Manuale di diritto civile

Zatti

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  1. cristiambo
     
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    CITAZIONE (francesco2004 @ 15/11/2006, 00:09)
    ho appena acquistato il testo oggetto della discussione.
    lo trovo molto scorrevole, compelto al pari di un testo istituzionale e con gli opportuni richiami alla giurisprudenza ed a qualche orientametno dettrinale.
    questo testo, accopiato alla rivista d&g, ritengo che permetta di afforntare lo scritto con serenità.
    infatti, fatta l esperienza dell ultimo concorso ritengo, è una mia modesta opinione, inutile studiare tanti testi.
    è necessaria una preparazine di base con un testo istituzionale più la giurisprudenza.
    in tal modo un tema si costruisce.
    studiare il trabucchi accompagnato dal gazzoni con un salto al bianca sicuramete confonde le idee.

    Ti ringrazio per il consiglio: avere "dritte" da chi già ha affrontato il concorso e conosce il livello richiesto è molto utile.
    Anch'io trovo il testo di P. Zatti un buono strumento per affrontare lo studio "da concorso" perché, come spiegavo nei miei vari post, unisce una base istituzionale, fondamentale per qualunque professione legale si decida di svolgere, a richiami alla giurisprudenza, a svolgimento di casi e questioni.
    Rispetto al Gazzoni il testo in discussione ha il difetto di accennare in modo forse troppo esiguo alla dottrina e ai suoi dibattiti; inoltre in riferimento al poco di dottrina richiamata (scusate ma alla mattina meglio di così non riesco a scrivere :wacko: ) non vengono dati riferimenti bibliografici per eventuali approfondimenti. Però rispetto al Magno Gazza ha indubbiamente il pregio di fornire maggior chiarezza, sfiorando, a volte, però, il semplicismo.
    Rispetto al classico inatteso Trabucchi manca di quella costruzione dommatica che caratterizzava i testi di un tempo da me tanto amati (Barbero docet); il Trabucchi manca, però, del necessario aggiornamento, che si trova spesso relegato nelle note, che rendono, come sempre, difficoltosa la lettura.
    Per quanto riguarda il Bianca all'Università ho studiato il testo riguardante il contratto: lo ricordo molto chiaro (rispetto all'amato/odiato Sacco) e, come opera completa di diritto civile, ai volenterosi (concordo con Francesco2004...non penso sia essenziale ai fini del superamento del concorso) lo consiglio -pur non avendola studiata- rispetto a "Diritto civile e commerciale" di F. Galgano.
    In effetti, il c.d. studio "graduale", da me all'inizio apprezzato, visti i ristretti tempi (la professione di avvocato mi riempie totalmente la giornata) ed il livello richiesto (ottima conoscenza istituzionale e conseguente buona capacità argomentativa, aggiornamento "pretorio" non spasmodico alla Caringella (scusate se insisto) ma ragionato) risulta, forse, controproducente.
    Grazie per il consiglio :lol:
    Saluti a tutti e buono studio.
    P.S. Per D&G intendi Diritto & Giustizia della Giuffrè (non di certo Dolce e Gabbana :sick: )? Versione "telematica" o cartacea? Altre riviste, oltre la nota Studium Iuris (CEDAM)? Il Corriere Giuridico IPSOA tratta le tre materie (diritto civile, penale, amministrativo)?

    Edited by cristiambo - 15/11/2006, 13:16
     
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77 replies since 29/10/2006, 11:39   8792 views
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