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Grazie mille .
Quindi, se ho inteso bene, il Diener è più adatto per inquadrare e ripassare i concetti fondamentali, piuttosto che per uno studio "ragionato". Insomma un libro che ha i vantaggi e gli svantaggi dell'essere molto didascalico.. -
.Grazie mille .
Quindi, se ho inteso bene, il Diener è più adatto per inquadrare e ripassare i concetti fondamentali, piuttosto che per uno studio "ragionato". Insomma un libro che ha i vantaggi e gli svantaggi dell'essere molto didascalico.
Vado a braccio si e’ cosi
Non che non sia formativo e’ mezzo e mezzo, il dernier
Poi dipende dallo studio che vuoi fare piu’ dottrinario o normativo
Comunque ancora sul dernier ripeto ha un taglio notarile…ti chiedi ma che significa taglio notarile allora tutto di un tratto mi coglie l'input...
il dernier tratta, studiato, di argomenti ed istituti che assurgono rilievo nella fomrazione di base del notaio al fine di comprendere cosa vogliono i clienti -utenti e racchiuderli sotto una forma giuridica certa ed inattacabile con i dovuti adempimenti di legge...quindi per la maggio l’ istitutoi e come e’ regolato.( trattazione verticale dalla norma che lo regola in tutte le sue vicende )
viceversa il magistrato si occupa non solo del rivestimento giuriidco dato dalla volonta'( negozio o se accordo ) ma di come si e' formata la volonta'...contenuto oggetto...limiti --
principi alla base di quel particolare negozio ..quindi e’ necessario una preparazione che focalizzi non solo l’istituto ma soprattutto i principi di sistema..relativi a quell’sitituto
Affidamento, principio del consenso traslativo, cluasola generale sulla causa 1322 primo e secondo etc etc ad esempio -
ancora
la prova poi del cocnorso in magistratura o avvocatura , richiede non solo la descrizione dettagliata degli istituti in modo asettico, almeno non sempre
quella di civle ad esempio ma soprattutto una stesura su un istituto o norma e le sue implicazioni con il sistema ( o ltra norma) ovvero la problematica
ed ancora la norma o istituto calato nel sistema ( mi rifaccio anche ai criteri correzione—trattatazione istituto lettura secondo i principi di sistema ovvero la norma calata nel sistema-
rifacendoci al codice bisogna andare ……questo e’ importantissimo : oltre il titolo che prevede la norma nel codice ..
continua i criteri di correzione del concorso , viene valutata la risoluzione delle problematiche sottese senza trascurare la conoscenza della dottrina di rilevo) in questo bellomo un grande—
quindi e’ cosi’ che devi fare lo studio come consiglia il grande Consigliere
trattazione verticale( approccio notarile) e d orizzontale dell’istituto approccio magistrato ( principi di sistema, ovvero la norma calata nel sistema), queste coordinate ti consentono di affrontare e cercare perlomeno oltre ad una grande descrizione dell’ istituto di agganciarti e tendere alla risoluzione del /o dei problemi sottesi…
i criteri per la maggiore dovrebbero essere :
conoscenza linguaggio e lessico giuridico, dottrina , quella di rilievo , interpretazione secondo i principi di sistema, argomentazione e risoluzione delle problematiche connesse
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Se posso permettermi, valuta prima in maniera ponderata se affrontare o meno uno studio monografico sul contratto, alla luce dei fattori: 1) tempo; 2) manuale base; 3) metodo di studio/corso eventualmente seguito.
Spesso si consiglia di fare "senza meno" una monografia sul contratto, ma non è vero che ciò sia del tutto imprescindibile.
Non farti prendere dalla foga del "fare-fare-fare" (e te lo dice uno che ne è vittima assoluta).
Sia chiaro: il mio è solo un consiglio nelle vesti di chi studia per questo concorso da un po'. Non l'ho vinto, né ho altre credenziali per dire alcunché
Se adotti come manuale base un testo come Dike o Neldiritto, è più o meno superfluo.
Una monografia può servirti per chiarire alcuni punti o approfondirne altri, ma ne vale la pena? Considera che poi c'è la giurisprudenza, gli articoli, gli aggiornamenti etc.
Se adotti il Gazzoni, ritengo invece sia utile, e forse anche necessario.
E' un testo bellissimo, che ho amato e che ritengo insuperabile e insuperato; ma progredendo nella preparazione specifica per questo concorso risulta insufficiente.
Il Fava è eccessivo.
Io ho studiato il Roppo e, in parte, il Bianca.
Il Roppo è un testo moderno, scorrevole, accattivante e davvero intelligente.
A posteriori, però, non lo consiglierei, perché, pur dando tanti spunti, è per molti aspetti minoritario e non presenta quell'andamento e quel linguaggio necessari per approcciarsi al concorso.
Il Bianca sarebbe perfetto. Lineare, asciutto. Approfondito, ma non troppo. Ragionato, ma non cervellotico.
Purtroppo è datato. Lessi di un aggiornamento dell'anno scorso o dell'anno prima (magari controlla!).
Fratini.
Io sono un po' di parte, lo ammetto.
Ho seguito il corso e Fratini mi è piaciuto moltissimo. Ha una capacità di spiegare davvero innata.
Ho studiato il volume sulla responsabilità extracontrattuale e mi sono trovato molto bene.
Il testo è semplice, chiaro, sistematico e ragionato.
Non ho studiato quello sul contratto, ma credo sia sicuramente fatto bene.
L'unica cosa è che non so quanto di più dica dei "manuali superiori" Dike e Neldiritto.
La cosa che mi piace molto dei suoi sistemi è che fa un ragionamento dietro agli istituti, magari a volte prolisso, però consente di capire.. -
.Se posso permettermi, valuta prima in maniera ponderata se affrontare o meno uno studio monografico sul contratto, alla luce dei fattori: 1) tempo; 2) manuale base; 3) metodo di studio/corso eventualmente seguito.
Spesso si consiglia di fare "senza meno" una monografia sul contratto, ma non è vero che ciò sia del tutto imprescindibile.
Non farti prendere dalla foga del "fare-fare-fare" (e te lo dice uno che ne è vittima assoluta).
Sia chiaro: il mio è solo un consiglio nelle vesti di chi studia per questo concorso da un po'. Non l'ho vinto, né ho altre credenziali per dire alcunché
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Ma no, anzi, grazie mille per qualsiasi consiglio!
Sì, studiando sul Gazzoni pensavo di dedicare un po' di tempo anche al contratto(attraverso un testo specialistico).
Il Fratini pensavo di utilizzarlo come libro di integrazione da unire ad un altro manale, anche per avere un'analisi diversa.
Il Roppo l'avevo escluso perché mi sembrava un po' datato, ho esagerato?. -
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L'aggiornamento è un problema-non problema.
Negli ultimi anni ci hanno messo l'ansia dell'ultimo aggiornamento, che comunque è facilmente reperibile tra riviste e internet.
Il contratto è un tema classico, su cui i manuali recepiscono ancora in buona parte l'impostazione di Bianca. Anzi, oserei dire che spesso sono copiati interi stralci, senza citazione.
Il Roppo è bello, ma non mi sentirei di consigliarlo per questo concorso per i motivi già esposti.
Ad oggi probabilmente mi butterei sul Fratini. Mi sembra un ottimo compromesso tra chiarezza, aggiornamento e snellezza.. -
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perfetto, grazie mille! . -
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ti serve solo un buon codice di civle commentato con dottrina e giurisprudenza...
e focalizzi--
le norme principio tra cui
1322 cc primo e secondo comma
art 1376 cc principio consenso traslativo
artcicoli sulla formazione ed esecuzione del contratto costituenti al cd buna fede--
il bianca e' utile solo in quelle paginette che descrive il principio dell'affidamento come e perché ...... -
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Si, anche un buon codice commentato può rappresentare una valida alternativa, anche se meno "simpatica" a livello di studio.
Resta il fatto, secondo me non superabile, che la strategia di studio è come un vestito: ad alcuni sta bene, ad altri sta male.
Bisogna cucirsi addosso i libri e gli strumenti.
Alla fine, i candidati sono migliaia.
I libri sono più o meno gli stessi per tutti.
Non ci sono grandi segreti.
Devi trovare quello che ti consente di apprendere meglio, di farlo con moderata fatica e in maniera efficace.
Quindi, alla fine, darai tu la migliore risposta. -
.CITAZIONE (xela 10 @ 17/1/2018, 12:13)ti serve solo un buon codice di civle commentato con dottrina e giurisprudenza...
e focalizzi--
le norme principio tra cui
1322 cc primo e secondo comma
art 1376 cc principio consenso traslativo
artcicoli sulla formazione ed esecuzione del contratto costituenti al cd buna fede--
il bianca e' utile solo in quelle paginette che descrive il principio dell'affidamento come e perché .....
Effettivamente anche il codice commentato potrebbe essere una soluzione assolutamente buona!CITAZIONE (sergente_garcia @ 17/1/2018, 12:28)Resta il fatto, secondo me non superabile, che la strategia di studio è come un vestito: ad alcuni sta bene, ad altri sta male.
Bisogna cucirsi addosso i libri e gli strumenti.
Alla fine, i candidati sono migliaia.
I libri sono più o meno gli stessi per tutti.
Non ci sono grandi segreti.
Devi trovare quello che ti consente di apprendere meglio, di farlo con moderata fatica e in maniera efficace.
Quindi, alla fine, darai tu la migliore risposta
Effettivamente sì, mi rendo proprio conto di come ognuno abbia le proprie specificità .
E che, alla fine, bisogna scegliere anche sulla base del proprio modo di essere.
Ne approfitto per ringraziarvi ancora una volta per tutti i consigli .. -
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Affidamento, principio del consenso traslativo, cluasola generale sulla causa 1322 primo e secondo etc etc ad esempio -
ancora
la prova poi del cocnorso in magistratura o avvocatura , richiede non solo la descrizione dettagliata degli istituti in modo asettico, almeno non sempre
quella di civle ad esempio ma soprattutto una stesura su un istituto o norma e le sue implicazioni con il sistema ( o ltra norma) ovvero la problematica
ed ancora la norma o istituto calato nel sistema ( mi rifaccio anche ai criteri correzione—trattatazione istituto lettura secondo i principi di sistema ovvero la norma calata nel sistema-
rifacendoci al codice bisogna andare ……questo e’ importantissimo : oltre il titolo che prevede la norma nel codice ..
continua i criteri di correzione del concorso , viene valutata la risoluzione delle problematiche sottese senza trascurare la conoscenza della dottrina di rilevo) in questo bellomo un grande—
quindi e’ cosi’ che devi fare lo studio come consiglia il grande Consigliere
trattazione verticale( approccio notarile) e d orizzontale dell’istituto approccio magistrato ( principi di sistema, ovvero la norma calata nel sistema), queste coordinate ti consentono di affrontare e cercare perlomeno oltre ad una grande descrizione dell’ istituto di agganciarti e tendere alla risoluzione del /o dei problemi sottesi
appunto. -
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Buonasera a tutti.
in relazione ad una monografia sul contratto, quali sono le peculiarità del Sacco De Nova e del Roppo?
Ringrazio per i cortesi interventi.. -
.Buonasera a tutti.
in relazione ad una monografia sul contratto, quali sono le peculiarità del Sacco De Nova e del Roppo?
Ringrazio per i cortesi interventi.
Rispondo con qualche giorno di ritardo, ma spero che il "parere" possa essere ancora utile .
Dal mio punto di vista, sono libri che hanno caratteristiche diverse:
- il Roppo è, a mio parere, il miglior manuale sul contratto che si possa studiare: è chiaro, scorrevole, preciso e corredato con la giusta dose di "se" e "ma", tanto da permetterti di capire quando si sta parlando di dati di fatto indiscutibili e quando, invece, entrano in gioco le opinioni personali.
È un testo che, sempre secondo me, svolge alla perfezione il suo ruolo, ovvero di solida base (ed anche qualcosa di più) per affrontare qualsiasi argomento inerente al contratto in generale. Guardando i "competitors", lo preferisco anche al Bianca;
- il Sacco - De Nova non l'ho studiato, premetto, ma l'ho più volte consultato.
È un ottimo testo e quello che ha in più del Roppo è l'approccio "filosofico" alla materia: in molte parti unisce all'esposizione degli istituti una spiegazione del perché e del come la disciplina è divenuta quella che è. Non che il Roppo questo non lo faccia, anche nel Roppo questa tendenza è presente, ma lo è meno che nel Sacco.
Vista la grandezza, il Sacco è anche più specifico su alcuni - ma non tutti - gli argomenti. In compenso, trovo sia decisamente meno "studiabile" e scorrevole. Tra l'altro, nonostante le edizioni aggiornate, credo che "soffra" la propria età: in alcune parti si nota che costruzione del ragionamento si snoda tra aggiunte successive l'una all'altra. Andrebbe un po' rivisto, a mio parere.
Rimane ovviamente un ottimo testo.
In buona sostanza "il migliore" tra i due dipende da quello che si sta cercando.
Se io dovessi scegliere un testo su cui formare la mia conoscenza del contratto diciamo "in prima battuta", sceglierei - come ho fatto - il Roppo senza ombra di dubbio. O il Bianca, eventualmente.
Se invece, una volta studiato il Roppo o altro testo affine, volessi approfondire lo studio del contratto in generale, allora opterei per il Sacco.
Insomma, a me personalmente sono sembrati testi su due livelli diversi. L'approccio del Sacco rende molto meglio se si ha già una conoscenza pregressa.. -
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Grazie Dragon, sempre preciso e puntuale negli interventi.
Per mia umile esperienza, basata solo su qualche capitolo letto e su un’ignoranza profonda della materia, non disdegno l’approccio del Sacco. Mi aveva colpito, prima che lo comprai, lo stralcio in pdf sul sito dell’editore. Ed in effetti, per quelle altre parti lette, mi è piaciuto molto. Rende la lettura alquanto scorrevole, di certo ha una visione propria e la enfatizza chiaramente, però, di riverso, te ne fa affascinare. Tuttavia il dubbio mi era sorto non sulla godibilità del testo, quanto sulla utilità per il concorso, data, in particolare, la mole.
Il Bianca, invece, non lo preferisco. Mi astengo da giudizi critici, dato che non posso nemmeno permettermi di lontanamente giudicare neppur il colore della copertina; è una questione di simpatia, anche se La lettura è scorrevole, ogni parola è pensata e pesata meticolosamente.
Al momento, comunque, sono in attesa che mi recapitino il Roppo.
La decisione più difficile, in fondo, è quella di circoscrivere (almeno per quanto mi riguarda, dato il poco tempo disponibile) al meno possibile il necessario. Mi sto rendendo conto che è il compito più complicato, e, se svolto male, rischia di condurre a scarsi risultati, ottenibili alle calende greche.
Questo, in fondo, è il nodo che mi è difficile da sciogliere, per questa e per le altre materie.. -
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Risponde sempre con molto ritardo , ma eccomi.
Sul Sacco sono assolutamente d'accordo.
Per problemi di tempo non l'ho ancora affrontato "sistematicamente", ma proprio per questione di mole e di necessaria razionalizzazione di sforzi e tempo ho deciso di mettermici dopo aver costruito una "base"; in buona sostanza dopo aver studiato il Roppo ed aver acquisito maggiore dimestichezza con la materia.
Per quel che sono riuscito a vedere, devo dire che non sono rimasto deluso. Il Sacco, oltre ad aggiungere alcune informazioni, mi sembra veramente un testo di "filosofia del contratto", un testo che ti aiuta ad entrare nell'ottica della materia. Per questi motivi, almeno per me, è stato più utile, sempre nelle parti che sono riuscito a vedere, affrontarlo successivamente al Roppo.
Sul Bianca sono d'accordo anche io, ovviamente nel mio piccolissimo.
Sono testi molto buoni e con cui moltissimi si trovano divinamente. Io stesso ne ho studiati due (famiglia e contratto), ma in entrambi i casi ho preferito i testi che avevo affiancato. Limite mio sicuramente, perché il Bianca ha dei punti di forza innegabili, ma non mi ci trovo pienamente a mio agio..