Manuale di diritto civile

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  1. cristiambo
     
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    Riapro la discussione aperta, ahimè, tempo addietro senza che le cose (confusione del Legislatore e non compresa) siano cambiate, al più, come sempre, son peggiorate.
    Il concorso ha dato i suoi primi frutti: deliziosi per alcuni amari per altri. Nonostante ciò o meglio in forza di e grazie a ciò, lo Studio e la Passione per il Diritto e per la sua millenaria Tradizione non deve concedere sconti (a quelli ci pensano le Case Editrici che sbagliano e illudono...e non solo) e pertanto chiedo a Voi: ammesso che siamo tutti d'accordo nel ritenere che per partire bene nello Studio ed, in generale, nella Razionalità sono necessarie basi chiare e semplici seppur rigorose, perché non tornare ai vecchi testi di Istituzioni di Diritto Privato? oltre ai tanto citati Trabucchi (a Padova è d'obbligo) e Torrente (alla Cattolica di Milano è d'obbligo), perché non il vecchio e caro Trimarchi con la sua moderna visione del diritto intrecciata all'economia ed all'impresa? La lettura di alcune sue pagine concrete (pratiche se vogliamo proprio usare il termine) e cristalline (in particolare la responsabilità oggettiva ed i fatti illeciti in genere, la responsabilità d'impresa, le obbligazioni) ritengo siano molto più illuminanti che pagine e pagine di lettura di giurisprudenza (sentenze integrali se non, orrore!, massime dissimulanti tanti obiter dicta).
    Visto che il Tempo scarseggia, torniamo ai Grandi Vecchi per guardare al (Sol dell')Avvenire! (ma non l'aveva già detto qualcuno in qualche dotta polemica prefazione/introduzione...?!)
    Saluti :sick:

    Edited by cristiambo - 9/11/2007, 11:34
     
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77 replies since 29/10/2006, 11:39   8793 views
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