se ponessi la tua attenzione su altri testi...semmai tieni come riferimento il Chinè-Zoppini per alcuni approfondimenti giurisprudenziali...a questo punto è inutile prendere la nuova edizione...che,sinceramente, rinnova la mia delusione per gli scritti civilistici di Garofoli e collaboratori...tuttavia queste ultime sono considerazioni personali, risultato del mio personale studio e approccio alla materia.



    per mystic...miraculum miraculorum...inizi a darmi ragione sul Chinè-Zoppini e sulle sue imbarazzanti scelte argomentative...comunque concordo con diritto civile per quanto riguarda il giudizio sulla trattazione del diritto di famiglia...e rincaro la dose...sottolineando l'assoluta mancanza di riferimenti alla disciplina sull'adozione...i buchi neri delChinè-Zoppini, che non risparmiano argomenti caldi ed attuali per l'ordinamento giuridico e per le esigenze sociali, sono interessanti...fenomeni editoriali che potrebbero riservare mille sorprese...per gli amanti del testo de quo tali salti pindarici sono interrogativi degni di essere paragonati ai dogmi...così è, se vi pare...Pirandello docet!

    Edited by born to run - 30/1/2011, 18:37
     
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132 replies since 10/12/2008, 16:24   11915 views
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