Manuale di diritto civile

F. Caringella, L. Buffoni - Dike Giuridica Editrice

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. panealpane
     
    .

    User deleted


    Ho avuto modo di sfogliare il testo in questione in libreria.
    Mi è parso un manuale molto istituzionale (lo avvicinerei di più a un Trabucchi che a un Gazzoni) in cui i riferimenti giurisprudenziali, contrariamente alla tradizione caringelliana, sono alquanto radi, e per lo più riferiti alle sole tematiche più calde.
    Buono per l'inizio, e per un rapido ripasso finale, permettendo, in un numero limitato di pagine, di avere una visione "estensiva" del sistema.

    Edited by panealpane - 28/4/2009, 03:15
     
    .
  2. duck77
     
    .

    User deleted


    ciao a tutti! sono nuova del forum e mi accingo solo ora a preoccuparmi dei testi da utilizzare per lo studio di preparazione al concorso. Mi chiedevo, fra le altre cose, "ma è opportuno secondo voi studiare il diritto civile su un testo di Caringella o comunque su quelli che vengono editi appositamente nelle varie collane per i concorsi o non è meglio, probabilmente, affidarsi ai classici, ossia a manuali istituzionali scritti dai civilisti per eccellenza, come può essere ad es. il manuale di Gazzoni (ma non solo)?".
    Caringella, se non erro, è forse più un "amministrativista". Con tutto il rispetto per Lui che di certo è preparatissimo.

    Mi piacerebbe risolvere questo mio dubbio, ecco. Voi che ne dite?
     
    .
  3. olindo
     
    .

    User deleted


    Che hai ragione,i manuali istituzionali sono sempre i migliori,anche perchè scritti da professori....
    Ovviamente è neccessario un costante aggiornamento giurisprudenziale.
     
    .
  4. olindo
     
    .

    User deleted


    Concordo...
     
    .
  5. mauro_1977
     
    .

    User deleted


    Io sono stato sempre iper critico nei confronti di Caringella. Però devo dire che ho molto apprezzato "Compendio di diritto amministrativo". Non è il solito copia incolla pieno di refusi, è un testo molto preciso, organico e coerente. Mi sento di dire che fra tutti i manuali che ho provato di amministrativo forse, questo è veramente "il manuale di amministrativo". Quindi sono curioso di vedere se l'inversione di rotta caringelliana riguardi anche il diritto civile o meno. Spero di poter presto "assaggiare" questo nuovo testo :)
     
    .
  6. olindo
     
    .

    User deleted


    Io invece nel compendio ho trovato la conferma....ma sono opinioni personali!
     
    .
  7. tweety07
     
    .

    User deleted


    Ringrazio gli utenti che mi hanno dato ragione nel preferire il testo di Gazzoni ad altri manuali appositamente editi per il concorso... Spero che il tempo mi dia ragione. Ho iniziato a studiarlo, e già lo trovo strepitoso, anche se difficile, non c'è dubbio, soprattutto a causa dei numerosi sottintesi (oppure è a me che sfugge qualcosa che ad altri, più preparati di me, magari non sfugge?!?). Comunque, continuerò, è una sfida.
    Sono solo perplessa su una cosa, ossia se è "sufficiente" (detta così forse fa un po' ridere, vista la mole e la complessità...) ai fini del concorso (sempre integrandolo con la giurisprudenza, è ovvio) o se bisogna, in seconda battuta, affiancare dell'altro (testi magari più specifici da accostare al manualone)
     
    .
  8. perasperaadastra
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (tweety07 @ 6/5/2009, 20:00)
    Ringrazio gli utenti che mi hanno dato ragione nel preferire il testo di Gazzoni ad altri manuali appositamente editi per il concorso... Spero che il tempo mi dia ragione. Ho iniziato a studiarlo, e già lo trovo strepitoso, anche se difficile, non c'è dubbio, soprattutto a causa dei numerosi sottintesi (oppure è a me che sfugge qualcosa che ad altri, più preparati di me, magari non sfugge?!?). Comunque, continuerò, è una sfida.
    Sono solo perplessa su una cosa, ossia se è "sufficiente" (detta così forse fa un po' ridere, vista la mole e la complessità...) ai fini del concorso (sempre integrandolo con la giurisprudenza, è ovvio) o se bisogna, in seconda battuta, affiancare dell'altro (testi magari più specifici da accostare al manualone)

    A mio avviso è "sufficiente" integrarlo con la giurisprudenza ;)
     
    .
  9. tweety07
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (perasperaadastra @ 6/5/2009, 20:04)
    CITAZIONE (tweety07 @ 6/5/2009, 20:00)
    Ringrazio gli utenti che mi hanno dato ragione nel preferire il testo di Gazzoni ad altri manuali appositamente editi per il concorso... Spero che il tempo mi dia ragione. Ho iniziato a studiarlo, e già lo trovo strepitoso, anche se difficile, non c'è dubbio, soprattutto a causa dei numerosi sottintesi (oppure è a me che sfugge qualcosa che ad altri, più preparati di me, magari non sfugge?!?). Comunque, continuerò, è una sfida.
    Sono solo perplessa su una cosa, ossia se è "sufficiente" (detta così forse fa un po' ridere, vista la mole e la complessità...) ai fini del concorso (sempre integrandolo con la giurisprudenza, è ovvio) o se bisogna, in seconda battuta, affiancare dell'altro (testi magari più specifici da accostare al manualone)

    A mio avviso è "sufficiente" integrarlo con la giurisprudenza ;)

    Ti ringrazio, farò così.

     
    .
  10. luca7511
     
    .

    User deleted


    Non capisco a cosa sia dovuta tanta acrimonia nei confronti dei testi caringelliani...si tratta di testi appositamente pensati per i concorsi che hanno fatto la fortuna di molti dei vincitori..dunque chapeau...
    Ciò detto, il manuale di civile è un testo ricco ed approfondito, con un'ambizione sistematica che si fregia delle prefazioni del I presidente della Corte di cassazione e di un autorevolissimo maestro del diritto civile quale è Salvatore Mazzamuto, che certo non spenderebbero il loro nome a lustro di volumi arrangiaticci e senza costrutto.
    A ciascuno le proprie valutazioni..mi piacerebbe però apprezzare anche nei commenti di questo forum una certa elevazione del dibattito: mi meraviglio che persone che studiano il diritto civile per la magistratura, magari da tempi non brevi, si limitino a dei confronti inappropriati con Gazzoni, senza aver letto nè il manaule Dike nè tanto meno il Gazzoni. Se avessero solo sfogliato l'uno o l'altro forse si sarebbero resi conto che il diritto civile non è Gazzoni o Bianca (che sono due autorevolissimi maestri) ma, grazie a Dio, qualcosa di più complesso e variegato. Ciò per dire che le critiche dovrebbero essere circostanziate e soprattutto seguire ad una lettura dei testi.
    Buono studio a tutti,
    Luca
     
    .
  11. Thiudareik
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (luca7511 @ 8/5/2009, 02:11)
    Non capisco a cosa sia dovuta tanta acrimonia nei confronti dei testi caringelliani...si tratta di testi appositamente pensati per i concorsi che hanno fatto la fortuna di molti dei vincitori..dunque chapeau...
    Ciò detto, il manuale di civile è un testo ricco ed approfondito, con un'ambizione sistematica che si fregia delle prefazioni del I presidente della Corte di cassazione e di un autorevolissimo maestro del diritto civile quale è Salvatore Mazzamuto, che certo non spenderebbero il loro nome a lustro di volumi arrangiaticci e senza costrutto.
    A ciascuno le proprie valutazioni..mi piacerebbe però apprezzare anche nei commenti di questo forum una certa elevazione del dibattito: mi meraviglio che persone che studiano il diritto civile per la magistratura, magari da tempi non brevi, si limitino a dei confronti inappropriati con Gazzoni, senza aver letto nè il manaule Dike nè tanto meno il Gazzoni. Se avessero solo sfogliato l'uno o l'altro forse si sarebbero resi conto che il diritto civile non è Gazzoni o Bianca (che sono due autorevolissimi maestri) ma, grazie a Dio, qualcosa di più complesso e variegato. Ciò per dire che le critiche dovrebbero essere circostanziate e soprattutto seguire ad una lettura dei testi.
    Buono studio a tutti,
    Luca

    Il punto non è questo, ma la serietà del metodo che sta dietro alla pubblicazione di molti manuali, in cui converge l'apporto di decine di persone che, spesso, effettuano un collage acritico delle posizioni dottrinali e giurisprudenziali relative ad un istituto, con refusi, ripetizioni e periodi criptici.
    Si sta assistendo alla produzione di troppi manuali in troppo poco tempo.
    Gazzoni, come Bianca, ha dedicato la propria vita al diritto civile e un'opera pari al suo manuale -in cui non c'è una sola virgola fuori posto- non si riuscirebbe a produrla in assoluto, nè tantomeno in poco tempo o con l'apporto di un manipolo di giovani laureati.
    Le opere di Bianca e Gazzoni sono scientifiche, e la scienza e la ricerca nascono dalla riflessione, dallo studio e dalla dedizione di un'intera esistenza per una materia.
    Caringella, ad esempio, è un autorevole amministrativista e la sua ultima produzione nella materia di pertinenza, cioè il compendio, è un testo brillante proprio perchè emerge che essa è il frutto della personale riflessione giuridica, nel campo che gli è proprio, e della sua esclusiva penna.

    Edited by Thiudareik - 8/5/2009, 09:23
     
    .
  12. luca7511
     
    .

    User deleted


    Ribadisco quanto ti dicevo. Le opere cui ti riferisci sono state pensate appositamente per i concorsi e dunque con degli strettissimi tempi editoriali che sono anche legati alle esigenze di quanti hanno necessità di un aggiornamento immediato e completo dello stato della giursiprudenza in vista degli scritti: in queste condizioni qualche refuso è inevitabile e, aggiungerei, più che perdonabile, dal momento che quei testi offrono un indispensabile supporto in vista di tracce concorsuali sempre più spesso ritagliate sull'ultima sentenza...su questo forse si dovrebbe discutere.
    Ad ogni modo il manuale di civile è un vero e proprio manuale che coniuga l'aggiornamento giurisprudenziale (limitato alle novità più significative) ad un approccio sistematico che in questa occasione è stato tenacemente perseguito (basta leggere la parte I del manuale per rendersene conto, la teoria generale del negozio o il capitolo sui rimedi: ti pare che una struttura di tal fatta sia compatibile con un collage di sentenze riportate alla bell'e meglio come alcuni dei detrattori sostengono?).Non capisco poi a chi ci si riferisce quando si dice che il manuale è frutto dell'opera di un manipolo di neolaureati: tra i collaboratori leggo solo nomi di magistrati, ricercatori universatari, dottori di ricerca nelle materie civilistiche.
    Un saluto a tutti.
    Luca
     
    .
  13. tweety07
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (luca7511 @ 8/5/2009, 02:11)
    Non capisco a cosa sia dovuta tanta acrimonia nei confronti dei testi caringelliani...si tratta di testi appositamente pensati per i concorsi che hanno fatto la fortuna di molti dei vincitori..dunque chapeau...
    Ciò detto, il manuale di civile è un testo ricco ed approfondito, con un'ambizione sistematica che si fregia delle prefazioni del I presidente della Corte di cassazione e di un autorevolissimo maestro del diritto civile quale è Salvatore Mazzamuto, che certo non spenderebbero il loro nome a lustro di volumi arrangiaticci e senza costrutto.
    A ciascuno le proprie valutazioni..mi piacerebbe però apprezzare anche nei commenti di questo forum una certa elevazione del dibattito: mi meraviglio che persone che studiano il diritto civile per la magistratura, magari da tempi non brevi, si limitino a dei confronti inappropriati con Gazzoni, senza aver letto nè il manaule Dike nè tanto meno il Gazzoni. Se avessero solo sfogliato l'uno o l'altro forse si sarebbero resi conto che il diritto civile non è Gazzoni o Bianca (che sono due autorevolissimi maestri) ma, grazie a Dio, qualcosa di più complesso e variegato. Ciò per dire che le critiche dovrebbero essere circostanziate e soprattutto seguire ad una lettura dei testi.
    Buono studio a tutti,
    Luca

    Ciao Luca, Ti rispondo molto volentieri. Per quanto mi riguarda, ho studiato solo alcune parti del Gazzoni in passato e, come ho detto, mi accingo ora (o meglio, l'ho già fatto da alcuni giorni) a riprenderlo per studiarlo completamente e in modo approfondito. Ma c'è da dire che non sono tra coloro che, come dici Tu, "studiano magari da tempi non brevi per la magistratura".
    Ti assicuro che non parlo senza cognizione di causa, perchè il diritto civile lo studio da tanto tempo (non per il concorso, ripeto, ma per altre ragioni). Conosco bene i testi del Bianca e li trovo eccellenti. Pertanto, non comprendo cosa tu voglia dire quando affermi che "il diritto civile non è Gazzoni o Bianca".
    Il diritto civile è materia complessa, non bastano anni per conoscerla, ma di certo conoscere BENE questi due testi ti dà una GROSSA grossa mano, per quanto riguarda la parte istituzionale. Non so se altrettanto si può dire di altri testi editi appositamente per i concorsi. Io ci credo poco, ma è opinione personalissima, non ho mai studiato i testi di Caringella per cui niente acrimonia da parte mia, dato che ne ho solo sfogliato uno una volta e poi mi sono diretta verso testi classici.
     
    .
  14. luca7511
     
    .

    User deleted


    Cara Tweety,
    non mi rivolgevo certamente a te quando ho parlato di acrimonia.
    Volevo solo dire (ribadisco: non certo a te) che prima di dare un giudizio negativo su un testo sarebbe bene quanto meno leggerlo.
    Quanto a Bianca e Gazzoni il mio pensiero è questo. Sono due testi certamente validi, ma noto che, specie nella platea degli aspiranti uditori, c'è una certa fossilizzazione nel considerarli gli unici adeguati per lo studio del diritto civile.
    A mio modesto avviso così non è. Esistono infatti delle validissime alternative ad entrambi testi che hanno peraltro tagli del tutto difformi (il Gazzoni è un manuale, il Bianca un trattato in VI tomi)
    Quanto al Gazzoni, ha uno stile spesso criptico che ne rende difficile e complesso lo studio...e non vedo perchè una materia già di per sè non semplice debba essere resa ancor più ostica in ragione della scelta di un registro linguistico disagevole. Per non dire del fatto che il Gazzoni in alcune parti, è assolutamente insufficiente per lo svolgimento del tema in magistratura, necessitando comunque di integrazioni. Tale ultimo rilievo è necessariamente comune a tutte le opere manualistiche: allora non capisco proprio la ragione per cui, se tanto è necessaria un'integrazione, uno debba complicarsi la vita a studiare sul Gazzoni quando può tranquillamente studiare il Trabucchi, il Rescigno, addirittura il Torrente Schlesinger, o ancora, quell'eccellente manuale che è il Barbero (con un'impostazione sistematica senza pari), o ancora (con esclusivo riferimento al contratto) il manaule diretto da Bessone (la parte sul contratto è impareggiabilmente curata da Adolfo Di Majo) e poi approfondire su riviste specialistiche o su testi appositamente creati in vista dei concorsi.
    Ben diverso il discorso per il Bianca: a mio avviso lo studio dei VI volumi di Bianca richiede meno tempo dello studio del Gazzoni: ha un linguaggio scorrevole, un registro linguistico intelleggibile, offre una sistemazione coerente e originale della materia. Tuttavia, anche il Bianca (specie i volumi IV e V) richiede un necessario aggiornamento da parte di chi prepara il concorso, in ragione della tanta acqua passata sotto i ponti dal momento della sua ultima edizione. Inoltre non tutti i volumi sono sullo stesso livello: ad es. al volume III sul contratto, preferisco di gran lunga il Sacco-De Nova, al volume V sulla responsabilità civile (non suoni come una bestemmia) il manuale civile Caringella..il volume I infine è veramente una nota stonata nel corpo dell'opera. Senza pari a mio avviso il volume II, mentre in materia di diritti reali (volume VI) preferisco Bigliazzi Geri.
    Ancora per la preparazione in civile suggerirei lo studio delle dottrine generali di Santoro-Passarelli e, per chi voglia proprio avere una marcia in più, della "teoria generale del negozio giuridico" di Emilio Betti.
    Venendo al nuovo manuale civile Dike, la mia modesta opinione è questa:
    1) ha una impostazione sistematica originale e coerente: sembra un testo di derivazione pandettistica, in ragione della grande attenzione dedicata alla teoria generale del diritto e al negozio giuridico; allo stesso tempo però è un testo giovane aperto alle contaminazioni del diritto europeo e alle nuove chiavi di lettura della sistematica civilistica che vanno emergendo negli ultimi decenni (in particolare la teoria dei rimedi o il capitolo sulla responsabilità civile, sono impareggiabili e non si trovano in nessun manuale istituzionale);
    2) il livello generale dell'opera è molto buono (in particolare si distinguono oltre alle parti su contratti e obbligazioni..che sono ormai un cavallo di battaglia del consigliere) le sezioni dedicate ai diritti reali, alla famiglia e alle garanzie (quelle reali in particolare sono fatte benissimo);
    3) viene dato particolare risalto alle pronunce giurisprudenziali più significative in chiave concorsuale (senza però eccedere inserendo troppa giurisprudenza che rischia di disorientare il lettore): in tal modo si riesce a mantenere il taglio sistematico coniugandolo con una panoramica delle ultime significative pronunce che abbiano una portata realmente innovativa; ciò anche in considerazione dei massici interventi delle sezioni unite sotto la presidenza Carbone che hanno avuto certamente un'ambizione ricostruttiva di portata generale della quale è impossibile non tenere conto (non a caso, a mio avviso, Carbone ha apposto una prefazione al volume);
    4) da ultimo va segnalato il registro linguistico, che si contraddistingue per linearità e semplicità.
    Cari saluti,
    Luca


    Edited by luca7511 - 11/5/2009, 14:48
     
    .
  15. klingort IV
     
    .

    User deleted


    E tu in meno di un mese hai già avuto il tempo di leggere, studiare e assimilare un testo di più di 1000 pagine??? Complimenti pare quasi che l'abbia scritto tu... :D :fisch.gif:
     
    .
411 replies since 18/2/2006, 18:59   39920 views
  Share  
.